Contagion

CONTAGION

CONTAGION           

Nel suo articolo pubblicato anche sull’ultimo numero di questa rivista online, oltre che sul suo blog, “Pandemia ambientalista” l’avvocato, nonché psicologo, nonché massmediologo, nonché economista, nonché politologo, nonché dietrologo Marco Della Luna – di cui Marco Giacinto  Pellifroni ha raccomandato la lettura alla conclusione del suo articolo “Una faina a guardia del pollaio” sempre sull’ultimo numero di “Trucioli savonesi” in quanto, così scrive “ fornisce la prosecuzione di queste mie sconsolate righe” –  a un certo punto cita il film Contagioni a sostegno della sua tesi circa un complotto planetario di scienziati, medici, magnati, industriali, politici, magistrati, giornalisti, mass media, burocrati (mancano solo i preti) tutti quanti asserviti ai poteri forti che tramano per “ridurre la popolazione mondiale e potenziare il controllo su di essa” al fine di “ristabilire& l’equilibrio ecologico sulla Terra e assicurarne la governance…” hanno inventato la pandemia del Coronavirus per mettere “in moto le due forze sociali più potenti: l’avidità del businness, dei politici; e la paura animale delle masse”.


 Tuttavia la scelta di quel film, se intendeva portare acqua al mulino del complotto mondiale, non sembra particolarmente felice e vediamo subito perché: Contagion  è un film di fantascienza di Steven Soderbergh (regista statunitense, vincitore del festival di Cannes del 1989 con il film Sesso, bugie e videotape girato dal settembre 2010 al febbraio 2011 il cui soggetto consiste nel raccontare la diffusione mondiale  di un misterioso virus proveniente dalla Cina, trasmesso da goccioline respiratorie e dal contatto con materiale contaminato e dal conseguente tentativo da parte di medici, virologi e ufficiali di salute pubblica di identificare il virus e contenere il diffondersi del contagio. Ben presto ci si rende conto che la crisi sanitaria insieme a quella economica e i conseguenti disordini sociali potranno finire soltanto con l’introduzione di un vaccino in grado di debellare il virus. Ma per capire la divergenza del film di Soderbergh dalle tesi dell’avvocato Della Luna è opportuno seguirne, per quanto possibile, la trama multipla: dopo un viaggio d’affari a Hong Kong, la manager Beth Emhoff tornata a Minneapolis crolla a terra per quella che sembra trattarsi di una banale influenza. Trasportata d’urgenza all’ospedale, muore poco dopo il ricovero a causa di un virus sconosciuto.


La manager viene quindi identificata come la prima vittima di questo nuovo virus. Nella ricerca di una cura, il dottor Ellis Cheever, incarica la dottoressa Ally Hextall di indagare sui primi casi di decessi causati dal virus. Nello stesso tempo la dottoressa Leonora Orantes viene inviata in un villaggio cinese alla ricerca del paziente zero.Si scopre che il ceppo nuovo deriva da un incrocio di virus tra pipistrello e maiale e che colpisce polmoni e sistema nervoso. Intanto tra la popolazione si diffonde il panico perché l’infezione dilaga senza che si intravedano cure efficaci. A questo punto un blogger, Alan Krumwiede, che si occupa di teorie del complotto, decide di lucrare sull’emergenza sanitaria e si accorda con una ditta farmaceutica che produce un farmaco omeopatico a base di forstizia  per far credere che questo preparato possa curare l’infezione da nuovo virus. Per mezzo di un inganno (il blogger si finge positivo  e poi guarito grazie alla forstizia ) ottiene milioni di contatti per il suo blog, mentre il virus si diffonde in tutto il mondo con esiti disastrosi. Il dottor Cheever comunica alla dottoressa Hextall che il virus è troppo pericoloso e quindi la pandemia dovrà essere affrontata con il massimo livello diBiosicurezza. Sennonché il dottor Ian Sussman, disobbedendo all’ordine del dottor Cheever, riesce a riprodurre il virus in laboratorio, passaggio obbligato  verso la produzione  di un vaccino.


Nel corso dell’organizzazione clinica dei nosocomi dove ricoverare gli infettati dal virus, la dottoressa Erin Mears contrae l’infezione  e muore. Dopo qualche settimana il vaccino è finalmente prodotto, però, prima di essere distribuito, deve superare la lunga fase della sperimentazione clinica; ma la dottoressa Hextall decide di testare il vaccino su se stessa per velocizzarne la procedura di approvazione. Poi lo testa anche sul padre ammalatosi per il virus e il vaccino risulta efficace. Approvato il vaccino ci si accorge che le scorte non sono sufficienti per la somministrazione immediata a tutta la popolazione, allora si stabilisce di somministrarlo a scaglioni basandosi sull’estrazione a sorte delle date di nascita dei cittadini. Nondimeno molte persone, convinte dal blogger, si oppongono alla somministrazione universale e obbligatoria del vaccino. Krumwiede viene arrestato ed accusato di cospirazione, truffa e omicidio colposo; le analisi sullo stesso blogger dimostrano infatti che non avendo riscontrato anticorpi al virus, non ne è stato mai colpito e che la cura omeopatica della forstizia era una truffa. Il dottor Cheever rinuncia al proprio vaccino e lo dona al figlio di un guardiano che aveva assistito alla telefonata con cui il dottore stesso, approfittando della sua posizione, aveva fatto fuggire la moglie da Minneapolis prima che la città venisse messa in quarantena. Nel finale del film veniamo a sapere la verità sull’origine della pandemia: delle pale meccaniche dell’azienda per la quale lavorava Beth Emhoff estirpano dei rami di palma di una foresta nelle vicinanze di Hong Kong. Da queste piante emigrano alcuni pipistrelli che trovano dimora su un banano .


