Il vice comandante Ravotti

 Si è ‘guadagnato’ la pensione il vice comandante Ravotti
Loano perde un valoroso e rimane anche senza successore 

 Si è ‘guadagnato’ la pensione il vice comandante Ravotti
Loano perde un valoroso e rimane anche senza successore

Loano– I vigili urbani di Loano dal primo di gennaio sono senza vice comandante-ispettore capo e causa pianta organica nessuno che abbia i titoli per svolgere il ruolo di ufficiale alla stregua di chi ha appena ‘festeggiato’ il sudato traguardo della pensione.

A non indossare più la divisa di sostituto del comandante dr. Gian Luigi Soro – reduce a fine anno di un concorso che gli ha garantito comando e tempo indeterminato – è Giovanni Ravotti, classe 1952, per 37 anni fedele servitore della comunità loanese. A 22 anni la prima esperienza di vigile urbano; a tempo determinato dal 1975, con l’ingresso in pianta stabile.

Durante gli anni del servizio, Ravotti ha operato con cinque ‘comandanti’: Farinella, Nicolosi (ex capo dell’allora Dazio), Vescovi, Borghi (facente funzioni) e Soro.

Ad  ascoltare le opinioni di alcuni dei nostri vigili con più anni di servizio, la prima vera svolta nell’organizzazione complessiva del corpo è  arrivata con Vescovi, grazie all’apporto di un nuovo sistema operativo, pur con gli immancabili pregi e difetti di ogni innovazione e dello stesso fautore.

L’ingresso di Soro, ritenuto persona preparata e scrupolosa, ha consentito al corpo della polizia municipale un ulteriore salto di qualità. Pur con qualche neo.

Certo in questi anni si poteva e  si doveva fare qualcosa di più per valorizzare  il personale e le professionalità interne. Soprattutto a livello di ufficiali, ma a qualche funzionario di Palazzo Doria questo aspetto pare sia sfuggito. Anzi, c’è chi è convinto che sia stato avversato senza che sul fronte della giunta comunale abbia prevalso il pragmatismo di scelte e soluzioni nell’interesse di una sempre più adeguata funzionalità del corpo.

Giovanni Ravotti è stato certamente anche un testimone dei tempi, dei cambiamenti. Al suo ingresso nei vigili, Loano aveva il volto e le problematiche di un paese. Con gli anni, ma soprattutto le nuove incombenze in ogni settore, Loano si ritrova sulla scia di una grande città, con momenti facili ed altrettante situazioni difficili.

In questo contesto l’opinione diffusa è che il vice comandante Ravotti abbia saputo ritagliarsi, conquistare con pazienza, serietà, moderazione, fermezza, coerenza, la stima e la considerazione dei colleghi e collaboratori. Anche rigoroso, ma senza far prevalere il cosiddetto “contrasto personale”.

Si aggiungano poi le tante difficoltà obiettive legate alla mole di lavoro. Nei primi anni ’70, Loano poteva contare su 19 vigili urbani; ai nostri giorni si è scesi a 17. Almeno sul fronte vigili le casse comunali hanno ‘risparmiato’.

Giovanni Ravotti si era anche conquistato la fama di esperto di reati e contenzioso edilizio, oltre a svolgere un ruolo di supervisione operativa esterna, ovvero il servizio in strada, tra la gente.

Nel comparto edilizio la vicenda che ha dato più lavoro è stata la pioggia di controlli sulle cosiddette “ville o case agricole di Verzi  e dintorni”. Un’indagine iniziata dal comandante Soro che ha sempre mantenuto i rapporti con la Procura della Repubblica, in particolare con il magistrato inquirente che ha coordinato la complessa inchiesta, il dr. Danilo Ceccarelli. Con Soro ha collaborato sia Ravotti, sia un altro collega.

Pare che il dossier sia ormai alle battute finali e possa finalmente dare quelle tante risposte che buona parte della cittadinanza loanese attende, anche per sfatare la convinzione che a farla franca siano sempre i più furbi. E magari, in parte, protetti dagli amici degli amici.

Giovanni Ravotti, assicurano i collaboratori, ha lasciato la divisa con la nostalgia classica di chi ha messo al servizio della comunità gran parte della propria esistenza, spesso tra preoccupazioni, scrupoli, amarezze e per fortuna soddisfazioni,  gratificazioni.

Ravotti lascia senza macchie, con la gratitudine di quanti, a Loano, l’hanno apprezzato e stimato.

R.T.

 

15 gennaio 2012

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