Il boom delle lavanderie fai da te

 

In provincia in pochi mesi sono raddoppiate
offrendo anche servizi aggiuntivi
IL BOOM DELLE LAVANDERIE FAI DA TE

 

TENDENZE.
In provincia in pochi mesi sono raddoppiate offrendo anche servizi aggiuntivi
IL BOOM DELLE LAVANDERIE FAI DA TE

 Boom a Savona per le lavanderie self-service a gettone. Pratiche, veloci rispondono alle esigenze di tempi frenetici e sfidano anche la crisi, annullando i costi del personale. A partire da quattro euro si può fare il bucato, con uno si possono asciugare i vestiti. Potrà non piacere a chi difende i valori del piccolo commercio ma è così. Da un capo all’altro della provincia un’apertura di self-service tira l’altra. E così in pochi mesi il numero di lavanderie fai da te in tutta la Provincia è salito a ottantotto con un netto incremento di aperture registrato nell’ultimo anno solare. Ma c’è di più. Queste nuove lavanderie sono avvero al passo con i tempi e con le tecnologie. Lavare e asciugare sono solo alcuni servizi offerti: la tendenza è infatti quella di offrire una connessione internet gratuita, un angolo ristoro e in alcuni casi una piccola biblioteca, una sorta di book sharing in cui gli utenti possono scambiare tra loro i propri libri per ingannare il tempo e magari tra un oblò e un altro fare due chiacchiere.

Starà nell’offerta il segreto di questo boom?


 

In pochi anni – secondo i dati forniti dalla Camera di Commercio di Savona e da Infocamere – le lavanderie self service sono cresciute un po’ ovunque: più che raddoppiate ad Albisola Superiore con un passaggio da due a cinque, aumentate a Savona con un passaggio da dodici a sedici e aumentate di qualche unità come nei casi di. Varazze, Vado Ligure, Altare, Pietra Ligure, Borghetto Santo Spirito e Andora. Nuove aperture un po’ ovunque insomma e c’è addirittura chi ha deciso di inaugurare alcune succursali di questi negozi automatici che stanno riscuotendo successo tra residenti e turisti.

“A gennaio del 2014 abbiamo aperto ad Albisola Superiore e a distanza di un anno, visti i riscontri positivi, abbiamo avviato una succursale a Vado – spiegano Andrea Parodi e Maurizio Fontanini, titolari della lavanderia “Jefferson” – dopo un pachino di diffidenza iniziale la gente considera oggi il nostro servizio come un aspetto quotidiano, al pari di prendere un caffè o comprare ii giornale”. Inoltre la possibilità di accedere gratuitamente ad internet e le aperture non stop, dalle sette del mattino alle venti due, offrono la possibilità: anche a chi lavora di usufruire di queste attività che ormai non costituiscono più una novità.


 

Già perché la cultura del negozio self-service si sta radicando sempre più anche in Italia dopo che negli anni scorsi hanno rappresentato un must sia negli Stati Uniti sia soprattutto nel Nord Europa. Ma chi sono i principali clienti di queste attività? Stranieri, studenti, turisti e soprattutto single, i titolari sul target sembrano non aver dubbi. “Il servizio è rivolto davvero a tutti – commentano i titolari di “Lavoiocucitu” di Savona – e il fatto di offrire wi-fi gratuito e book sharing è un incentivo per coloro che ancora non hanno portato a lavare da noi le proprie trapunte o i propri vestiti dopo il cambio armadio”. “Siamo aperti da quattro anni e in città siamo stati i pionieri in questo senso – concludono – come categoria siamo ancora indietro e non siamo all’avanguardia come in altri stati europei, ma piano piano ci stiamo attrezzando sempre più affinché anche una lavanderia self service possa svolgere anche una funzione sociale”.

ANDREA GHIAZZA  da IL LETIMBRO

 

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