La giornata dell’oblio
Versi liberi per celebrare non la giornata della memoria ma quella dell’oblio.
LA GIORNATA DELL’ OBLIO
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LA GIORNATA DELL’OBLIO
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27 gennaio 2021 Basta con i ricordi, quel che è stato è stato e niente al mondo può fare in modo che non sia stato, i ricordi ammalano e uccidono, basta con le giornate dedicate alla memoria delle vittime e dei carnefici dell’Olocausto, dimentichiamoci di Auschwitz- Birkenau, di Mauthausen e di Treblinka, di Dachau e di Buchenwald, di Sobibor e di Flossenburg e degli altri campi di lavoro e di sterminio, della scalinata della morte e delle camere a gas, dei forni crematori e degli esperimenti medici sulla resistenza al freddo e sulle fratture multiple e scomposte provocate apposta per trovare le cure più adatte alle ferite dei soldati tedeschi, per non dire delle altre atrocità pseudoscientifiche. Meglio dimenticare, meglio tacere, meglio non dare in pasto ai negazionisti le testimonianze dei sopravvissuti e delle sopravvissute, meglio non nominare senatrici a vita persone del valore di Rita Levi Montalcini e di Liliana Segre, che non debbano patire oltretutto le volgari offese di noti e miserabili personaggi che osano strumentalizzare persino la Vergine Maria per qualche intenzione di voto in più, incredibilmente sempre in primo piano nei media nazionali e nelle cronache politiche (e anche, dispiace dirlo, di qualche professore emerito ma privo del benché minimo senso del pudore e del rispetto almeno per la sua propria canizie). No, meglio dimenticare e lasciare che i morti seppelliscano i loro morti e a Dio, se c’è, l’ultima parola.
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