Cinema, rubrica di Biagio Giordano: IL SOCIO

Il socio (rivisto), di Sydney Pollack, con Tom Cruise, Gene Hackman, Usa 1993, drammatico, durata 154 min.

Attenzione Post sul film con alcuni spoiler

Mitch McDeere (Tom Cruise), giovane avvocato laureando, ambizioso, proveniente da famiglia proletaria e con un fratello in galera, accetta senza insospettirsi un’offerta di lavoro assai allettante, fatta da parte di una piccola e molto esigente società di avvocati di Memphis.

Dopo una morte per cause non accertate di due avvocati dell’Associazione per la quale Mitch ha iniziato a lavorare, e durante la pausa in un bar per riposarsi dagli studi faticosi, due severi individui, molto invadenti, gli fanno presente che si è messo in seri guai, perché i due avvocati morti sono stati probabilmente assassinati su mandato dell’Associazione stessa, per la quale egli lavora: una società di chiaro stampo criminale.

Presto Mitch sarà preso tra due fuochi, da una parte l’FBI che lo invita a collaborare fornendo ai loro capi materiale di prova degli atti di riciclaggio di denaro non pulito presenti negli scaffali dell’Associazione, pena altrimenti una sua carriera in avvocatura finita: precisamente da quando a breve l’FBI stroncherà tutta quella organizzazione criminale. Dall’altra Mitch è controllato dai capi per cui lavora, con microspie nella sua casa. Essi sono decisi a punire con la morte tutti coloro che cercano di allontanarsi dall’Associazione.

Mitch e la moglie capiscono che sono precipitati in una situazione spaventosa, ma sono più che mai decisi a uscirne fuori, usando la testa e rispettando la legge…

Riuscirà Mitch a salvare la propria vita e a ritornare a vivere serenamente con la sua giovane moglie, senza macchiarsi anche lui di misfatti obbrobriosi?

Dal romanzo di J. Grisham un thriller etico-sociologico, che mostra come in democrazia i deboli posso averla vinta sui ricchi criminali, usando senza esitazione l’arma del coraggio, dell’indignazione, dell’intelligenza, ma soprattutto, come in questo caso, quella dell’onestà.

Grandi interpretazioni, scene di inseguimento spettacolari e ricche di suspense, film scorrevole perché ben montato, fotografia spazio-tempo di grande respiro visivo, nonché di alto livello professionale: frutto di una particolare generosità dei produttori, in quanto hanno messo a disposizione un badget consistente…

Biagio Giordano

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