Cinema: Salvatore Giuliano
Salvatore Giuliano, regia di Francesco Rosi, 1962, Italia, bianco e nero, drammatico – storico

Locandina tratta da Amazon.it che vende il film
Subito dopo la liberazione della Sicilia dal fascismo, Salvatore Giuliano, fuorilegge con omicidi alle spalle, costituisce una banda ed entra a far parte dell’esercito separatista.

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Il 1 maggio del 1947 la sua banda, probabilmente su un mandato politico legato a forze conservatrici, compie una immane strage contro i partecipanti di sinistra alla festa del lavoro, appartenenti per lo più al Partito Comunista.
I comunisti proponevano, con comizi non certo improvvisati, un cambiamento riformistico della economia agraria siciliana. Il fatto di sangue avviene a Portella della Ginestra.
Film di grande impatto emotivo e riflessivo. Capolavoro assoluto di Francesco Rosi, per la credibilità della drammatizzazione delle scene e per il corretto susseguirsi logico degli intrighi criminosi in gioco, quest’ultimi ordinati con grande cura e chiarezza, nonché coraggio perché coinvolgevano nella strage anche mandanti politici insospettabili…
Iperrealismo della forma linguistica visiva del film sempre al centro del racconto, una forma artistica molto matura, grazie a un analogico fotografico che, se usato con competenza, è capace di imprimere con il bianco e nero una fortissima impressione di vero…
Biagio Giordano (fotografo coordinatore della sezione fotografia dell’Associazione culturale no profit Renzo Aiolfi di Savona)