Uno di questi pipistrelli cibandosi dei frutti ne fa cadere un pezzo all’interno di un capannone adibito all’allevamento dei suini.  Un maiale lo mangia. Questo maiale, successivamente ucciso e macellato, viene portato in un ristorante del centro di Hong Kong dove viene trattato a mani nude dallo chef, il quale, dopo un contatto con la bocca dell’animale, senza lavarsi le mani, stringerà la mano di Beth  Emhoff che si trovava per caso proprio in quel ristorante,  facendola così diventare il paziente zero. Come si vede, questo film è tutt’altro che complottista e antivaccinista, anzi, è proprio il contrario: il blogger complottardo viene smascherato e condannato, l’ origine della pandemia risulta del tutto casuale e imprevedibile, quindi per niente programmata. Caso mai la causa va cercata nella massiccia e colpevole alterazione e distruzione, questa sì a fine di dominio e di lucro, degli habitat naturali delle specie animali e delle piante. Altro che “Per il grande business abbiamo (prima persona plurale indeterminata)  così creato l’opportunità di fare grandi profitti sia con la produzione e il commercio dei vaccini che i  governi già comprano a spese pubbliche esonerando le case farmaceutiche da ogni responsabilità per i danni collaterali (che il nostro esperto virologo avvocato Della Luna dà per certi). E questa sarebbe la siegazione “semplice e razionale della vicenda della pandemia e dei suoi gestori” o registi occulti fornita da un “noi” tanto indeterminato quanto inquietante che tira le fila del nuovo ordine mondiale! “Aiutati dai mass media e dai manipolatori dello storytelling, creiamo nelle masse una paura animale su scala globale lanciando, annunciando, raccontando opportunamente pandemie contagiose i popoli, terrorizzati e sollecitati nell’istinto di sopravvivenza, sono pronti a qualsiasi rinuncia di diritti e di libertà e anzi le invocano, e invocano protezione sotto forma di controllo della loro vita come il contact tracing dell’applicazione immuni e i microchip, sia sotto forma di vaccini, che noi facciamo credere che saranno risolutivi”. Mentre non saranno che tossici e distruttivi per il sistema immunitario e quello nervoso, ma faranno la fortuna di Big Pharma, della classe politica corrotta, dei medici e dei virologi collusi evidentemente tutti collusi. Con chi? Con “noi”! .


Marco Della Luna

Questo articolo dell’avvocato Marco Della Luna, a una prima lettura mi era sembrato una presa in giro delle teorie complottiste che furoreggiano a proposito della pandemia, ma mi sono dovuto ricredere dopo aver letto un altro articolo del Della Luna pubblicato sul suo blog e intitolato “Movimento 5 Stelle  e Movimento 5G” in cui sostiene l’esistenza di un Movimento 5G contrapposto al Movimento 5 Stelle. Leggere per credere:

“il programma del M5G è rinchiudere i cittadini come sardine in scatola e sottoporli a ogni genere di controlli e sorveglianze tecnologici ed elettromagnetici.

Il programma del M5G è aggiustare le cose in modo che i banchieri possano continuare come sempre nei loro rapporti con la politica e la criminalità organizzata.

Il programma del M5G  è liberarsi da ogni impegno con la base, allearsi con le forze della partitocrazia per spartirsi le cariche pubbliche e passar sopra la Costituzione.

Il programma del M5G è sostenere l’egemonia tedesca e bancaria in Europa, arrivare al potenziamento del MES e diventare una forza strutturale del sistema”. 


Ma dove sia e da chi sia rappresentato questo fantomatico Movimento 5G non si sa, l’avvocato esperto anche in informatica non lo dice,  sa solo che esiste. Si tratta quindi di una questione di fede. Ad ogni buon conto, il Movimento 5 Stelle ha tenuto a far sapere, tramite un video che circola in Rete, di essere a favore del 5G, una tecnologia che potrebbe migliorare la vita di tutti i giorni, spiega Mirella Liuzzi, deputata e sottosegretaria al Ministero dello sviluppo economico nell’attuale governo, e cerca di metterci in guardia contro le fake news che stanno dilagando sul web; quelle che preoccupano di più riguardano la salute dei cittadini. C’è chi addirittura è arrivato a ipotizzare una cospirazione che collega la pandemia alla tecnologia 5G. Non voglio credere che l’avvocato, psicologo, economista, massmediologo, politologo e dietrologo Marco Della Luna arrivi a tanto, ma se è veramente convinto delle tesi che abbiamo letto sopra, è incamminato molto bene. D’altronde sarebbe in buona compagnia: dopo la teoria cospirazionista sul ruolo di Bill Gates nella diffusione della pandemia sostenuta con veemenza dalla deputata Sara Cunial nel suo discorso alla Camera del 14 maggio 2020, viene quella sul 5G. Secondo questa teoria le onde elettromagnetiche trasmesse dalla tecnologia 5G abbassano le difese immunitarie aumentando la possibilità di contagio. I più arditi credono addirittura che il virus viaggi attraverso il 5G. Il cospirazionista ed economista tedesco Gunter Pauli ha twittato: “La scienza deve dimostrare perché le zone più colpite dal Covid-19 (Wuhan e Lombardia) siano anche le prime ad aver installato queste nuove antenne”. Coraggio, avvocato Della Luna, ancora un passo: le vie dei complottisti sono infinite.

14 giugno 2020

 FULVIO SGUERSO 

 

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