I box alla ribalta di Alassio?

I box  alla ribalta di Alassio?
Un belga ed un arabo nella Stadio Parking Spa. Tutti i soci
I garage al cimitero? Ecco di chi è la ‘Immobiliare Roberta’

I box  alla ribalta di Alassio?
Un belga ed un arabo nella Stadio Parking Spa. Tutti i soci
I garage al cimitero? Ecco di chi è la ‘Immobiliare Roberta’

Alassio –   “Garage privati vicino al cimitero, anche il Tar dice di no. Respinto il ricorso presentato dai costruttori. Il progetto era stato bocciato da Comune e Provincia. Il progettista è Marco Melgrati”.

Il Secolo XIX del 29 gennaio scorso, ha pubblicato un’altra puntata della lunga ‘battaglia’ in corso da anni, ad Alassio, per la realizzazione in diverse zone della cittadina di box e garage, per potenziare il mercato immobiliare (richieste di acquisto e ‘fame’ di parcheggi). Ovviamente non tutto può essere giudicato negativo, ma da più parti e da più fonti, anche autorevoli e disinteressate, è arrivato il campanello d’allarme. In primo luogo i rischi idrogeologici, la cementizzazione del suolo e del sottosuolo, con la specchio dell’Italia, già disastrata e che si interroga, cerca di correre ai ripari, solo dopo le tragedie. I morti.

Il servizio lasciava senza risposta un logico e normale interrogativo. Ma chi sono i costruttori che  si sono rivolti a Marco Melgrati, il progettista dell’eccellenza edilizia alassina, per un’operazione rivelatasi agli esordi in salita, una scommessa assai azzardata?

Si è scritto che il ricorso è stato presentato  dall’Immobiliare Roberta. Aggiungendo: “Anche il Tar dice no ai garage accanto al cimitero e l’amministrazione di Roberto Avogadro segna un punto importante nel braccio di ferro con quella di Marco Melgrati (che è anche progettista dei box) che aveva dato il via libera. La parola definitiva arriverà nei prossimi mesi dallo stesso Tar quando sarà chiamato ad esprimere il giudizio di merito…ma è chiaro che il no alla richiesta di sospensiva pesa come un macigno anche  sulle future decisioni, cosi come quella sentenza del Consiglio di Stato riguardante altre vicende…stabilendo l’inderogabilità delle distanze minime dalle aree cimiteriali…”.

Chi dice che ad Alassio tutti o quasi sanno tutto di tutti, in questo caso, sbaglia grosso. Solo la fratellanza massonica che conta ha una formidabile e circoscritta intelligence. Infatti chiedendo negli ambienti politico-amministrativi e dintorni, di fronte al quesito (nelle registro delle imprese delle Camere di Commercio italiane, spunta proprio una Immobiliare Roberta, con sede ad Alassio e ad Albenga in frazione Rapalline) nessuno ha certezze. Prevalgono i dubbi.

La società in questione risulta di proprietà di una famiglia assai nota ed apprezzata nell’intero comprensorio: Mauro Sanzone e C. Sas.  Costituita dal notaio Marcello Navone nel  1967, per gestione mobiliari ed immobiliari…attività edilizia in genere….Titolari e soci accomandatari (con zero adetti) Mauro Sanzone, 77 anni, e la moglie, Fulvia Rinaldi, 68 anni, con residenza ad Alassio in via Solva. Tra i soci del valore nominale di riferimento anche la Finanziaria Industria e Commercio Sas, sempre di Mauro Sanzone, socio accomandante. Il tutto dal 12 novembre 1970.

Ma il benemerito imprenditore Sanzone in tutta questa storia non c’entra. E’ estraneo.

L’impresa interessata – legittimamente dalla propria visuale – a realizzare il progetto vicino al camposanto sarebbe in realtà l’Immobiliare Roberta Srl, con un unico socio, con sede a Pavia in via Filippo Cossa.  Costituita dal notaio Marco Marchetti il 15 marzo 2002.  Nell’oggetto sociale è indicata la costruzione  e la manutenzione in proprio e per conto terzi mediante appalti pubblici e privati, di immobili di qualsiasi tipo e destinazione; compravendita, permuta, locazione e gestione, in proprio e per conto terzi, di immobili di qualsiasi tipo e destinazione.

