ENERGIA ATTRAVERSO L’UTILIZZO DEI RIFIUTI
Azzeramento dei rifiuti. La nostra Nazione stenta notevolmente a raggiungere la percentuale prevista del 35 per cento e, in questo contesto, la Liguria non brilla certamente DIALOGO COL MIO “ALTER EGO” (chiamato semplicemente “ALTER”) CINQUANTASETTESIMA PARTE |
Azzeramento dei rifiuti. La nostra Nazione stenta notevolmente a raggiungere la percentuale prevista del 35 per cento e, in questo contesto, la Liguria non brilla certamente DIALOGO COL MIO “ALTER EGO” (chiamato semplicemente “ALTER”) CINQUANTASETTESIMA PARTE |
ALTER: Guarda che cosa ti ho portato , Aldo! ALDO: Ma…come: un libro? Proprio da parte tua? Sei considerato, da tutti, un accanito ed inguaribile lettore di giornali e di riviste ed, oggi, ti presenti, davanti a me, nella inedita veste di frequentatore di biblioteche e di avvenimenti letterari! Fammi capire, Alter! |
ALTER: Ma no, Aldo! Ho letto, tempo fa, un’interessante recensione giornalistica su questo pregevole testo letterario di Guido Viale, intitolato “AZZERRARE I RIFIUTI” (EDITORE: BOLLATI BORINGHIERI); poiché, oggi, avevamo in programma di prendere in considerazione il TEMA DELLA POSSIBILITA’ DI GENERARE ENERGIA ATTRAVERSO L’UTILIZZO DEI RIFIUTI, mi sono ripromesso di documentarmi seriamente su questo argomento! ALDO: Ma non è il solo a pensarla in questo modo! ALTER: No, Aldo! Per favore, leggimelo subito perché sono troppo ansioso si conoscerne il contenuto! |
Guido Viale |
ALDO: Ma, non scherzare, Alter! Quanto auspicato da Guido Viale e da Patrizia Gentilini è assolutamente condivisibile sul piano dei principi, perché è in sintonia con il CONCETTO DI SOBRIETA’, la quale rappresenta l’unica strada per addivenire ad un’ autentica sintonia tra esseri umani ed ambiente naturale. |
E’ vero che esistono, in molte parti del Mondo, esempi di grande eccellenza in questo settore: a San Francisco, si va ormai verso l’opzione Rifiuti –Zero; a Copenhagen, già nel 1998, era stata raggiunta la quota dell’81 per Cento ; anche in Italia è possibile constatare lodevoli, ma isolate iniziative; nel suo insieme, purtroppo la nostra Nazione stenta notevolmente a raggiungere la percentuale prevista del 35 per cento ALTER: Ma, caro Aldo, in questo contesto, la nostra amata Liguria non brilla certamente; ecco, per quanta riguarda i capoluoghi di provincia, le percentuali pubblicate dai quotidiani locali, in data 6 Dicembre 2009: Ma, detto questo, perché è così importante, per te, la RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI? ALDO: E’ presto detto, Alter! La parte dei Rifiuti che può essere utilizzata per produrre Energia è la cosiddetta COMPONENTE SECCA, quella cioè, liberata dal VETRO, dalla CARTA, dalla PLASTICA, da MATERIALE METALLICO e, soprattutto, dalla COMPONENTE UMIDA (residui alimentari e quant’altro), la quale ultima va conferita ad idonei Impianti di Trattamento, in condizioni di produrre COMPOST, vale a dire CONCIME AD ALTA QUALITA’ FERTILIZZANTE. E’ chiaro, a questo punto, che per ottenere una COMPONENTE SECCA, IDONEA ALLA COMBUSTIONE e, quindi, ALLA PRODUZIONE DI ENERGIA occorre procedere, a monte, alla RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI, al fine di liberarla dalle altre sostanze sopra citate, che vanno , invece, indirizzate al RICICLO ed al RIUSO. ALTER: Ho capito, Aldo! Ma se allora la RACCOLTA DIFFERENZIATA è assolutamente necessaria ed, anzi, indispensabile per raggiungere un ottimale riutilizzo di tutti i rifiuti, attraverso il RICICLO, il RIUTILIZZO, LA PRODUZIONE DI COMPOST, LA CREAZIONE DI ENERGIA, perché non cambiamo metodo per giungere ad una OTTIMALE RACCOLTA DIFFERENZIATA? Vedi, Aldo: ho letto, sul Quotidiano “La Stampa” del 6 marzo 2008, un pregevole servizio giornalistico di Francesca Paci, la quale riferiva sui di un’innovativa idea, lanciata a Rimini (durante la Fiera dell’High Tech Ambientale) da Ori Boulogne, cofondatore della Arrow Ecology & Engineering