I messaggi schizoistituzionali

I MESSAGGI SCHIZOISTITUZIONALI

   

I MESSAGGI SCHIZOISTITUZIONALI

Mauro Cosmai *

 Viviamo (anche se, magra soddisfazione, non solo noi) in uno Stato schizoide che lancia messaggi terrorizzanti sui danni del fumo e ne detiene il monopolio, che impone limiti di velocità e costruisce automobili che fanno più di duecento all’ora, che dichiara di promuovere la cultura e invita maghi e astrologi in televisione, che promette cifre da sogno senza fatica grazie a lotterie e affini. Il gioco d’azzardo sarebbe vietato ma la cronaca riporta di disoccupati e pensionati che bruciano i risparmi di una vita, di casalinghe suicidatesi dopo aver perso tutto quello che avevano e non avevano, di impiegati di banche che rubano dove lavorano per tentare il colpo grosso della vita arrivando alla rovina.


 Povera gente (anche riguardo la materia grigia, inutile nasconderlo) che distrugge l’esistenza nell’inseguimento del guadagno immediato e senza sacrifici, che esercita sempre un fascino irresistibile. La miseria morale d’altronde è gemella dell’ottusità: certe trasmissioni promettono l’estrazione di numeri vincenti senza che gli assidui telespettatori si chiedano il perché di tanto assurdo altruismo La valenza antipedagogica (nonché antietica) del denaro facile è indiscutibile ma pubblicizzata dalle stesse Istituzioni, una schizofrenia di Stato ben strutturata e motivata dalla necessità di reperire denaro da ogni dove per alimentare parassiti anche o soprattutto privati.

Patologia peraltro difficile da nascondere in quanto, come in tutte le personalità doppie o multiple, il soggetto stesso, lo Stato, si scopre difendendo in continuazione, obtorto collo, leggi e ordinanze atte a combattere l’abuso della credulità popolare (ma è un discorso che riguarderebbe anche le religioni). Il divieto di fumo proviene dall’apparato stesso che difende a denti stretti un privilegio economico; non a caso le prime opposizioni all’occupazione austriaca di Milano che precedettero le famose “Cinque giornate” riguardavano il boicottaggio del consumo di tabacco, monopolio d’oltralpe.

Vi sono ancora precise leggi contro i rumori molesti, l’inquinamento acustico, ma ogni televisore o impianto stereo può raggiungere volumi impensabili anche per i più duri d’orecchi, con la gioia dei soliti cerebrolesi. Anche i più torpidi alla fine si accorgono di essere parte di un sistema che seduce e inganna ma rivendicano a modo loro, che in pratica vorrebbe dire (tentare di) fregarlo con le sue stesse armi. Ma chi aspira a posti di lavoro solo su misura, chi pensa che il solo fatto di venire al mondo implichi diritti senza doveri, chi (storia vecchia) vede il mondo diviso in due grandi categorie, chi froda e chi viene frodato, infoltirà sempre le schiere dei partecipanti a questi immortali (e immorali) giochi di società

 * psicoanalista – sessuologo
   (docente universitario)

 Gli aforismi di Mauro Cosmai

 

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