IL DRAMMA INSOLUTO DEL DIABETE DI TIPO 1
RIFLESSIONI SUL PRESENTE E SUL FUTURO
Sessantesima puntata
IL DRAMMA INSOLUTO DEL DIABETE DI TIPO 1
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RIFLESSIONI SUL PRESENTE E SUL FUTURO
Sessantesima puntata
IL DRAMMA INSOLUTO DEL DIABETE DI TIPO 1
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Utilizzando una terminologia particolarmente sintetica, possiamo dire che il DIABETE MELLITO TIPO 1 o INSULINO-DIPENDENTE è legato, sotto il profilo patogenetico, ad un fenomeno auto-immune, che porta alla progressiva distruzione delle cellule Beta-Pancreatiche, destinate, per natura, alla Produzione di Insulina. |
Questo tipo di Diabete colpisce, soprattutto, i bambini ed i giovani ed ATTUALMENTE PUO’ ESSERE TRATTATO SOLTANTO CON LA SOMMINISTRAZIONE DI INSULINA. – Nell’Articolo della scorsa settimana, ho riportato i dati comunicati, nel Settembre 2011, al termine del 47° Congresso della Società Europea per lo Studio del Diabete (EASD), secondo i quali, in Italia, vi sarebbero, attualmente, circa 120.000 soggetti affetti da questo particolare Tipo di Diabete. Per precisione statistica, debbo, però, evidenziare che, secondo più recenti studi, il DIABETE MELLITO1 verrebbe a coinvolgere dal 4,5 PER CENTO al 10 PER CENTO dell’ intera popolazione diabetica; pertanto, in cifra assoluta, in Italia, ci sarebbero circa 150.000 soggetti portatori di DIABETE TIPO1. Addirittura, secondo una recente ricerca, condotta dall’Università di Torino, sarebbero a rischio di Diabete Tipo1 mezzo Milione di bambini. Tutti gli osservatori concordano, peraltro, sulla constatazione che la tendenza attuale di questa malattia è rivolta verso l’aumento dei casi e non già verso la diminuzione; non a caso, si parla costantemente (anche se impropriamente sotto il profilo scientifico) di EPIDEMIA CRESCENTE. – Ma, al di là dei dati statistici (che pur vanno presi in seria considerazione) occorre mettere in assoluto rilievo che i soggetti colpiti da questo particolare Tipo di Diabete diventano SCHIAVI DELL’INSULINA, perché non sono autonomamente in gradi di produrla; di conseguenza, debbono ricorrere ad una o più somministrazioni di Insulina, durante l’arco della giornata. Questa perenne schiavitù viene ad incidere (ed in profondità) sulla qualità di vita di questi soggetti (bambini e giovani, in particolare), sul modo di condurre la loro attività durante la giornata, sui rapporti con i familiari, con la scuola ed, in fase più elevata, con l’ambiente di lavoro (ammesso che vi possano accedere); occorre sottolineare, inoltre, che questo particolare Tipo di Diabete è, a sua volta, causa di numerose e devastanti complicazioni a carico degli apparati visivo, cardio-vascolare, renale, neurologico, etc., per cui si rende necessario il ricorso a numerosi farmaci (oltre che all’Insulina), a ripetuti esami di laboratorio ed a consulenze specialistiche, oltre che a periodici ricoveri ospedalieri. |
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– Ma la schiavitù va ben oltre a questi drammatici aspetti della vita quotidiana; occorre tenere conto, in proposito, che NON ESISTONO ATTUALMENTE STRADE PER SCONFIGGERE DEFINITIVAMENTE QUESTA MALATTIA. E’ bene precisare che, in questi ultimi anni, sono state effettuate serie ricerche e sono stati sperimentati numerosi tentativi per porre un rimedio a questa negativa situazione. Mi riferisco, in particolare: |
A)TECNICA DEGLI ALLOTRAPIANTI (vale a dire: di Isole pancreatiche provenienti da donatori): i risultati sono stati, tuttavia, mediocri e talvolta negativi, perchè si è reso necessario un trattamento a vita (successivo al trapianto) con farmaci immuno-soppressori, con secondari effetti indesiderati; inoltre, si è assistito, nel tempo, al lento deterioramento della funzionalità delle isole trapiantate; B) TECNICA CHIRURGICA DEL BY-PASS GASTRICO: secondo la teoria più accreditata, questa metodologia (che viene ad escludere la prima parte dell’ intestino) eviterebbe l’azione negativa di fattori biochimici in grado di scatenare l’insulino – dipendenza; in tal modo, dopo l’intervento, si dovrebbe ottenere l’immediata normalizzazione della glicemia. C) UTILIZZO DI ORMONI DEL GRUPPO DELLE INCRETINE: si tratta di ormoni, prodotti da alcune cellule presenti nell’ intestino, capaci di stimolare la liberazione di insulina da parte di cellule beta del pancreas. Normalmente, esse vengono prodotte ed immesse nel sangue, quando si assume un pasto ed i nutrienti giungono nell’intestino. Pertanto, l’utilizzo terapeutico di questi ormoni stimola il pancreas a rilasciare una quota maggiore di insulina, utile per tenere sotto controllo la glicemia. D) UTILIZZO DELLA PROTEINA PTB: l’utilizzo terapeutico di questa Proteina si fonda su questo concetto: |
![]() Camillo Ricordi |
Ma, non bisogna, carissimi Amici, cadere nella Depressione di fronte a queste negative prospettive; occorre essere consapevoli che una strada, per VINCERE IL DIABETE TIPO1, esiste ed è quella indicata dal PROF. CAMILLO RICORDI, EX DIRETTORE DEI TRAPIANTI CELLULARI AL “TRANS PLANTATION INSTITUTE DI PITTSBURGH” ed ATTUALE DIRETTORE DELLA DIVISIONE TRAPIANTI DEL “DIABETES RESEARCH INSTITUTE DI MIAMI”.
