I vent’anni dell’Associazione Rossini

RIFLESSIONI SUL PRESENTE E SUL FUTURO
Cinquantaquattresima puntata
IL VALORE ETICO E CULTURALE
DELL’ASSOCIAZIONE MUSICALE “GIOACCHINO ROSSINI” 

RIFLESSIONI SUL PRESENTE E SUL FUTURO
Cinquantaquattresima puntata
IL VALORE ETICO E CULTURALE DELL’ASSOCIAZIONE MUSICALE “GIOACCHINO ROSSINI” 

 

 – L’arte e la Scienza rappresentano i presupposti fondanti della Società, attuale e futura.

Ma, mentre quasi tutti hanno una grande fiducia nella ricerca scientifica e nella conseguente evoluzione tecnologica, ben pochi avvertono l’importanza ed il significato della parola ARTE; questa continua ad essere vista come una sorta di luogo inviolabile, destinato a pochi esperti del settore ed, in quanto tale, precluso alla maggioranza dei cittadini.

 – Questa restrittiva valutazione assume un particolare significato, allorquando si viene a parlare di MUSICA, ritenuta appannaggio di pochi eletti o, tutt’al più, considerata come un estemporaneo passatempo per la rimanente parte della popolazione.

Eppure l’evoluzione antropologica dell’homo sapiens, la storia dell’umanità e la stessa ricerca scientifica vengono a porsi in palese antitesi con questa approssimativa interpretazione.

– Infatti, la musica accompagna l’essere umano da sempre; le Ninne-Nanne in particolare, rappresentano un’espressione artistica diffusa in tutte le culture e, per di più, con caratteristiche simili, a conferma del ruolo che Canto e Suono hanno avuto (e hanno tuttora) per la nostra specie, al punto che la musica viene ad essere considerata come un vero e proprio “PROTOLINGUAGGIO”.

Non a caso, Darwin è giunto ad ipotizzare, oltre un secolo fa, che il primo sistema di comunicazione dei nostri Antenati fosse, non già quello che noi definiamo, oggi, “LINGUA PARLATA”, bensì fosse molto simile a quello che noi chiamiamo “MUSICA”.

– Ma è altrettanto importante comprendere che la Musica, intesa come ELEMENTO FONDAMENTALE DEL CONCETTO DI ESPRESSIONE UNIVERSALE, è presente in tutto il mondo, sia pure con caratteristiche foniche che profondamente diverse da regione a regione, da continente a continente.

– Sono circa trent’anni che lo studio della Percezione Musicale ha cessato di essere terreno esclusivo della ricerca Musicologica, per coinvolgere anche l’interesse sempre più crescente degli Antropologi.

Il Presidente Fulvio Galleano

 Alcuni annifa, ad esempio, ha fatto sensazione la scoperta del canto della popolazione Mongola: un canto incredibile ed unico, il cui ascolto sconcerta ed, anzi, leggermente terrorizza per la sua inusualità; i Mongoli, infatti, producono un doppio suono ed emesso in maniera contemporanea; in termini più espliciti: una voce umana può simultaneamente produrre due o più suoni chiari e ben udibili, chiamati, in lingua mongola, KHӦӦMỈỈ, che vuol dire semplicemente: “MUSICARE CON LA GOLA“.

 – Ma, anche la recente neuropsicologia è giunta a comprendere, sino in fondo, utilizzando tecniche rivoluzionarie, l’essenza della percezione musicale. Moderne tecniche come la risonanza magnetica funzionale hanno consentito di osservare che “il nostro cervello percepisce la musica in modo diverso da qualunque altro suono”, anche se quest’ultimo potesse avere caratteristiche acustiche molto simili.

Le più recenti ricerche sono riuscite, altresì, ad evidenziare che vengono ad essere coinvolte, nell’ ascolto e nella percezione musicale, non una, ma più aree cerebrali, il che porta simultaneamente a far convergere EMOZIONI, MEMORIA E SISTEMA COGNITIVO;in altri termini, e per usare un termine semplicistico, LA MUSICA È UN CIBO PER IL NOSTRO CERVELLO, DESTINATO A DIVENTARE PIÙ SENSIBILE E PIÙ INTELLIGENTE; e questo concetto ha valore e significativo, soprattutto, per i bambini e per gli adolescenti.

