Intellettualandia – Esplorazioni tra cervelli complicati: IL TUTTOLOGO
Benvenuti a Intellettualandia
La rubrica settimanale che esplora, con spirito caustico e sorriso sarcastico, il magico mondo degli intellettuali.
Ogni domenica apriamo le porte di questo strano luna park del pensiero per presentarvi una figura simbolica del nostro tempo: non mancheranno filosofi assorti, politologi infallibili (a posteriori), sociologi multitasking, storici ossessionati dal passato e ogni altro esemplare della specie intellectus sapiens, quella che parla difficile per non farsi capire.
Non si offenda nessuno (o almeno si offenda con stile): Intellettualandia non vuole demolire, ma semplicemente smontare e osservare — con la lente del buon umorismo — i tic, i vezzi e le pose di chi si prende sempre molto sul serio. Questa settimana:
Il Tuttologo – L’esperto universale di nulla
C’è chi studia una vita intera per conoscere una sola cosa.
E poi c’è lui, il Tuttologo.
Non ha bisogno di tempo, fatica o specializzazione: lui sa già tutto. Per diritto divino o per algoritmo, è aggiornato in tempo reale su qualunque argomento, anche quelli che non esistono ancora.
Il Tuttologo non si laurea: si autodichiara.
Non legge: scorre.
Non approfondisce: sintetizza, male.
Ma con una sicurezza assoluta che piega anche i più tenaci oppositori, fiaccati dal suo tono da docente e da quel sopracciglio che si alza al momento giusto.
Lo trovi ovunque: nei talk show, tra gli ospiti fissi delle web radio, nei podcast in cui parla solo lui, nei post chilometrici su Facebook (che chiude sempre con “Sveglia!”).
Ma la sua vera patria è la televisione generalista, dove riesce a spiegare il conflitto israelo-palestinese in due minuti, con la stessa verve con cui il giorno prima parlava di virus, e il giorno prima ancora di inflazione.
Ama dire “io l’avevo detto” anche se non l’aveva detto.
Ama citare Eco, Popper, Harari, Barbero, ma ha letto solo i titoli delle interviste.
Ama sentirsi smentito solo per potersi indignare: “La verità vi dà fastidio, eh?”

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Il Tuttologo è multitasking cerebrale: mentre parla di geopolitica su Zoom, risponde a un commento su TikTok sulle origini del jazz, e prepara un tweet sulla dieta chetogenica.
I suoi riferimenti sono vaghi, le sue fonti misteriose, ma il tono… quel tono… è sempre quello del maestro scocciato, che sopporta con fastidio l’ignoranza altrui.
Ma in fondo, dietro quella corazza di certezze prefabbricate, dietro la smania di visibilità e le opinioni a getto continuo, c’è una nota malinconica.
Forse è il desiderio antico di essere ascoltati, in un mondo che grida.
O forse è solo paura del silenzio, quel luogo dove si scopre davvero di non sapere.
In ogni caso, il Tuttologo continuerà a parlare. Di tutto. Sempre.
Con la passione disperata di chi ha bisogno che qualcuno, almeno uno, annuisca.
L’ esploratore di cervelli complicati