Domande in versi liberi a un amico teologo

DOMANDE A UN AMICO TEOLOGO

         DOMANDE A UN AMICO TEOLOGO

 Chissà  se è questo il momento,

se è questo il luogo e il tempo,

o l’occasione perché le domande

che mi rodono e ritornano ossessive

come la “goccia” nel celebre preludio

di Fryderyk Chopin,

trovino orecchie disposte all’ascolto,

non prevenute o sintonizzate

su di una sola lunghezza d’onda.

Chissà…………………………

Ma se non ti espongo ora,

se non colgo l’attimo per confessarti

queste mie ossessioni,

non so quando di nuovo

troverò la giusta disposizione d’animo

  (ammesso che sia questa).

Dunque ecco:

quando si dice che Dio è amore

s’intende dire che ama sempre

e da sempre tutte le creature?

In tal caso, quale tra esse potrebbe mai

essere respinta? Ora, tra tutte

le creature una almeno (a dir poco)

c’è che proprio di amore

non vuol nemmeno sentir parlare;

perché se non ci fosse come potremmo

noi, miseri figli di Eva, essere tentati?

Ebbene, se è vero che Dio ama

tutte, ma proprio tutte le sue creature

allora ama anche quell’una

che gli ha giurato odio eterno

(a meno che non sia rimasto

il Dio geloso e vendicativo

dell’Antico Patto o Testamento).

. Da quando?

E’ scritto da prima che l’uomo fosse,

tant’è vero che il Serpente strisciava

nel giardino già prima che dall’umile

argilla prendesse vita Adamo

e, da una sua costola,

come è scritto in Genesi (2, 28), Eva.

Creatura l’una e creature le altre,

o non ho compreso bene?

E se ho ben compreso, anche il Serpente,

anche la mala striscia è una creatura

di Dio; e se è una sua creatura,

come tanto odio dall’infinito amore

ha potuto generarsi?

Possibile che tanta invidia e inganno

e malizia covino in seno all’amore

infinito come il verme in una mela?

 E se il Serpente non proviene

da Dio, da dove viene?

C’è forse un Dio più potente di Dio?

E perché permettere al male

di esistere e di fare a piacer suo tanto…male?

E’ forse necessario al trionfo

del bene? Ma, se fosse necessario

al bene, come potrebbe ancora chiamarsi male?

Inoltre,  se quel Serpente tentatore,

per quanto astuto e abile nel sedurre,

non riuscisse più a convincere nessuno,

a che servirebbe ancora l’inferno?.

Ma la scomparsa dell’inferno

non trascinerebbe con sé anche

il paradiso? Dunque è bene che il Serpente

riesca a sedurre almeno una creatura,

che ci sia almeno un dannato,

un misero,   eroico e – bisogna pur dirlo –

santo dannato perché altri siano beati?

O forse erra dal vero,

mirando all’altrui sorte, il mio pensiero…

 

Il tuo silenzio mi dice

che ancora ho sbagliato il modo

e il tempo, e che non era questa

la giusta occasione ed era meglio

tenessi per me queste domande oziose,

e stessi magari attento a non bestemmiare…

 

FULVIO SGUERSO

 

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