Democrazia, Oligarchia, Dittatura

Democrazia, Oligarchia, Dittatura
Il gioco delle tre campanelle

Democrazia, Oligarchia, Dittatura
Il gioco delle tre campanelle

Mio figlio, 8 anni, mi ha chiesto il perché della Festa della Repubblica. Spiegarlo non è stato così facile; anche perché non sapeva cosa fosse una repubblica.

Ho ripensato al mio programma di storia… In terza elementare già conoscevo i greci e i romani…per lui la storia è ancora come il videogame il Jurasik Park. Vabbhè, mi sono detta, è il mondo che cambia, volutamente dimenticando l’altra icona educativa al ministero della Pubblica

Istruzione, ora sindaco di Milano.

Così per arrivare al fatidico 2 giugno 1948 ho dovuto spiegargli

1.- il significato della parola repubblica

2.- il significato delle parola monarchia

3.- il significato della parola dittatura

4.- il significato della parola guerra civile

5.- il significato della parola referendum

6.- che la ricorrenza è stata istituita per non dimenticare l’importanza della democrazia e quindi

7.- spiegargli che cosa fosse la democrazia.

Se sui primi 6 punti la spiegazione è stata relativamente facile e veloce il discorso sulla democrazia non è stato però così semplice.

Mi sono tornate alla mente i grandi Greci; Pericle tra tutti.

Mi sono ricordata dell’agorà e del popolo riunito per discutere le scelte più opportune per il bene comune della polis; dunque di fare “politica”.

Poi ho pensato all’attuale legge elettorale, alla nostra rappresentanza diventata di fatto “indiretta”.

Il termine democrazia non mi sembrava più così appropriato per il nostro ordinamento, più corretto oligarchia. Confesso che un pensiero è volato anche alla parola gerarca.

Per farla breve mio figlio mi ha chiesto cosa festeggiavamo e io ho dovuto confessare che avevamo pochi motivi per cui gioire.

È stato un triste momento, come quando da bambina avevo scoperto che Babbo Natale non esisteva…

CRISTINA RICCI

 

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