Sentiamo le Sue parole, riferite dalla giornalista Daniela Danieli e riportate dal Quotidiano “LA STAMPA”, in data 9 Settembre 2008:
“LA SPERANZA PER VINCERE IL DIABETE TIPO1 RISIEDE NELLA RICERCA SCIENTIFICA SULLE CELLULE STAMINALI; DA QUESTE SI PUO’ PARTIRE PER RIGENERARE LE CELLULE BETA CHE PRODUCONO INSULINA.” |
Nasce, da questa lineare affermazione, l’esigenza di incentivare la ricerca scientifica in questo settore per poter giungere all’IMPIANTO NEL SOGGETTO DIABETICO DI TIPO 1 DI CELLULE STAMINALI O, ADDIRITTURA, DI UN NUOVO PANCREAS, CREATO ATTRAVERSO LA CLONAZIONE DI QUESTE CELLULE; non è difficile comprendere che è indispensabile, tuttavia, trovare una fonte illimitata di cellule produttrici di Insulina, per venire incontro alla vita ed alla dignità esistenziale di migliaia di giovani diabetici. Occorre su questo argomento (come su altri, ancora) essere convinti e decisi ed offrire un coerente impegno per raggiungere questo risultato. Allo stesso tempo, però, è necessario essere consapevoli degli OSTACOLI, che si frappongono al raggiungimento del traguardo, sopra ipotizzata. Possiamo sintetizzare questi ostacoli in due elementari barriere: 1) SCARSA O NULLA COLLABORAZIONE DELLE MULTINAZIONALI DEI FARMACI 2) RIPETUTI OSTACOLI CONTRAPPOSTI ALLA RICERCA SCIENTIFICA Sulla prima di queste barriere, cedo, ancora una volta, la parola a Camillo Ricordi: “ALLE MULTINAZIONALI CONVIENE CONTINUARE AD AVERE PERSONE MALATE ED INVESTIRE IN RICERCA DI NUOVI FARMACI PER AUTOALIMENTARSI; IN ALTRI TERMINI, A LORO NON INTERESSA LA RICERCA PER RISOLVERE DEFINITIVAMENTE IL PROBLEMA.” In termini ancora più espliciti, mi permetto di aggiungere che “I BIG DEI FARMACI SONO ALLEATI DEL DIABETE. PER QUESTA RAGIONE, BLOCCANO LA RICERCA: GUADAGNANO DI PIÙ CON LE ATTUALI CURE” Per quanto concerne l’essenza della Seconda Barriera, sopra citata, mi limito semplicemente a citare un recente commento dell’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite): “LA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA E’ SEMPRE PIU’ MIRATA ALLA RICERCA DEL PROFITTO, PIUTTOSTO CHE ALLA SOLUZIONE DEI PROBLEMI FONDAMENTALI PER L’UMANITA’. SOLTANTO IL 10 PER CENTO DELLA SPESA PER LA RICERCA E’ DEDICATA AD AFFRONTARE IL 90 PER CENTO DEI PROBLEMI PIU’ URGENTI DEL MONDO.” L’Italia non sfugge certamente a questo deleterio comportamento e, quindi, al drastico giudizio dell’ONU; per ritornare al tema del DIABETE MELLITO, basti pensare che il Comma 3 dell’Articolo 2 della Legge dello Stato 16 Marzo 1987 n° 115, avente per titolo: DISPOSIZIONE PER LA PREVENZIONE E LA CURA DEL DIABETE MELLITO, così dispone: IL MINISTRO DELLA SANITA’, SENTITO L’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’, PRESENTA ANNUALMENTE AL PARLAMENTO UNA RELAZIONE DI AGGIORNAMENTO SULLO STATO DELLE CONOSCENZE E DELLE NUOVE ACQUISIZIONI SCIENTIFICHE IN TEMA DI DIABETE MELLITO E DI DIABETE INSIPIDO, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI PROBLEMI CONCERNENTI LA PREVENZIONE.” Verosimilmente, tutti i Ministri della “Sanità” (o della “Salute”, che dir si voglia), succedutisi dall’anno 1987 ad oggi, hanno assunto le sembianze di FANTASMI o di VAGHE METEORE; di conseguenza, nessuno ha mai potuto leggere le loro evanescenti Relazioni di Aggiornamento. 12 Aprile 2012 Aldo Pastore |