Cinema: Personal Shopper

Personal Shopper è un film del 2016 diretto da Olivier Assayas, con protagonista Kristen Stewart. Personal Shopper. Kristen Stewart in una scena del film.

Locandina tratta da Amazon.it che vende il film

Paese di produzione: Francia, Germania, Repubblica Ceca, Belgio
Lingua originale: inglese, francese, svedese, tedesco
Genere: drammatico, thriller
Il film: seduta spiritica dell’ottocento presente oggi anche sul social youtube. Uno spirito denominato la Dama bianca, parla al medium e descrive il mondo in cui é venuto a trovarsi…

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“La montagna è la mia tomba, sono il respiro di Dio, salgo e scendo, voglio il cielo e la terra mi vuole, le stelle mi tirano per i capelli, i chiodi della bara mi tengono per i piedi, le tenebre mi gridano giù e i soli mi dicono in “piedi”. Sono lo sconsolato dell’orizzonte, la guardia notturna di innumerevoli tombe, lo sguardo fisso sui teschi vuoti. Sono l’istigatore dei brutti sogni…”
Il medium: “Al partire dell’inverno hai lasciato la riva per la pianura c’è un motivo?”
” Sono ovunque ma vengo visto solo in certi orari. Sorgo e tramonto, le anime hanno leggi come gli astri, sono in accordo con i pianeti, ci sono anime fisse e anime vagabonde. Il cielo ha due aspetti, il sole e le anime, la notte e la morte, l’irraggiamento e la resurrezione. Metà della notte è alata di eternità l’altra metà di immensità.”
Trama:
Maureen Cartwright fa la personal shopper a Parigi per Kyra Gellman, una top model molto affermata.
Maureen, che ha poteri spiritici, sta aspettando che suo fratello gemello Lewis, anche lui medium, deceduto da poco tempo per un improvviso arresto cardiaco, si manifesti per dialogare con lei sull’aldilà.
A tal fine si reca, onde facilitare l’incontro spiritico, presso la casa in cui abitava il fratello deceduto. Uno spirito si farà sentire e vedere, ma sarà lui?
Film premiato ed esaltato dalla critica sopratutto per la sua straordinaria capacità di mantenere viva l’immaginazione e la fantasia, preziose prerogative del cinema, adottando forme linguistiche e stilistiche impreviste che ben si compongono con dei contenuti mai banali, su un tema come lo spiritismo già molto sfruttato dal cinema e arenatosi da tempo nelle secche della incredulità generale avallata dalla scienza…
Regia indimenticabile soprattutto per la direzione di un linguaggio fotografico ex novo che fa scuola…

Biagio Giordano (fotografo coordinatore della sezione fotografia dell’Associazione culturale no profit Renzo Aiolfi di Savona)

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