Grandi sorprese dal referendum

Viaggio inedito e curioso nel ponente ligure.Le tabelle dei record
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Borghetto S. Spirito e Ventimiglia nel banco dell’asino?
I “casi emblematici” dei 3 comuni savonesi e dei 7 imperiesi

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  I “casi emblematici” dei 3 comuni savonesi e dei 7 imperiesi  

 

Savona – La grande sorpresa dei 4 referendum del 12 e 13 maggio 2011 in Liguria, specialmente per il ponente ligure: le provincie di Imperia e di Savona! Provincie notoriamente di maggioranza del centro-destra.

 

Tanto più grande se si pensa che i capi storici dell’attuale maggioranza di centro-destra: il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi (Pdl) e il Ministro Umberto Bossi (Lega Nord), pur avendo inizialmente dichiarato ai loro sostenitori la “libertà di coscienza” nell’espressione del voto, hanno poi pubblicamente dichiarato che non sarebbero andati a votare!   

Quindi, un chiaro e inequivocabile invito agli elettori e simpatizzanti del Pdl e della Lega Nord di non andare a votare per evitare il raggiungimento del quorum previsto nel 50% più 1 per la convalida dei 4 referendum.

Dall’analisi dei dati si evidenzia che i votanti hanno dato la preferenza al referendum n. 2 – Tariffe servizio idrico con 767.813 elettori,  nel mentre sono diminuiti: di 184 elettori per il referendum n. 1 – Servizi pubblici locali; di 898 elettori per il referendum n. 4 – Legittimo impedimento; di 1.178 elettori per il referendum n. 3 – Energia elettrica nucleare.

 

La più alta percentuale del NO è stata del 6,02% per il referendum n. 3 – Energia elettrica nucleare. 

 

 

 

Nella provincia di Savona, dai dati dei singoli comuni, si evidenzia che sono stati tre i comuni che non hanno raggiunto il quorum: Borghetto Santo Spirito, il 46,39% (elettori: 4.145 – votanti: 1.923); Garlenda, il 48,38% (elettori: 957 – votanti: 463); Stellanello, il 49,34% (elettori: 687 – votanti: 339).

Cinque i comuni che hanno superato il 70,00% dei votanti: Quiliano, il 73,19% (elettori: 6.089 – votanti: 4.457); Castelbianco, il 72,84% (elettori: 232 – votanti: 169);Vado Ligure, il 72,41% (elettori: 6.953 – votanti: 5.035);  Plodio, il 71,89% (elettori: 548 – votanti: 394); Orco Feglino, il 71,35% (elettori: 761 – votanti: 543).

 Il comune di Castelvecchio di Rocca Barbena, nel referendum n. 2 – Tariffe  servizio idrico, ha raggiunto il 100% dei SI (elettori: 156 – votanti: 107).

 I comuni con più di 10.000 elettori hanno raggiunto le seguenti percentuali: Savona, il 64,11% (elettori: 49.390 – votanti 31.666); Albenga, il 53,62% (elettori: 19.010 – votanti: 10.194); Varazze, il 59,12% (elettori: 11.353 – votanti: 6.712); Cairo Montenotte, il 61,70% (elettori: 10.619 – votanti: 6.552).  

Nella provincia di Imperia, dai dati dei singoli comuni, si evidenzia che sono stati sette i comuni che non hanno raggiunto il quorum: Vessalico, il 49,74% (elettori: 193 – votanti: 96); Camporosso, il 49,37% (elettori: 4.427 – votanti: 2.186); Perinaldo, il 49,34% (elettori: 685 – votanti: 338); San Biagio della Cima, il 47,24% (elettori: 1.035 – votanti: 489); Ranzo, il 46,08% (elettori: 460 – votanti: 212); Ventimiglia, il 45,92% (elettori: 19.903 – votanti: 9.141); Olivetta San Michele, il 45,50% (elettori: 200 – votanti: 91).

 Tre i comuni che hanno superato il 65,00% dei votanti: Montegrosso Pian Latte, l’ 86,23% (elettori: 109 – votanti: 94); Terzorio, il 69,10% (elettori: 191 – votanti: 132); Rocchetta Nervina, il 65,58% (elettori: 215 – votanti: 141)

 Tre i comuni che hanno raggiunto il 100% dei SI: Perinaldo, con il record del 100% per i 4 referendum (elettori: 685 – votanti: 338); Aquila d’Arroscia (elettori: 155 – votanti: 84); Lucinasco (elettori: 196 – votanti: 120).

I comuni con più di 5.000 elettori hanno raggiunto le seguenti percentuali: Sanremo, il 51,19% (elettori: 44.720 – votanti: 22.895); Imperia, il 59,37% (elettori: 32.645 – votanti: 19.382); Taggia, il 57,97% (elettori: 11.300 – votanti: 6.551); Bordighera, il 51,26% (elettori: 8.703 – votanti: 4.462); Vallecrosia, il 52,13% (elettori: 5.845 – votanti: 3.047).

Forte delusione e fonte di preoccupazioni per l’ex Ministro dello Sviluppo Economico On. Claudio Scajola il quale aveva promosso il programma nucleare italiano.  

 

Il referendum n. 3 – Energia elettrica nucleare è stato il meno votato nella sua città natale (i SI 18.151 voti, con una percentuale del 95,02% e i NO 952 voti, con una percentuale del 4,98%). La sua speranza è stata quella che i referendum non raggiungessero il quorum.

 

Delusione amara e molto significativi i risultati. Ha inciso sicuramente una buona percentuale degli elettori e simpatizzanti del Pdl e della Lega Nord. 

In conclusione, i referendum hanno decretato: La vittoria della società civile! Un momento da tempo auspicato dalla maggioranza degli italiani, dal nord al sud. 

Un riconoscimento e plauso a tutti coloro che hanno determinato un risveglio civico per la cosa pubblica!  

Degno coronamento dei festeggiamenti del 150° anniversario dell’Unità d’Italia!  

Gilberto Costanza

 e-mail: gilberto.costanza@alice.it

19/06/2011 – Trucioli Savonesi – n. 298   

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