Cinema: Costa Concordia, cronaca di un disastro.

Attenzione questo commento contiene spoiler

Film documentario uscito su Rai2 il 13 gennaio alle ore 21,20,  per la triste ricorrenza dei 10 anni dal naufragio.
Il filmato ricostruisce le fasi più salienti della tragica vicenda, con immagini anche inedite, nonché interviste, testimonianze dei superstiti, documentazione giudiziaria (ben schematizzata che rende chiare agli spettatori, grazie a una efficace sintesi, le posizioni accusatorie della Procura e le difese degli avvocati di Schettino).
Ne scaturisce un quadro molto complesso della vicenda, in cui se da una parte sono rese evidenti sul naufragio le gravi responsabilità del comandante Francesco Schettino, dall’altra sul piano tecnico del processo (che portato alla condanna definitiva di Schettino consistente in 16 anni di carcere) non si può fare a meno di notare come le risorse (in termini di perizie, consulenze scientifiche, tecnologie nautiche da avanguardia per proiezione calcolistica ai fini di chiarezza dei dati raccolti dalla strumentazione di bordo al momento dell’impatto ) messe in campo dall’accusa contro il comandante della Concordia, siano state enormemente superiori a quelle che poteva permettersi Francesco Schettino (povero di mezzi) con la sua difesa.
Ne scaturisce l’ipotesi e il sospetto che forze oscure legate ai media e al potere politico abbiano voluto infliggere una pena esemplare sopratutto al comandante, tagliando corto con tutte le altre responsabilità in gioco, non da ultima quella del timoniere straniero che operava a mano al momento del naufragio e che non si è presentato al processo.
Non va dimenticato poi la notevole resistenza fatta al telefono con Stecchino dagli amministratori della Nave affinché si chiarisse prima dell’abbandono nave, nei dettagli, quello che stava succedendo allo scafo della nave, pur essendo Schettino in una condizione di non poter saperlo nei particolari.
Il filmato lascia un amaro in bocca, perché il messaggio che rilascia è che con quei processi così sbilanciati nelle risorse messe in campo tra accusa e difesa si è di fatto venuta a creare una immagine del comandante estremamente negativa, lasciando nell’ombra tutte le altre responsabilità collegate, come per esempio anche ciò che riguarda il valore dell’equipaggio: del quale non si è analizzata la effettiva competenza, etc.
L’immagine dell’Italia nel mondo verrebbe da pensare che alla fine ha subito un duro colpo, facendo di Francesco Schettino il riassunto (con l’avvallo mediatico) di gran parte dei difetti di noi italiani.

 Biagio Giordano

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