Genova, autobus e promesse: duello all’ultima corsa tra Salis e Piciocchi

La campagna elettorale genovese è entrata nel vivo. Seppure interrotta per un giorno dalla pausa dovuta al lutto nazionale, è bastato il taglio del nastro a Euroflora per riaccendere la contesa. Protagonisti? Silvia Salis e Pietro Piciocchi, impegnati in una schermaglia sempre più serrata fatta di stoccate, repliche e accuse incrociate. Tema del giorno: i programmi elettorali (o la loro presunta assenza) e la questione bollente del trasporto pubblico gratuito.

Silvia Salis e Piero Piciocchi

Il programma che c’è ma non si vede (ancora)
A scatenare il dibattito è stato il vicesindaco e candidato del centrodestra, Piciocchi: «Sto ancora aspettando di capire qual è il programma del centrosinistra», ha dichiarato con tono che è metà sarcasmo, metà provocazione. Accusa Salis e i suoi di giocare di rimessa, di perdersi in generalizzazioni e slogan. E lancia la sfida: parliamo di idee concrete, misurabili. «Non vince chi elenca problemi, vince chi li risolve», è la sintesi del suo messaggio.
Silvia Salis, dal canto suo, non ci sta. E con fare fermo, ribatte: «Non mi faccio dettare i tempi da nessuno. Il programma uscirà a ore». E poi la stoccata: «Quello di Piciocchi? Un mazzo di slide generate dall’intelligenza artificiale». La candidata progressista contesta al centrodestra di comportarsi come se non avesse già governato la città per otto anni, dimenticando il passato come si fa con un brutto sogno.

PUBBLICITA’

Amt e trasporti gratuiti: la battaglia dei numeri
Ma è sulla mobilità che lo scontro si fa ancora più acceso. Il punto è chiaro: il trasporto pubblico gratuito per alcune fasce della popolazione resterà o no?
Salis garantisce: «Lo manterremo. Ma bisogna dire le cose come stanno. Se Amt fosse davvero solida, come dicono, la gratuità sarebbe stata resa strutturale. Invece guarda caso è prorogata solo fino a settembre». Aggiunge che il servizio resterà pubblico e sotto controllo comunale, promettendo tutela per i lavoratori e critiche severe alla recente riduzione dei turni.
Piciocchi però replica con piglio tecnico: «Forse Salis ignora che è la Città metropolitana, non il Comune, a detenere il contratto di servizio con Amt. Il Consiglio metropolitano è sciolto: impossibile prendere decisioni definitive ora. Ma se sarò sindaco, nei primi cento giorni renderò strutturale la gratuità».

Tra slide e slogan: il vero nodo è la visione di città
In fondo, lo scontro Salis-Piciocchi è anche (e soprattutto) un confronto tra visioni diverse di Genova. Da una parte, chi vuole rompere con l’ultima amministrazione e punta sul rilancio del trasporto pubblico come diritto universale, sostenuto da una finanza pubblica trasparente e stabile. Dall’altra, chi rivendica risultati già ottenuti e promette continuità, rigenerazione urbana e concretezza amministrativa.
Ma se i programmi – almeno quelli cartacei – ancora latitano o si accusano l’un l’altro di essere “powerpoint travestiti”, il vero banco di prova saranno i prossimi giorni: quando le promesse dovranno trasformarsi in righe scritte nero su bianco.

Per ora, resta il duello a distanza. Che più che una gara elettorale, assomiglia sempre più a una corsa a ostacoli… sui binari dell’Amt.

R.T

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.