Il futuro carcere di Passeggi

IL VOLTO DELLA MEMORIA 
(Quarantottesima parte)
IL FUTURO CARCERE DI PASSEGGI

IL VOLTO DELLA MEMORIA
(Quarantottesima parte)

Nei giorni scorsi, sono comparsi, sui quotidiani locali, seguenti

TITOLI:

CELLE FATISCENTI E SOVRAFFOLLATE
 SANT’AGOSTINO VERSO LA CHIUSURA
(LA STAMPA 26 ottobre 2015)

IL GUARDASIGILLI FIRMA LA CHIUSURA
DEL CARCERE DI SANT’AGOSTINO
(IL SECOLO XIX  29 ottobre 2015)

Di fronte a questa drastica decisione, sono sorte numerose iniziative e prese di posizioni contrarie alla chiusura del carcere nella nostra città: dai detenuti stessi  e dai loro familiari sino a giungere al fondamentale parere DELLA COMMISSIONE CONSILIARE CARCERI DEL COMUNE DI SAVONA, la quale ha correttamente evidenziato “IL FORTE DISAGIO CHE UN TRASFERIMENTO FUORI SAVONA, IN CARCERI LONTANE NELLA STESSA LIGURIA O NEL BASSO PIEMONTE, POTRÀ PROCURARE AI DETENUTI, ALLE LORO FAMIGLIE E AGLI ADDETTI ALLA TUTELA E ALLA SORVEGLIANZA”

 Ma, alla protesta della COMMISSIONE CONSILIARE è stata aggiunta UNA FONDAMENTALE RICHIESTA DI CHIARIMENTO (INDIRIZZATA AL MINISTRO DELL’ATTUALE GOVERNO) E, SOPRATTUTTO, UNA PRECISA PRESA DI POSIZIONE DELL’INTERA GIUNTA COMUNALE DI SAVONA SULLA CONCRETA CREAZIONE DEL NUOVO CARCERE IN LOCALITÀ PASSEGGI


Il carcere di Sant’agostino

 Il tutto si può sintetizzare in DUE BEN PRECISE DOMANDE:

1) L’ AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SAVONA È CERTA DI VOLERE UN CARCERE SUL SUO TERRITORIO?

2) L’IPOTESI DEL CARCERE DI PASSEGGI E’ ANCORA IL GIOCO?

 Di fronte a questi due decisivi quesiti, ci siamo rivolti (su invito di alcuni nostri amici lettori) AL VOLTO DALLA MEMORIA DI ALDO PASTORE, Autore, nell’ormai lontano anno 2007, dell’articolo (che sottoponiamo alla cortese attenzioni di tutti), così intitolato:

IL FUTURO CARCERE DI PASSEGGI

La foto del plastico, sotto riportata, dimostra, con estrema chiarezza, la struttura urbanistica ed architettonica del nuovo villaggio carcerario, che dovrà nascere in località “ Passeggi”, al confine tra i Comuni di Savona e Quiliano.


Il progetto del carcere di Passeggi

 – La scelta dell’ UBICAZIONE dell’ intero complesso è stata molto lunga e sofferta; nel tempo, sono state prese in considerazione diverse ipotesi di insediamento ( dalla località Albamare, all’ex Metalmetron ed, addirittura al Monte di Ca’ di Barbè, sovrastante la sede del Santuario di Nostra Signora di Misericordia, per non parlare dell’ ipotesi fantasiosa di una sua collocazione in Val Bormida, nel territorio alto del Comune di Cengio).

Infine, la località “Passeggi” è diventata la zona ideale, anche perché questa scelta ha trovato l’approvazione del Ministero di Grazia e Giustizia, il quale, soprattutto per l’edificio carcerario, richiedeva requisiti particolarmente rigidi e severi.

La località “Passeggi” è rappresentata da una collina boscosa, collocata a Ponente, rispetto al tracciato dell’ Autostrada Savona – Torino; di fronte ad essa, si trova la collina della Madonna del Monte, sovrastante il Quartiere di Zinola.

Si tratta, dunque, di un terreno agricolo – boschivo, in posizione isolata ed, attualmente, privo di collegamenti stradali; possiede, tuttavia, il vantaggio di essere molto vicino all’ autostrada (come chiaramente rappresentato dalla foto) ed alla viabilità ordinaria.


Località passeggi

– L’insediamento edificatorio interesserà una SUPERFICIE COMPLESSIVA di183.660 mq.; il PROGETTO prevede, essenzialmente, le seguenti strutture:

A) una prima parte, compresa entro le mura, che sarà destinata all’ACCOGLIENZA, alla SEZIONE MASCHILE DEL CARCERE (250 detenuti e 15 semiliberi) alla CUCINA, alle LAVANDERIE ed ai SERVIZI e SPAZI per attività all’ aria aperta;

B) una seconda parte, fuori dalle mura, ove troveranno ubicazione la PORTINERIA, la CASERMA  DEGLI AGENTI (250, su tre turni), DUE PALAZZINE- ALLOGGIO PER IL PERSONALE, l’ INFERMERIA, il CENTRO DIREZIONALE ed, anche, un MINI-CAMPO DI CALCIO. Sembra, inoltre, che, in questa seconda parte, possa essere collocata la SEZIONE FEMMINILE DELL’ ISTITUTO CARCERARIO.

Il Progetto, per la parte interna, è stato, ovviamente, secretato dal Ministero di Grazia e Giustizia; di conseguenza, mi trovo impossibilitato a riferire su di esso.

– Per raggiungere la realizzazione completa del villaggio sarà necessario pervenire allo SVENTRAMENTO DELLA COLLINA ed allo SRADICAMENTO DI MIGLIAIA DI ALBERI, oltre, naturalmente, a posizionare CONDOTTE FOGNARIE, ELETTRODOTTO, ACQUEDOTTO e TUBATURE DEL METANO. 

