Il mare privato
Il mare privato Lo scempio delle coste italiane. Il caso dei porti turistici in Liguria. Le conseguenze di cemento, speculazioni, criminalità Nuova edizione dicembre 2019, formato epub con foto A cura di Fabio Balocco Altreconomia edizioni |
Il mare privato Lo scempio delle coste italiane. Il caso dei porti turistici in Liguria. Le conseguenze di cemento, speculazioni, criminalità – Nuova edizione dicembre 2019, formato epub con foto A cura di Fabio Balocco – Altreconomia edizioni
Esce “Il mare privato”, nuova edizione digitale, aggiornata e arricchita. Il 18 settembre 2019, il presidente dell’Associazione italiana porti turistici “Assomarinas”, in una audizione alla Camera dei Deputati ha ammesso che i porti turistici sono in eccesso rispetto alle supposte esigenze di posti barca: eppure continuano a essere proposti e realizzati. Con l’avallo della politica, la scarsa sensibilità dei cittadini e il silenzio dei media. “Il mare privato” – scrive l’autore nella premessa alla nuova edizione – ha colmato una lacuna nell’informazione su questo che è un vero e proprio dramma per le nostre coste. La speranza è che [questo libro] contribuisca a aumentare la sensibilità al problema: in Italia non si consuma solo la terraferma, ma anche il mare nostrum. Un’opera dedicata a chi ha a cuore la tutela della bellezza del nostro Paese e alle comunità che “resistono”. I “porticcioli” – il diminutivo è ingannevole – sono la testa di ponte per privatizzare le nostre coste e il mare. Una storia di cemento che parte dalla Liguria, la regione regina del diporto, ma che è la stessa in tutta Italia. Le coste italiane sono infestate dal cemento, per circa 3.300 km, ovvero oltre la metà dei nostri litorali. Ma, non paghi di villette ed eco-mostri, gli speculatori hanno spostato le loro ruspe dalla costa fino ai lidi e al mare stesso: è il fenomeno dei “porti turistici”, eufemisticamente detti “porticcioli”. A differenza dei porti, che sono pubblici e al servizio della comunità, i porticcioli sacrificano un bene comune come le coste sull’altare dell’interesse privato e della ristretta cerchia che può permettersi il “diporto”. Il business che sposa nautica e cemento è diffuso in tutta Italia ma in Liguria – quasi 24mila posti barca – è eclatante. Il libro denuncia lo scempio ambientale e il fitto intreccio di rapporti fra politica, imprenditoria e – in alcuni casi – malaffare. Racconta perché i porti turistici sono i cavalli di Troia che aprono la strada a case di lusso, parcheggi, aree commerciali. Spiega la normativa che ha permesso ai porticcioli di proliferare, a partire dal “Decreto Burlando”. Ne descrive l’impatto, spesso devastante, su spiagge e ambiente costiero. Svela le connessioni con la criminalità organizzata. Con questa versione online l’informazione si amplia ancora, integrando i capitoli della versione cartacea e aggiungendo nuove storie, relative sia alla Liguria – che rimane purtroppo il “paradiso” della nautica da diporto – sia ad altre zone d’Italia, come la Sicilia. Con la prefazione dell’urbanista Paolo Berdini e gli importanti contributi di numerosi scienziati, attivisti, giornalisti: Sebastiano Venneri, Giampietro Filippi, Marco Piombo, Franco Zunino, Franca Guelfi.
L’autore Fabio Balocco (Savona, 1953) è ambientalista, avvocato, blogger per Il Fatto Quotidiano e scrittore in campo ambientale e sociale. È autore, fra l’altro, di “Poveri. Voci dell’indigenza, l’esempio di Torino” (Neos ed.) “Lontano da Farinetti. Storie di Langhe e dintorni” (Il Babi Editore) e – con altri autori – di “Torino: oltre le apparenze”(Arianna ed.), “Verde clandestino” (Neos ed.) e “Loro e Noi” (Neos ed.). Ha curato per Altreconomia la prima edizione di “Il mare privato”, uscita a gennaio 2019
Massimo Acanfora altreconomia.it
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