Il capitale sociale deliberato e versato è di 16 mila euro. Numero dei dipendenti 1, addetti indipendenti 1. Amministratore unico  risulta Giovanni Imbroisi, nato a Paola (Cosenza), 55 anni, residente a Pavia in viale Lodi.

Ad Alassio, l’unica indiscrezione politica, è quella che Imbroisi sarebbe in buoni rapporti con l’ex assessore della giunta Melgrati, Marco Salvo. Nulla di male.

L’attivissimo Melgrati  ha dichiarato al Secolo XIX di fronte a chi contesta la distanza ridotta a zero dal muro di cinta della necropoli e che a progettare fosse proprio lui quando era primo cittadino: “Ho accettato di progettare i garage a patto che ci fosse una utilità pubblica, che c’è  ed è rappresentata dai 18 parcheggi pubblici in superficie e dall’allargamento di 5 metri della strada”.

Replica del neo sindaco Avogadro, già storico primo cittadino con Melgrati assessore: “Non vedo grande utilità in qualche parcheggio pubblico a pochi metri da quello del cimitero, che già esiste, considerando anche che nella zona ci sono altri parcheggi liberi. Né mi pare molto utile l’ampliamento di una strada cui si accede solo attraverso una proprietà privata”.

LA VICENDA DEI BOX SOTTO LO STADIO: ECCO I ROMANI

Il giornalista Rebagliati

Il 2 marzo 2011, uno dei brillanti servizi di Luca Rebagliati, da Alassio, titolava “Blitz allo stadio 12 ore di controlli, interrogati in tre, Il cantiere viola l’area di rispetto di un rio. Irregolari le rampe ed il muro di chisura”.  Si spiegava che le indagini riguardano  lavori e documentazione per la ristrutturazione dello stadio Ferrando, la realizzazione di un’autorimessa interrata da 400 garage e 171 posti auto a rotazione…Un investimento milionario.

 Tra le presunte irregolarità una rampa di accesso più ampia del dovuto, l’utilizzo di cemento armato e non in grigliato come previsto dalle licenze edilizie; l’eccessiva vicinanza ad un rio che scorre lungo il lato corto dello stadio. Un problema, quest’ultimo, segnalato dalla Provincia. Sono stati interrogati il responsabile tecnico della Stadio Alassio parking, una funzionaria comunale e l’alto sorvegliante nominata dal Comune, Fulvio Ricci..

Pochi giorni dopo, il 6 marzo 2011, altro servizio ‘bomba’ di Rebagliati. Titolo: “ Box sotto lo stadio, bufera sul sindaco. Gianni Aicardi ne ha acquistato una decina per l’albergo di famiglia. Si scatena la polemica. Nuovi controlli della Dia nel cantiere alassino”.

Nell’articolo si fa anche un cenno ad una riproposizione bis di quanto era accaduto per i garage del Grand Hotel, con le motivazioni adottate dall’ allora assessore Marco Salvo che figurava nell’elenco degli acquirenti.

E si rimarcava: “Le disavventure del cantiere dello stadio non scoraggiano più di tanto le imprese impegnate nella vasta operazione.  Visto che la romana Q5, ditta esecutrice dei lavori, si sarebbe aggiudicata l’appalto di impermeabilizzazione del vicino palasport, battendo la concorrenza di aziende edili locali in una gara seguita e condotta dal vice segretario comunale Demetrio Valdisserra”. 

LA SOCIETA’ STADIO ALASSIO PARCKIN SPA

Nessun mistero, almeno pare. La Stadio Alassio Parking Spa è una società per azioni  costituita il 7 settembre 2007, in Roma, dal notaio Giovanni Giuliani. Ha sede in via Aurelia Antica 272.

