Il compagno Valdiserra

Già nel 1983 l’impegno per l’Ospizio Marino a centro sociale abitativo
Il compagno Valdiserra candidato, i 30 del Psi a Loano
Pagine di storia e cronaca politica sconosciute
 I significativi necrologi dell’Autorità portuale e casa di cura San Michele

Già nel 1983 l’impegno per l’Ospizio Marino a centro sociale abitativo
Il compagno Valdiserra candidato, i 30 del Psi a Loano
Pagine di storia e cronaca politica sconosciute
I significativi necrologi dell’Autorità portuale e casa di cura San Michele
 

 Gli hanno dedicato, opportunamente, intere pagine, sui meriti acquisiti, capacità, buon esempio, saggezza e rettitudine, tra patos, aneddoti, foto, testimonianze. E una folla in lacrime per l’ultimo saluto. Con la “sanità della provincia di Savona in lutto”.

Manca un ricordo, una pagina, dimenticati e sconosciuti. Silvio Valdiserra, a 28 anni, impiegato della V Usl (ora Asl), sindacalista novizio, fu scelto tra i 30 candidati del P.S.I alle elezioni amministrative di Loano del 26-27 giugno 1983. 

 E tra gli impegni prioritari del programma che aveva contribuito a stilare c’erano l’utilizzo della sede dell’ex ospedale Marino Piemontese (rimasto inutilizzato ed abbandonato scandalosamente da decenni) per un centro sociale abitativo. E ancora, una struttura socio-sanitaria per anziani non autosufficienti. Un sogno mai concretizzato.

Nel 1983 il partito socialista scelse capolista Osvaldo Pignocca, capogruppo consiliare uscente, già presidente dell’azienda di soggiorno, papà del più “fortunato” (in politica) neo sindaco di Loano, Luigi Pignocca, di fede ed osservanza berlusconiana. Cioè la destra conservatrice.

Il Psi che era uno dei sette schieramenti in lizza da 30 candidati (vedi….), esclusa la lista di Maurizio Strada (con Loano Domani, 16 nomi) non riuscì a scalzare la Dc, né a far eleggere il promettente giovane sindacalista Uil, Valdiserra, che raccolse 14 preferenze.

Tra i candidati di spicco, diventato amministratore pubblico di lungo corso, in Comune ed in Provincia, figurava Pierluigi Pesce, 39 anni, all’epoca artigiano parrucchiere, membro del direttivo provinciale del Psi. 

Altri personaggi più conosciuti, senza per questo  fare graduatorie di merito, più popolari,  il vivente notaio Giacomo Burastero che era presidente dell’Azienda di soggiorno, 54 anni; il candidato indipendente Orazio Cacace, ex comandante dello locale Guardia di Finanza, dirigente nazionale di Basket, 54 anni; Angelo Corrado, assistente commerciale Coop Liguria e segretario sezionale del Psi, 46 anni. E ancora l’indipendente Pietro De Giovanni, 37 anni, appartenente alla famiglia che gestiva e gestisce tuttora l’immobile dei Bagni Sirena, artefice della creazione dei Pozzi, la più grande struttura da ballo e mondana creata in Liguria, ora destinata a diventare  centro ricettivo e residenziale all’avanguardia. E ancora, il geometra Alberto Vignola, prestigiosa famiglia loanese, a lungo in Provincia, 51 anni, molto attivo nel partito. L’onestà come scuola di vita politica. 

Sulla figura di Silvio Valdiserra rimandiamo all’articolo che è apparso sul Secolo XIX, pagina 23 del 25 agosto 2011 (vedi….), dal titolo “Sanità in lutto…E’ morto lo storico sindacalista della Uil che negli anni ’90 creò la Fials  in Liguria”.  Con: “Il ricordo dei colleghi. Era battagliero e tenace, ma rispettava i ruoli. Commozione al Santa Corona”.

Interessante e con un ricco servizio fotografico quanto Il Secolo XIX ha pubblicato il 27 agosto (vedi….l’intera pagina 27), dal titolo “Campane, sirene, camici. L’ultima assemblea di Silvio. Folla in lacrime…”.

La rubrica domenicale de la Repubblica  (edizione ligure) del 28 agosto, curata da Massimiliano Salvo, ha riservato  a Silvio Valdiserra, sindacalista, segretario generale Uil Savona, questò efficace e sintetico ricordo.

“E’ stato un personaggio di spicco del mondo sindacale della Liguria. Si iscrive giovanissimo alla Uil e diventa presto tra i principali esponenti del sindacato. Promuove la nascita della Fials, Federazione italiana autonomi della sanità. Assunto al Santa Corona di Pietra Ligure nel 1982, dopo la chiusura del Marino Piemontese di Loano, impegna si da subito ogni sua forza per l’attività sindacale, lottando per l’eccellenza del nosocomio di Pietra. Grande sindacalista, dirigente capace e attento alle dinamiche industriali e occupazionali, si mostra generoso e comprensivo, pronto a cercare le soluzioni più equilibrate e a difendere l’unità sindacale anche nelle battaglie più difficili. Se n’è andato il 24 agosto, a 56 anni”.

Un altro spaccato significativo della scomparsa di Silvio Valdiserra può essere rappresentato dai  necrologici a pagamento sui due più diffusi quotidiani con le cronache liguri e savonesi. Sul Decimonono sono tre (vedi…).

La prima  è del presidente e del segretario generale dell’Autorità Portuale di Savona che lo definiscono “uomo di grande impegno sociale e figura di grande umanità”. La seconda dei dipendenti della stessa Autorità Portuale di Savona che “ricordano il suo forte impegno nella soluzione delle problematiche dei lavoratori”.

La terza della casa di cura San Michele di Albenga, con la direzione ed il personale tutto, “addolorati per la scomparsa di un grande uomo attento alle esigenze dei lavoratori e della società”.

Sull’edizione de La Stampa si è aggiunta alle tre necrologie, quella dell’Amministrazione comunale di Cairo Montenotte (vedi.) “ricordandone le capacità, l’intelligenza e il rispetto dei ruoli con cui ha segnato la storia sindacale del savonese”.

Ebbene questo è Silvio Valdiserra che ci ha lasciati. Chissà se a Loano fosse stato premiato a tempo debito, considerato, dandogli fiducia, e trasformarsi in pubblico amministratore valente, capace nella soluzione delle esigenze primarie della comunità. Arricchire il vuoto politico, lo spessore, emarginando i professionisti della politica, i faccendieri corrotti e corruttori.

Tra i compagni socialisti viventi qualcuno ricorda che diede un conributo di idee, suggerimenti, alla lettera che il candidato-capolista  Osvaldo Pignocca vergò di suo pugno nel 1983, inviandola a tutti i capifamiglia (vedi…). Concludeva con queste parole “ …Non abbiamo la presunzione di possedere la bacchetta magica…ma occorre rimuovere gli impedimenti e le inefficienze che rendono impossibile il rilancio turistico di Loano ed il riassetto socio –economico della nostra città. Sostenete col vostro voto il Partito socialista italiano”.

Nel simbolo c’era il garofano, falce e martello. Il motto: “L’ottimismo della volontà”.

R.T.

 

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