Elezioni
Melgrati superstar e generoso. Le insidie della Gasco che stampa ad Avellino Sfida in regione, i “paperoni” della spesa La crisi? “C’è, ma siamo i primi benefattori” Edilizia? Chi non ne parla guadagna consensi. E poi Barbero, Balestra |
Melgrati superstar e generoso. Le insidie della Gasco che stampa ad Avellino |
MarcoMelgrati Roberta Gasco |
Savona – Chi potrà fregiarsi, tra i savonesi in corsa al consiglio regionale, della “palma d’oro” di candidato “paperone” della spesa? Qualcuno ha già assegnato il premio a Marco Melgrati, l’architetto più gettonato e primatista tra i progettisti ponentini. Diciamo una cifra a caso, compresa quella dei fidati sponsor: da 300 mila euro in su. 600 milioni delle vecchie lire. Una vita di stipendi di un operaio. Al secondo posto potrebbe concorrere l’astro nascente del Pdl e degli scajolani. Roberta Gasco, avvocato come seconda professione. Riflessiva e risparmiosa, alla ligure. Il suo materiale di stampa, molto ricco di foto ricordo, l’ha affidato in una “gara” al ribasso alla Poligrafica Ruggiero di Avellino. Avesse sparso la voce, molti colleghi avrebbero potuto risparmiare, a loro volta. |
A battere tutti nell’invio di materiale. Un semplice cartoncino giallo, il medico- più noto di Albenga, ad essersi “donato alla politica”. Sosia di Renato Giusto (ultima casacca nella Lega Nord) nella galassia dei camici bianchi di Savona. Talmente famoso, l’albenganese, da aver “evitato” il nome di battesimo sui depliant. Basta e avanza Barbero. Tra l’altro proprietario, aveva documentato Trucioli Savonesi in un escursus tra le “nobili famiglie ingaune”, di un consistente patrimonio immobiliare. La somma investita da Barbero (stando alla stessa fonte da contabile “affiliato Pdl) si aggirerebbe sui 230 mila euro. Distanziati a 180 mila euro o poco più, il “professionista” Piero Balestra, così recitava il primo comunicato ufficiale del Pdl di Genova. In realtà la sua vita l’ha trascorsa tra l’aeroporto, il Comune, lasciando alla moglie il compito di tirare avanti l’azienda agricola. Intorno ai 100-120 mila euro l’impegno di spesa di Filippo Marino e Rosavio Bellasio. Sul fronte opposto si distinguono Carlo Ruggeri con un pieghevole a quattro facciate e mezza. Almeno 100 mila euro, e forse di più? Non è rimasto a guardare l’ex compagno Cgil, Nino Miceli. In corsa già alle prime battute con i manifesti giganti e autofurgone. Commentava su Repubblica, il sempre pungente Vittorio Coletti, imperiese: <Sui manifesti, tutti i candidati di destra e di sinistra, Burlando escluso, sorridono. Felici e contenti. Che cosa hanno da ridere?….Capisco quei della destra che sognano un futuro radioso per se…Ma quelli di sinistra cosa ci trovano da ridere?…>. Sicuramente l’ottimo Coletti si è perso qualche affresco a sinistra, anche tra le estreme. In quanto a “voracità” (più si ha fame e più cresce l’appetito) meglio non fare classifiche. Ci saranno le eccezioni, ma non mancano neppure a destra, al centro. La corsa in Regione vorrà pure dire, nel giudizio di Coletti, posti, prebende, poteri e affari. Bastano quattro conti per trarre qualche utile ed logica conclusione. Dalle colonne del documentato Il Sole 24 Ore leggiamo, il 17 febbraio scorso, che Liguria, dove un consigliere regionale riceve 8.167 euro al mese di stipendio (anche in questo caso è calcolato sommando l’indennità netta ai rimborsi in misura minima). Un presidente di commissione (vedi il caso di Miceli ndr) ne riceve 9.035, un assessore (vedi Ruggeri ndr) 9.908 ed il presidente 10.441. L’importo netto per l’indennità di fine mandato che un consigliere può percepire dopo una legislatura ammonta a 30.908 euro, dopo due legislature 61.816 e dopo tre legislature a 80.361>. Il giornale della Confindustria aggiunge: . Non è finita. <Da non dimenticare – ricorda il quotidiano – che oltre alle retribuzioni ci sono anche i vitalizi. In Piemonte a partire dal 65esimo anno di età i consiglieri con almeno cinque anni di contribuzione hanno diritto ad una assegno vitalizio che oscilla tra il 30 e l’80 per cento dell’indennità degli anni di mandato. In Liguria, invece, dai 60 anni di età i consiglieri hanno diritto ad un vitalizio che va dal 20 al 60 per cento, sempre a seconda degli anni di mandato. Per aver diritto al vitalizio i consiglieri devono aver versato i contributi per 60 mesi>. |
Carlo Ruggeri Nino Miceli |
Il Secolo XIX del 3 febbraio ha annunciato che dal primo gennaio 2010, grazie al lavoro di concertazione del presidente Mino Ronzitti, è iniziato un robusto taglio. Sempre dal Secolo XIX un eletto in provincia di Savona (per via delle indennità) è passato dagli 11.517 euro del 2005 ai 9.668 del 2010. Spezia e Imperia (influisce la distanza) da 12.263 a 10.253. Comunque vada non avranno problemi di crisi da cassaintegrati. O part-time. Sempre meno preoccupazioni del dipendente “Piaggio”. Oppure, anche se col posto fisso, a “sbattersi” nelle corsie di un ospedale, dal Santa Corona, al San Paolo…. E meno che mai ritrovarsi con una partita Iva in questi anni di crisi mondiale, visto che la Liguria detiene il record nei tassi di fallimenti rispetto all’anno precedente (+ 48 per cento), contro il 38% del Piemonte, il 36 del Friuli. E se parliamo di commercio ed esercizi pubblici, è ormai prassi ritrovarci che nelle nostre città rivierasche il cambiamento di gestione, spesso di attività, avviene a ritmi impressionanti. Aprono e chiudono. Avanzano gli extracomunitari, ormai primi assoluti sui banchi dei mercati settimanali.
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