Nell’oggetto sociale è  espressamente previsto “l’esecuzione e la gestione dell’opera affidata in concessione dal Comune di Alassio alla società N.V. Besix S.A., con deliberazione  della giunta comunale  n. 66 del 22 marzo 2007 (sindaco Melgrati ndr), concernente la progettazione, la costruzione e la gestione economica del parcheggio pluripiano, secondo quanto dettagliatamente previsto dall’articolo 2  del contratto di concessione (redatto da chi? Ndr) realizzato in regime di finanza progetto, in località campo sportivo…, già inserito nel programma triennale dei Lavori Pubblici del Comune con deliberazione del consiglio comunale del 28 febbraio 2002”.

Il numero degli amministratori in carica è fissato in 4, durata 3 anni, con inizio dal 27 ottobre 2009. Il collegio sindacale è composto da 3 membri effettivi e 2 supplenti per tre anni.

Il capitale sociale è fissato in 800 mila euro, ripartito in 800 mila azioni del valore nominale  di un euro ciascuna, aventi tutte parità di diritto. Capitale che potrà essere aumentato, dice lo statuto.

Nell’anno 2011 risultano quattro dipendenti. Il rappresentante dell’impresa è Didier Damseaux, nato a Ixelles (Belgio), 51 anni e residente a Bruxelles avenue Des Communautes, che ricopre anche la carica di amministratore delegato con poteri a firma congiunta di stipulare contratti, rilasciare procure, intrattenere rapporti con istituti di credito, richiedere mutui e finanziamenti, firmare assegni e bonfici. Messieur Damseaux ricopre inoltre la carica di presidente del consiglio di amministrazione, nominato il 21 febbraio 2011 e fino al 31 dicembre 2014.

Nel ruolo di vice presidente figura Angelo Donati, 64 anni,  residente a Roma in via dei Coronari, il quale è stato nominato responsabile del coordinamento dell’assistenza tecnica, controllo costi, verifica mensile del budget e previsioni di spesa fino a fine cantiere.

Nel consiglio d’amministrazione, come rappresentante dell’impresa, c’è  Enrico Donati, 71 anni, residenza a Roma in via Benozzo Bozzoli: amministratore delegato e designato responsabile  del coordinamento dei servizi amministrativi nell’interesse di SAP, consulenza fiscale,  controllo e verifica mensile della contabilità, analisi di mercato per richieste forniture.

Presidente del collegio sindacale: Dario Statera, 53 anni, residente a Roma in via Nicotera. Sindaco effettivo:  Fabio Larussa, 42 anni, Roma, via Folgore; Ida Zaccardi, sindaco effettivo, 62 anni, Roma, via Nicotera.

Sindaci supplenti: Sergio Coria, 48 anni, Roma; Maria Masala, 66 anni, Roma, via Alberico Albricci.

Infine figura  nella veste di institore nominato  l’8 giugno 2009, fino al 31 dicembre 2011,  Antonino Cannistrarci,  nato a Brolo (ME), 54 anni,  domiciliato a Roma in via Degli Astri.  Nel ruolo di procuratore è stato designato il 28 aprile 2010, Antonio Fratipietro, nato a Campobasso, 52 anni,  ivi domiciliato  in via Quintino Sella.

Per ultimo neo consigliere,  Navruz  Hans Beerlnandt, nato negli Emirati Arabi Uniti, 35 anni, cittadino belga, domiciliato a Roma in via Aurelia Antica.

Il capitale sociale è così ripartito:  399 mila azioni alla N.V. Besix S.A;  200 mila azioni a Castelli Re Milano Spa; 134 mila azioni  a Donati Spa; 132 mila azioni a Tirrena Lavori Srl; 132.800 azioni a Dema Costruzioni Srl.

Insomma ad Alassio gli investitori nazionali ed internazionali non mancano. Ci sarà pure un motivo. Peccato che la penuria ed il mercato sia avaro di investitori di nuovi alberghi. Sarebbe un perfetto segno di rilancio dell’industria turistica qualificata, degna di questo nome; vale a dire industria sana che fa concretamente da volano all’economia cittadina in modo continuo (e non mordi e fuggi) e assicura preziosi posti di lavoro ai giovani della scuola alberghiera.

R.T.  

 

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