overseas ltd, responsabile della gestione dei rifiuti della Città di Tel Aviv in Israele: 2.700 Tonnellate al giorno di Rifiuti Indifferenziati, trattati nell’aria industriale di Hiriya. A giudizio di Mister Boulogne, “LA RACCOLTA DIFFERENZIATA HA FATTO IL SUO TEMPO : TROPPO ARTICOLATA PER DIVENTARE CULTURA CONDIVISA” Ed ecco la sua IDEA (peraltro, già in fase di attuazione): – L’INTERA IMMONDIZIA VIENE GETTATA IN UN LAGO ARTIFICIALE – L’IMMONDIZIA LEGGERA RESTA A GALLA E VIENE IMMEDIATAMENTE RECUPERATA E SUCCESSIVAMENTE SUDDIVISA – L’IMMONDIZIA PESANTE VA A FONDO; LI’, SPECIALI CALAMITE SEPARANO IL METALLO DAL RESTO; I SACCHETTI DI PLASTICA VENGONO RISUCCHIATI DA UN VENTILATORE – UN A TURBINA DA 1,5 MEGAWATT RICAVA ENERGIA DAL METANO PRODOTTO – UNA VOLTA DIFFERENZIATO, IL MATERIALE RICAVATO VIENE SPEDITO ALLE VARIE OFFICINE PER ESSERE RIUTILIZZATO |
Francesca Paci |
Cosa ne pensi, Aldo? ALDO: Cambiamo discorso, Alter ed, a questo punto, poniamoci una Domanda, che mi pare abbia un valore decisivo: |
ALTER: Caro Aldo, io non sono in condizione di risponderti direttamente; mi limito a citarti, in proposito, quanto riferito dalla Rivista del WWF “ FOR A LIVING PLANET”: – PARTICOLATO – GROSSOLANO (PM10), FINE (PM2.5) ED ULTRAFINE ( INFERIORE AL 1 MICRON) – METALLI PESANTI – DIOSSINE – COMPOSTI ORGANICI VOLATILI – OSSIDI DI AZOTO ED OZONO. Si tratta, in molti casi, di sostanze estremamente tossiche, persistenti, bioaccumulabili; in particolare si riscontrano: Arsenico, Berillio, Cadmio, Cromo, Nichel, Benzene,Piombo, Diossine, Dibenzofurani, Policlorobifenili, Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) ecc. Le conseguenze che ciascuno di essi, a dosi anche estremamente basse, esercita sulla salute umana sono documentate da una vastissima letteratura e nuovi effetti sono stati descritti recentemente per molti di essi. Tali effetti possono essere diversi e più gravi in relazione alla predisposizione individuale e alle varie fasi della vita e sono soprattutto pericolosi per gli organismi in accrescimento, i feti e i neonati.” Qual è la tua opinione al riguardo, Aldo? Mi sembri un tantino perplesso! ALDO: Vedi, Alter: io ho molta stima per il WWF e per tutti coloro che hanno contribuito alla stesura di questa relazione; aggiungo che faccio questa affermazione in assoluta sincerità. Ma, a mio modo di vedere, occorre saper fare le dovute distinzioni, a tal fine, indico, sia pure sinteticamente, due temi sui quali è necessario discutere serenamente; Tra i diversi tipi esiste una macroscopica differenza, sia sotto il profilo della loro composizione, sia per quanto concerne la loro potenziale tossicità. In particolare, per quanto si riferisce ai rifiuti solidi urbani, occorre saper distinguere gli effetti relativi certi ed incontestabili, generati dalla combustione dei rifiuti “in toto”, da quelli ipotetici, unicamente generati dalla frazione secca; . Il secondo riguarda la tipologia degli impianti di incenerimento; gli attuali (esistenti in altre nazioni europee, ma non presenti in Italia) sono in condizione di ridurre praticamente “a zero” l’emissione di sostanze inquinanti ed, in ogni caso, possono segnalare immediatamente ogni anomala emissione ed, in ogni caso, bloccare la funzione dell’impianto. A dimostrazione di quanto sopra detto, mi permetto di segnalare alla tua cortese attenzione soltanto due esempi: 1) In tutta la Germania, operano attualmente 67 inceneritori, che utilizzano, unicamente, la FRAZIONE SECCA DEI RIFIUTI, la quale diventa ENERGIA ELETTRICA O TERMICA che, rivenduta alle Società Energetiche, finisce in rete e viene ad alimentare case ed industrie. ALTER: Propongo di organizzare una gita turistica collettiva a Montecarlo; certamente perderò al Casinò (come è mia consolidata abitudine), ma, verosimilmente, riuscirò a migliorare le mie modeste conoscenze su questa complessa materia, alla vista di questo impianto. 14 Aprile ALTER e ALDO PASTORE |