Enogastronomia e turismo: dalla Russia (alla Liguria) con amore

 
iWORK Rubrica su occupazione e opportunità
di Sonia Cosco da IL LETIMBRO

Enogastronomia e turismo:

dalla Russia (alla Liguria) con amore

 
Enogastronomia e turismo:
dalla Russia (alla Liguria) con amore 
 C’è chi il lavoro lo aspetta, chi se lo inventa, come Anna Baydyuk nata e vissuta nella lontana Russia orientale, arrivata in Italia, giovane imprenditrice che abita a Savona e si è specializzata nel proporre tour enogastronomici in Italia soprattutto a turisti russi. I russi amano i nostri paesaggi, ma anche la nostra cucina. Anna è una risorsa per il nostro territorio nel promuovere un turismo di vista, gusto, olfatto, tra degustazioni in raffinate cucine di ristoranti prestigiosi o quelle più caserecce delle famiglie che aprono le loro case ai turisti a cui viene proposto la cosiddetta cooking class, il cucinare insieme. Abbiamo chiesto ad Anna di raccontarci più da vicino il suo lavoro (sul quale si possono comunque reperire informazioni andando sul sito www.toureventsliguria.com)


Anna Baydyuk

Perché hai scelto di venire e rimanere in Italia?

“Vengo dalla parte più orientale della Russia, sono nata nella Primorsky region, città Bolshoy Kamen. Da piccola mi piaceva già la lingua italiana.

Le canzoni italiane che ascoltavamo spesso a casa hanno contributo a creare un immaginario che mi affascinava sempre più. Col tempo ho cominciato a conoscere meglio il vostro bel paese, grazie anche alle trasmissioni televisive e ai libri che trovavamo, anche se raramente, in Russia”.

Qual è il tuo lavoro qui da noi?

“Mi occupo di assistenza turistica e sono specializzata nel settore del turismo internazionale.

Il mio lavoro consiste nell’organizzare e coordinare dei tour enogastronomici da autore, che comprendono non solo visite guidate o degustazioni ma anche dei cooking – master class sia per i turisti che semplicemente amano la cucina italiana, sia per i professionisti ristoratori”.

Dove porti abitualmente i turisti e che ritorno economico pensi che il nostro territorio abbia dalla tua attività?

“Ai miei clienti faccio visitare tutta la Liguria sia a Ponente che a Levante, ma non lavoro solo in Liguria, giro tutta l’Italia. Cerco di promuovere tutta la Liguria proponendo sia il mare che l’entroterra. Quest’ultimo è ancora poco conosciuto, ma ha tante cose da offrire. Non saprei dire con esattezza che ritorno economico abbia il territorio dalla mia attività. Nella maggior parte dei casi mi occupo della promozione e valorizzazione del territorio, spesso proponendo nuovi itinerari, rispetto a quelli abituali. Posso dire che l’interesse per il settore enogastronomico da parte degli stranieri ogni anno cresce di più e ci dà un bel impegno”.


Pensi che a Savona e in Liguria ci sia spazio per attività come la tua?

“Certamente. Prima di cominciare a svolgere questa attività non avevo pianificato tutto. E’ stato  un work in progress ed è iniziato a piccoli passi.

Sono certa che se amiamo il territorio dove viviamo, troveremo sempre spazio per attività di questo genere. Basta avere pazienza, determinazione, perché le cose non subito prenderanno la direzione che ci eravamo prefissati. Ma l’ingrediente fondamentale è sicuramente la passione”.

Raccontaci una tua giornata tipo lavorativa.

Per esempio a fine agosto ho accompagnato una cliente, direttrice di un’agenzia turistica di Irkutsk, una grande città in Siberia. Le ho fatto vedere la Liguria, non solo sul mare, ma anche l’entroterra. Abbiamo visitato la Valle Arroscia con la sua cucina bianca, i vini e la gastronomia”.

Come ti vedi tra dieci anni?

“Mi piacerebbe diventare una specialista non solo nel settore turistico, ma anche nel settore dei vini e della gastronomia. Mi manca poco per diventare un sommelier, è questo per me già un grande passo avanti”.

Che consiglio daresti a chi vuole avviare un’attività simile alla tua?

“Il primo consiglio è sicuramente essere determinati. La fiducia in se stessi è fondamentale, perché un’attività simile alla mia richiede un grande impegno”.

Apicoltura, gastronomia locale, vini di eccellenza in contesti bellissimi, sono settori in crescita?

“Sicuramente, ogni anno di più. Però solo se si lavora bene, se c’è qualità. Abbiamo infatti clienti dell’anno precedente che chiedono altri itinerari da scoprire e da gustare. Oltre agli affezionati se ne aggiungono nuovi e questo ci fa capire che abbiamo lavorato bene”.

iWORK Rubrica su occupazione e opportunità di Sonia Cosco 

 IL LETIMBRO   è in edicola il numero di settembre

 

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