– Infine, sarà indispensabile realizzare una STRADA DI COLLEGAMENTO tra la viabilità ordinaria e la collina, oggi completamente isolata.

Il nuovo tracciato dovrebbe procedere in salita, partendo da una rotonda realizzata ex-novo in via Caravaggio, ed utilizzare un varco al di sotto o a fianco dell’autostrada, al fine di consentire lo scorrimento veloce degli automezzi diretti al carcere.La vicenda della costruzione della strada (con relativo progetto) non ha trovato, peraltro, una facile soluzione, perché l’ Amministrazione Penitenziaria voleva, in particolare, che la futura strada rientrasse tra le sue proprietà, limitando i diritti del Comune ad una “servitù di passaggio ad uso pubblico”; l’Amministrazione Comunale di Savona si è opposta a questo tipo di soluzione, giudicata ambigua e foriera di un perenne contenzioso su molti aspetti (dalla manutenzione ad eventuali responsabilità per danni da incidenti stradali).Ora, il problema è stato formalmente risolto nel senso che la strada di accesso al nuovo Carcere sarà realizzata dal Comune e resterà, di conseguenza, nel suo patrimonio. 

– Siamo giunti, quindi, in questi primi giorni di Gennaio, all’APPALTO DEL PRIMO LOTTO DEI LAVORI. Infatti, il Provveditorato Regionale delle Opere Pubbliche ha approvato, in data 10 Gennaio 2007, un Contratto (comportante un impegno finanziario di 30 milioni di Euro) che porta, in calce, la firma di una delle imprese di costruzioni, fra le più importanti del panorama nazionale: la Pizzarotti di Parma.

“Se non ci saranno ricorsi, che sono sempre da mettere  nel conto in appalti di questa portata, il Progetto sarà pronto nel giro di due mesi ed il cantiere di Passeggi dovrebbe aprire per l’estate”, ha dichiarato Walter Lupi, Provveditore alle Opere Pubbliche di Liguria e Lombardia. 

– La consegna dei lavori effettuati, relativi a questo primo lotto, è prevista in 750 giorni dalla data di presentazione del Progetto. 

– Successivamente, la realizzazione dell’opera procederà per lotti funzionali; la dimensione economica dell’ intero progetto comporta, attualmente, un previsto investimento di 75 Milioni di Euro.Rimane, quindi, molto difficile stabilire, oggi, la data della definitiva esecuzione dell’intera opera.

Le difficoltà, infatti, discendono da un notevole numero di problemi, che desidero elencare, per ragioni di spazio, in forma molto sintetica: 

1) E’ necessario completare le opportune procedure di esproprio, al fine di ottenere la disponibilità dell’intera area; desidero ricordare, a tal proposito, che la superficie di terreno, destinata all’ attività edificatoria, è, in gran parte, di proprietà della Società Autostrada Savona – Torino S.P.A., e di ENI S.P.A., mentre le rimanenti particelle catastali sono attribuite a privati;

2) Esiste l’incognita della futura condizione geologica del terreno, dopo il previsto, massiccio disboscamento; saranno necessari seri studi tecnici, in merito alle movimentazioni del terreno ed alla relativa compatibilità nell’elevazione degli edifici, previsti dal progetto;

3) Esiste, inoltre, l’incognita dell’incidenza del disboscamento sui flussi idrici locali (in particolare, del Rio Monte, attiguo al percorso autostradale);

4) Va presa in seria considerazione la complessità nella realizzazione della strada di accesso, comportante un’ulteriore movimentazione geodinamica dell’intera collina;

5)  Occorre, inoltre, tenere conto della fisiologica complessità  nella realizzazione degli edifici, previsti dal progetto, che porterà, quasi fatalmente, a ritardi o disguidi esecutivi;

6) Infine, non è da escludere la possibilità di ritardi nell’impegno finanziario, relativo all’intera opera o, peggio, la necessità di ulteriori cospicui finanziamenti, per coprire gli eventuali ( e quasi certi) imprevisti lavori esecutivi; ricordiamoci, in proposito, della lapidaria massima di Niels Bohr:

“E’ DIFFICILE FARE PREVISIONI, SPECIE SUL FUTURO.” 

Malgrado l’esistenza di questi oggettivi problemi, ritengo che mai come  in questa occasione, sia necessario un forte impegno delle Istituzioni e di tutti i nostri concittadini per giungere alla realizzazione, in tempi accettabili, del nuovo villaggio carcerario.

L’ impegno dell’intera nostra società è indispensabile, tenendo conto non soltanto delle condizioni fatiscenti e, quindi, incivili dell’ attuale carcere di Sant’ Agostino, ma, anche, della necessità di pervenire ad un’ altra concezione (maggiormente etica e, quindi, più civile) delle funzioni dell’Istituto Carcerario.

Porre il carcerato in condizioni accettabili sotto il profilo logistico e sanitario ed avviarlo a lavori esterni, socialmente utili (secondo innovative regole legislative) rappresenta non soltanto un atto di grande civiltà, ma, anche, un importante strumento per la creazione di una NUOVA ECONOMIA ed, in ultima istanza, di una NUOVA SOCIETA’; ricordiamoci, in proposito, con Susan George che:

L’ ATTUALE SISTEMA ECONOMICO E’ UNA MACCHINA UNIVERSALE CHE DISTRUGGE L’ AMBIENTE E PRODUCE MILIONI DI PERDENTI, DEI QUALI NESSUNO SA COSA FARE.

Aldo Pastore      8 Febbraio 2007

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