Ditullio, così no!
Ditullio, così no! |
Ditullio, così no! |
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Leggo con immenso stupore, da diverse note dei presenti venerdì 26 ottobre, al Santuario, nell’ambito del cd. “Urbanistica Partecipata”, che il vicesindaco avrebbe pronunciato una frase, che riassunta, presupporrebbe una riduzione dei servizi nel caso di mancato ripopolamento della zona Riborgo (quindi Santuario)! Se ciò fosse vero, ed io mi fido delle molte persone che lo hanno riferito, allora stiamo assistendo ad una degenerazione da parte di un amministratore locale, che non ha alcun senso logico
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Come interpretare i dati |
Un grande crimine |
Urbanistica “imposta”
Un’altra contestazione riguarda invece il metodo con cui è stato esposto questo progetto. Di partecipato infatti non c’è nulla, visto che il progetto è già redatto, depositato e bello che pronto. La Giunta si riserva di decidere come meglio crede e poi, se approvato, il consiglio dovrà deliberare a favore o meno. Cose viste solo a Savona. In Danimarca i cittadini possono presentare osservazioni ai progetti per molti giorni, prima che questo diventi definitivo. Ad ogni osservazione corrisponde una risposta motivata di accoglimento o respingimento. A Capannori (stessi abitanti di Savona), l’Amministrazione ha chiesto ai cittadini come intendono vedere nell’immediato futuro la città, lanciando varie proposte, tra cui il risparmio energetico con efficienza degli edifici e lo stop al consumo del territorio agricolo, con recupero edilizio dell’esistente, cercando aree per insediamenti produttivi, non urbani. Il futuro delle città sta nel recuperare, non nel consumare. Qua abbiamo assistito ad un tentativo di gestire il dissenso, cercando di intimorire le persone con presunti tagli di servizi, cercando di veicolare e alleviare la protesta. Non si può dire no a tutto, occorrono anche dei sì? Ecco, io dico no allo stupro del territorio e sì al recupero del patrimonio edilizio esistente. Forse i palazzinari faranno meno soldi, ma ci sarà più lavoro e più vivibilità per una città che sta affogando nel cemento e che a breve, non potendolo più sopportare, imploderà su se stessa. Assessore, se lei taglierà i servizi, è perché in Giunta non siete capaci di trovare soluzioni virtuose. Magari se chiede al suo amico Berruti di tagliarsi lo staff, qualche soldino per gli interventi di messa in sicurezza del Santuario o per mantenere questi servizi, si trovano. Si inizia da poco. Manuel Meles
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