Confcommercio: riflessione pratica sul turismo

Confcommercio: riflessione pratica sul turismo

 PAROLA MAGICA POST COVID

 


I PROTAGONISTI del nostro futuro turistico saranno sotto a lettera S

Sentiment, Sostenibilità, Sicurezza, Sanificazione, Storytelling e la Lettera P – Promotori, Piattaforme, Partner, Presidi.

I presidi turistici saranno le attività commerciali sul territorio. I promotori, i nuovi talenti del web
I partner, la condivisione in larga scala
Le piattaforme, la tecnologia

La salute delle persone oggi è al primo posto, ma con l’economia in crisi e una stagione turistica in bilico, molti si preoccupano per il post Coronavirus. Saranno infatti difficili la ripresa e la riapertura, soprattutto in un settore, quello turistico-culturale che si fonda sulla partecipazione e la condivisione di spazi e momenti.

I periodi più impegnativi dell’anno per il turismo si avvicinano, la primavera, la pasqua, nonché l’estate eppure mancano ancora di strategia.
Ove la priorità resta l’emergenza sanitaria, le riaperture saranno graduali, solo chi saprà garantire la sicurezza dei cittadini e dei visitatori sosterrà il suo modello di business e quello complessivo. Ma gli stranieri mancheranno e alcuni vuoti non potranno essere colmati nell’immediato.

Prenderà vita una nuova forma di turismo, si preferiranno vacanze a breve e medio raggio, nei dintorni di casa, riscoprendo così anche luoghi poco conosciuti e meno affollati. Il mercato immobiliare troverà nuovo respiro nel decentrato. Saranno favoriti i luoghi meno blasonati e le attività all’aria aperta, il turismo e la cultura favoriranno i viaggi di coppia e nuclei poco numerosi, per evitare assembramenti.

La tecnologia diverrà protagonista assoluta anche per le vacanze. L’app per monitorare la salute sarà la medesima per le prenotazioni e i mezzi di trasporto, già in questi giorni notiamo fra le notizie televisive un ampliamento delle app verso tali servizi.

Il turismo come lo conoscevamo non tornerà presto, i viaggi low cost per l’Europa saranno quasi azzerati perché la pandemia ha coinvolto un ampia fetta del mondo. In compenso l’Italia ospiterà ancor più gli italiani.

La nuova sfida dei lavoratori del turismo si baserà su nuova creatività, digitalizzazione, gestione degli spazi ristretti, modelli in coworking, spazi che permettano vacanze e lavoro insieme. Cambierà anche la gestione del rapporto con gli ospiti, divenuto meno empatico anche a causa delle mascherine, sarà necessario trattenerli con servizi nuovi, promozioni ed incentivi in quanto più sensibili al prezzo per via dell’aumento dell’offerta nelle medesime zone.

Non sarà importante il dove ma il cosa, il turismo sarà sempre più esperienziale, ne è l’esempio più calzante il turismo enogastronomico.
Che sia per aiutare l’economia locale, #compralocale, per ristrettezze economiche o timore per la propria salute la soluzione sarà diventare turisti in casa propria.

Gli imprenditori che operano nel mondo del turismo dovranno rivedere i propri modelli di business ed adattarli alle nuove esigenze affinché le loro strutture vengano nuovamente annoverate. Per programmare questo cammino DOBBIAMO ACCETTARE UNA STRATEGIA DI LUNGO PERIODO e per questo servono RISORSE.

DOVE TROVARE LE RISORSE? INSIEME AGLI ENTI del TERRITORIO.

Tra i fondi EUROPEI 2021-2027 ma con un approccio fondamentale, Pensare Prima – anticipare i tempi – progettare. Alcuni bandi sono pressoché ripetuti, sempre, questa volta, novità assoluta, i fondi sono trattati in semplificazione. NE ABBIAMO BISOGNO.

A fronte di questo chiedo alla Regione che si faccia carico verso L’Unione Europea di adeguare i parametri di assegnazione alla Liguria, considerata tra le Regioni dette “Più Sviluppate” insieme a Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Provincia Autonoma di Bolzano/Bozen, Provincia Autonoma di Trento, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia- Romagna, Toscana, Umbria, Marche e Lazio. Lo vedo iniquo il paragone! Dobbiamo far si di rientrare assolutamente tra le “Mediamente Sviluppate” come Abruzzo, Molise e Sardegna. Il mercato del lavoro è pressoché assente, la disoccupazione giovanile altissima, l’andamento demografico parla da se, i cambiamenti climatici stanno distruggendo la nostra costa, i migranti sono numerosi.

A NOI queste risorse servono.

Sarà possibile il sostegno finanziario per progetti su ambiente e infrastrutture di trasporto, formazione, istruzione, specializzazione intelligente per la transizione industriale, il sostegno all’attività imprenditoriale, istruzione, formazione e formazione continua; efficacia dei mercati del lavoro e parità di accesso all’occupazione di qualità; inclusione sociale, salute e lotta alla povertà.

Mi sembra sia esattamente ciò che manca al nostro territorio. Questo il POST COVID e le opportunità secondo Confcommercio.


Confcommercio Lorenza Giudice

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