IN MEMORIAM
L’ombra tua torna
Che (sembrava) dipartita.
Il tuo corpo, non la tua persona
massacrata anche da morta,
dai tuoi assassini ignoti
e dai cani rabbiosi che ti abbaiano
contro anche adesso,
sicuri dell’impunità
a riprova della loro codardia,
il tuo corpo, non la tua persona,
è rimasto là, all’Idroscalo di Ostia,
insepolto, scandalo per i Giudei,
follia per i Gentili,
ultima scandalosa opera aperta
di un Poeta maledetto.
Ma i poeti, se non scandalizzano,
rimangono tuttalpiù cantori
e laudatores dello statu quo,
o miserevoli autori di servi encomi
al Principe di turno.
Ma se l’ombra di PPP torna
a turbare il colpevole sonno
di tanti ipocriti terzisti,
neutrali tra i potenti
e i poveri, i forti
e i deboli, gli arroganti
e gli umili, allora vuol dire
che la voce del Poeta
delle Ceneri di Gramsci
non è morta.
Gli “ignoti” mandanti neri
del tuo assassinio
non hanno potuto spegnere
la tua profetica voce
che continua a gridare
in questo nostro deserto.