Furti di profilo Facebook: un problema sottovalutato da Meta, ma che può essere molto pericoloso per la sicurezza degli utenti e della rete
Ultimamente sono stato contattato da un paio di persone che conosco personalmente, perché volevano il mio numero di telefono per “sbloccare” il loro profilo Facebook.
Dopo un iniziale insicurezza e sorpresa, ho contrastato l’attacco facendo una serie di domande e alcuni tentativi di chiamata diretta al loro numero, chiamate vocali e video non risposte su Messenger, smascherando gli hacker che hanno quindi desistito ed ho infine segnalato i profili, provvedendo a bloccarli.
Sono questi, palesi tentativi di furto di identità fatti da terze persone e non veramente dai profili dei nostri conoscenti, fatti su profili già a loro volta compromessi.
Il furto di profili Facebook è una delle maggiori attività di attacchi di hacker, con un numero di casi in costante crescita.
Nonostante tale social network tenti di rappresentare una falsa sicurezza con restrizioni, controllo delle I.A. resta quasi impassibile quando accadono episodi di questo tipo.
Nel frattempo è quasi impossibile contattare un servizio clienti, non esiste una mail, un numero di telefono da chiamare, non esiste una persona in carne e ossa che possa fare un minimo di assistenza e aiutare a recuperare il proprio profilo hackerato o attaccato.
I casi di furto di profilo possono comportare il semplice ban/chiusura dello stesso, e nel peggiore dei casi l’utilizzo per scopi malevoli.
I truffatori utilizzano queste pagine Facebook impersonando persone e aziende.
A volte, chi si impossessa dei profili cambia totalmente le impostazioni, il nome e gli argomenti trattati nella pagina, altre volte pubblicano post strani, che le persone o le pagine non avrebbero mai pubblicato se non hackerati.
Se per un singolo utente ciò può essere un problema, per un’azienda o una pagina commerciale, può risultare un vero e proprio disastro.
Alcuni truffatori utilizzano pagine ufficiali di Meta e Facebook per sollecitare gli utenti a cliccare su dei link trappola e scaricare malware.
Altri truffatori fingono di essere qualcuno presente nei contatti della vittima e chiedono un contatto telefonico, oppure una mail, dove poter inviare un codice di sblocco.
La vittima, rassicurata dalla conoscenza della persona o del brand noto, potrebbe facilmente abbassare la guardia e cedendo, cadere in trappola.
I truffatori di solito ricorrono all’utilizzo di e-mail, siti Web o messaggi dall’aspetto verosimile per indurre le persone a condividere le proprie informazioni personali.
Molti utenti di Facebook continuano a ricevere e-mail o messaggi su Messenger, WhatsApp, con codici di ripristino della password.
Questa è una nuova trappola tesa da alcuni hacker per rubare i dettagli degli account.
Pertanto, si consiglia di evitare clic sui collegamenti o di scaricare app da fonti non verificate o sospette.
In un contesto come questo, dunque, prevenire un furto del profilo è fondamentale.
Resta un mistero, come possa essere possibile una cosa del genere, nonostante l’azienda Meta, si vanti della propria sicurezza e dei propri sistemi di controllo.
Tuttavia, Facebook afferma che gli utenti possono proteggersi quando incontrano una truffa seguendo queste semplici regole:
1) Evitare la fretta, è un primo passo. I truffatori cercano di creare un senso di urgenza se non si eseguono determinate azioni.
Bisogna agire sempre e comunque con calma, senza farsi prendere dalla frenesia.
2) Attenzione a link esterni e file da scaricare: i truffatori potrebbero anche menzionare un problema che richiede un clic.
Tuttavia, compiere questa semplice azione su collegamenti (o scaricare) file prima di aver effettuato la ricerca e ricontrollato i dettagli.
3) Evitare di aggiungere tra gli amici profili sconosciuti. Spesso i cybercriminali utilizzano foto di ragazze attraenti, poi avviano un dialogo via chat sperando di spinger e l’utente a compiere un passo falso.
Nonostante si tratti di un’emergenza, ed una mancata tutela dei fruitori del servizio però, Facebook sembra avere altre priorità, quali la pubblicità, le promozioni a pagamento e il lancio di servizi onerosi.
Questo è una grave e pericolosa deriva soprattutto ai tempi odierni, dove succedono gravi fatti di spionaggio, sicurezza nazionale, internazionale e attacchi alle istituzioni e alla democrazia, un baco, una spuria, una magagna grossa e grossa, che non ci si aspettava proprio dal social network americano dei fighetti.
State attenti e non fidatevi di nessuno, meglio bloccare le persone che farsi rubare dati sensibili e i vostri profili personali.