Il quadro della settimana: “Archisotto nella neve” di Renato Geido
Renato Geido, maestro nel catturare l’essenza di paesaggi sospesi tra realtà e immaginazione, ci regala con “Archisotto nella neve” una visione affascinante e poetica di un ambiente montano immerso in un’atmosfera invernale.

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Questo olio su tela di dimensioni 100×80 cm è un esempio perfetto della capacità dell’artista di fondere elementi architettonici e naturali in una composizione armoniosa e densa di significato. La scena ritrae un edificio industriale in pietra, probabilmente una vecchia centrale o una struttura abbandonata, che si erge solitario in un contesto naturale coperto da una soffice coltre di neve. L’architettura, imponente ma intrisa di malinconia, sembra quasi voler raccontare la sua storia, un passato fatto di attività e vite che la attraversavano.
Geido arricchisce il paesaggio con dettagli che catturano lo sguardo: una cascata che scorre cristallina e si congela in una danza di ghiaccio, funghi nascosti lungo il sentiero innevato, e una linea elettrica che si innalza verso il cielo grigio, simbolo di un progresso ormai dimenticato. Il contrasto tra la natura incontaminata e gli elementi costruiti dall’uomo crea una tensione sottile, invitando l’osservatore a riflettere sul rapporto tra l’uomo e il suo ambiente.
L’uso del colore è straordinario: le tonalità fredde della neve e del cielo si sposano con i caldi toni della pietra e del muschio, creando un equilibrio visivo che trasmette quiete e solennità. La neve, protagonista indiscussa, non è solo un elemento decorativo ma un velo che ammanta e unisce tutti gli elementi della composizione, rendendo l’opera quasi metafisica.
L’inserimento di figure umane, anche se in secondo piano, aggiunge una dimensione narrativa: un uomo solitario all’interno dell’edificio e altri due in lontananza che trascinano una slitta lungo il corso d’acqua. Questi piccoli dettagli, resi con precisione quasi fotografica, donano all’opera una dimensione intima e suggestiva, catturando la quotidianità di un mondo che sembra vivere al confine tra il reale e l’onirico.
In “Archisotto nella neve”, Geido dimostra non solo la sua maestria tecnica, ma anche una sensibilità unica nel rappresentare il paesaggio come luogo di memoria e poesia. Un’opera che invita a perdersi nei dettagli e a riflettere sul tempo, sul paesaggio e sul nostro legame con esso.
Renato Geido savonese 64 anni, è un pittore autodidatta, paesaggista e surrealista che predilige nelle sue opere il panorama ligure, in particolare dell’entroterra savonese, inserito in un contesto irreale e onirico. Gli elementi caratteristici che contraddistinguono le opere artistiche sono la simbologia ermetica e alchemica, i vagonetti, i treni, i funghi e la macchia mediterranea.