Il giallo della Provincia

E il 9 settembre un atto dirigenziale interveniva nella “valutazione”
Il “giallo” di 19 ditte creditrici di 1 milione 700 mila euro
Ma il presidente della Provincia annuncia irregolarità

 E il 9 settembre un atto dirigenziale interveniva nella “valutazione”

Il “giallo” di 19 ditte creditrici di 1 milione 700 mila euro
Ma il presidente della Provincia annuncia irregolarità 

 

Savona –  Un “giallo”? 19 ditte reclamano dalla Provincia il pagamento di un milione 700 mila euro per lavori svolti, pare tra il 2008 ed il 2010, ma mancherebbero i documenti autorizzativi, le relazioni giustificative. Le ipotesi si sprecano, come gli interrogativi. Come è potuto accadere? Cosa non potrebbe aver funzionato nella catena di controllo e di comando? Solo aspetti formali o sostanziali?

Sui giornali si è pure scritto: “A Palazzo Nervi c’è chi sostiene sia prassi l’assegnazione diretta di interventi per fare prima di fronte ad emergenze come frane e smottamenti….”  Insomma, prima si interviene causa emergenza, poi si regolarizza.

 Ora sarà la Procura della Repubblica alla quale si sono  subito rivolti il presidente Vaccarezza  ed il direttore generale Araldo, a disporre le prime verifiche, accertamenti, riscontri, interrogatori, anche sulla base dei documenti ricevuti.

Pare che la scoperta sia stata casuale, riferiscono altre fonti di stampa,  e riguardi tre diversi esercizi finanziari in cui si sono alternati la giunta presieduta da Bertolotto (ha immediatamente difeso il suo assessore alla viabilità, Piero Pesce, ricordando lo scrupolo con cui seguiva anche interventi urgenti). Con le dimissioni e le elezioni anticipate è poi arrivato il commissario; quindi il periodo dell’assessore Guarnieri, dimessasi per seguire a tempo pieno l’incarico di sindaco ad Albenga.

Ogni ipotesi di responsabilità, allo stato degli atti, su questa o quella persona, è azzardata e sarebbe una illazione irriguardosa.

Resta, come qualcuno ha scritto, una storia da “incredibile, ma vero”! Tra l’altro, non sembra un’impresa titanica risalire la catena del bubbone. Non ci troviamo di fronte ad un ammanco per il quale occorre scoprire l’autore.

Inverosimile credere che ben 19 aziende private abbiano di punto in bianco inventato, orchestrato, richieste di denaro, per interventi  inesistenti (o gonfiati) a favore dell’Amministrazione provinciale.

Sarebbe interessante sapere cosa è già emerso, a livello di presunte responsabilità, dalla relazione dell’indagine interna alla Provincia stessa e che ha  portato al passo successivo, ovvero la segnalazione all’autorità giudiziaria e alla Corte del Conti.

Peraltro  il 9 settembre scorso, pubblicato lo stesso giorno e sottoscritto dal dirigente Enrico Pastorino, è stato adottato un atto  dirigenziale riguardante proprio la gestione del settore della viabilità, strutture, infrastrutture ed urbanistica. Con oggetto:  Sistema di misurazione e valutazione delle performance. Assegnazione agli incaricati di posizione  organizzativa del settore gestione viabilità….. (vedi…..).

In essa venivano richiamati i provvedimenti con i quali furono assegnati gli incarichi di posizione organizzativa di tipo A e di tipo B.  

Nella prima fascia sono citati Franca Briano (viabilità, strutture, infrastrutture, urbanistica e servizio nuovi interventi edilizi) nominata il 30 novembre 2010.

Con la stessa data di nomina figura Renato Falco. Settore gestione viabilità, strutture, infrastrutture, urbanistica, servizio manutenzioni stradali ordinarie.

E ancora, stessa data,  Giulio Mesiti, gestione viabilità, strutture, infrastrutture, urbanstica  servizio interventi stradali e sicurezza infrastrutture.

Nella fascia organizzativa B figurano:  Antonio Schizzi, gestione viabilità, strutture, infrastrutture, urbanistica, servizio pianificazione territoriale ed urbanistica.

Mariaalessandra Signorastri, gestione viabilità, strutture, infrastrutture, urbanistica e servizio progettazioni.

Infine Massimiliano Tedesco. Gestione viabilità, strutture, infrastrutture, urbanistica e servizio manutenzione  ed impianti tecnologici.

Nella determinazione si dispone i criteri di valutazione…facendo presente  quanto  indicato nella deliberazione del 26 luglio 2011. In pratica la decisione riguardava i funzionari citati e  titolari di posizione organizzativa.

Non è dato a sapere, almeno per il cittadino che legge il provvedimento, se sia conseguente o meno a quanto di fatto è stato reso di pubblico dominio, con la segnalazione- esposto all’autorità giudiziaria.

Con una pesante ombra di asserite irregolarità.  Prima si riuscirà a fare chiarezza e a tirare un sospiro di sollievo saranno proprio quei dirigenti, funzionari, esponenti politici del tutto estranei alla vicenda. Il polverone in questi casi prima si ‘spegne’ e meglio è. 

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