Ne consegue, dunque, che l’Arte Musicale non è materia per soli esperti, ma è ARTE TOTALE, che viene a comunicare e convivere con la scienza più evoluta e, soprattutto, viene a coinvolgere l’intera umanità, e, come tale, essa diventa APPORTATRICE DI CIVILTÀ E DI PROGRESSO.

– Purtroppo, stiamo assistendo, nella nostra piccola ed amata Italia (storica terra di Scienziati, Artisti e Poeti) ad una linea politica sorda a queste innovazioni e, soprattutto, insensibile ai richiami di una civiltà Multietnica e Pluridisciplinare.

La cultura, nel suo complesso, e la musica, in particolare, stanno diventando “cose inutili” e questa deleteria scelta non va attribuita unicamente a deficit finanziari, bensì a deficit cognitivi, che hanno condotto ad una miope visione della Cultura, venendo, di conseguenza, ad ignorare l’impatto generale che essa ha (o dovrebbe avere) sull’intero sistema economico e sociale del paese (dalle attività produttive al turismo ed al cosiddetto “made in Italy”) impoverendo, infine, l’immagine complessiva della nazione intera.

 

 In questo contesto, l’Associazione Musicale “Gioachino Rossini”, nei suoi vent’anni di vita, pur nella modestia delle sue possibilità finanziarie, è andata in esemplare controtendenza, rispetto a questo negativo indirizzo.

Infatti, attraverso le sue numerose e, per certi versi, straordinarie iniziative (descritte in un’apposita pubblicazione), Essa ha perseguito ed è riuscita a raggiungere i seguenti obiettivi:

• DIFFONDERE LA CULTURA MUSICALE IN OGNI SUA ESPRESSIONE (LIRICA – JAZZ –  SACRA –  CAMERISTICA – SINFONICA);

• CONIUGARE, ATTRAVERSO SPECIFICHE CONVERSAZIONI, OGNI SINGOLA ESECUZIONE O AUDIZIONE ALLA STORIA ED ALLA TRADIZIONE CULTURALE, NELLA QUALE OGNI COMPOSIZIONE MUSICALE È NATA;

• ASSOCIARE ALLA MUSICA LA CULTURA DELLE ARTI FIGURATIVE; VA SEGNALATO, COME TIPICO ESEMPIO, LA PROGRAMMAZIONE COMBINATA DI INIZIATIVE MUSICALI CON LA VISITA A MOSTRE DI GRANDI PROTAGONISTI DELLE ARTI PITTORICHE;

• DEDICARE SPECIFICHE INIZIATIVE MUSICALI ALLA VALORIZZAZIONE DELLE COMPOSIZIONI DI MUSICISTI NOSTRI ILLUSTRI CONCITTADINI (GIUSEPPE MANZINO E PINO BRIASCO) O LEGATI ALLA NOSTRA REGIONE (LUCIANO BERIO E GIORGIO FEDERICO GHEDINI);

• INCENTIVARE NUOVE ED INEDITE COMPOSIZIONI MUSICALI DI GIOVANI ARTISTI SAVONESI (LE PRIME RAPPRESENTAZIONI ASSOLUTE DELLE “CAMPANA DI VETRO” DI MAURO CASTELLANO E LA “CANCIONES DEL ALMA” DI MARCO LOMBARDI);

• VALORIZZARE, PUR SENZA DIMENTICARE IL VALORE DELLA TRADIZIONE CLASSICO-ROMANTICA, SIA LA MUSICA DELL’EPOCA BAROCCA (MONTEVERDI, HANDEL, BACH, VIVALDI) SIA QUELLA DELLE AVANGUARDIE MUSICALI DEL ‘900 (CAGE, GLASS, RILEY);

• VALORIZZARE LE CAPACITÀ ESECUTIVE ED INTERPRETATIVE DI GIOVANI MUSICISTI DELLE PIÙ DIVERSE NAZIONALITÀ E PROVENIENZE, DEDICANDO LORO, SPECIFICI CONCERTI ALL’INTERNO DEL TEATRO NUOVO DI VALLEGGIA;

CREARE, INFINE, UN CLIMA DI GRANDE AMICIZIA E DI RECIPROCA STIMA TRA TUTTI GLI ASSOCIATI.

Questo decisivo apporto ha condotto ad un’alta concezione del vedere, del sentire, del pensare all’interno di una entità associativa, elemento fondamentale per la creazione di una società del futuro, aperta al bello ed al nuovo e meno egoistica ed egocentrica dell’attuale.

29 Febbraio 2012     Aldo Pastore

 

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