Cinema: L’inferno di cristallo

RUBRICA DI CINEMA A CURA DI BIAGIO GIORDANO
L’inferno di cristallo

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L’inferno di cristallo

 

L’inferno di cristallo (The Towering Inferno) è un film fantacatastrofico del 1974 diretto da John Guillermin e Irwin Allen, tratto dai romanzi La torre di Richard M. Stern e l’omonimo L’inferno di cristallo di Thomas N. Scortia e Frank M. Robinson. 

Frase celebre del Capo dei vigili del fuoco di San Francisco (Steve McQueen) Mike O’Halloran rivolto all’architetto Doug Roberts: “Non si può isolare un incendio che si genera nei piani alti di un edificio superiore a 6 piani, smettetela quindi di costruire grattacieli perché non sono per niente sicuri”.

Film da produzione colossal, ad alto budget, pienamente riuscito nel suo genere, con risultati di spettacolo, legato alla verosimiglianza delle cose che accadono, eccezionali, il cast annovera, oltre ai protagonisti principali del racconto, anche illustri attori del passato come Fred Astaire, Jennifer Jones e William Holden in ruoli non facili perché richiedenti sempre un alta drammaticità. 

Inizi anni ’70. A San Francisco è in programma l’inaugurazione del grattacielo più alto del mondo (ossia 138 piani e 550 metri circa d’altezza): il grattacielo è stato realizzato dall’imprenditore James Duncan (William Holden) su progetto dell’architetto Doug Roberts (Paul Newman), l’edificio è un prototipo molto importante di una serie che dovrebbe aprire le porte a dei forti investimenti in grattacieli nella San Francisco che conta: quella dalle rendite più vertiginose

Alla cerimonia di inaugurazione sono presenti centinaia di persone, scelte in base a criteri riguardanti la loro autorevolezza pubblica, la loro notorietà, e il loro effettivo potere amministrativo locale e politico centrale. Fanno parte del gruppo il sindaco Ramsay (Jack Collins) e il senatore Parker (Robert Vaughn).

Poco prima dell’inizio della cerimonia, a seguito di un corto circuito in una delle numerose cassette di smistamento elettrico della corrente nell’edificio, Roberts scopre che l’isolamento dei cavi elettrici, è si in regola con le norme vigenti, ma non corrisponde ai livelli di maggior sicurezza concordati in fase di progettazione per un edificio di simili proporzioni.

Roberts accusa il genero Duncan (William Holden) di essere un imprenditore poco serio e inaffidabile sulla sicurezza degli edifici, e Roger Simmons, (Richard Chamberlain) responsabile dei lavori elettrici, di aver risparmiato sui lavori per intascare le differenze tra le cifre stanziate e quelle reali.

Il grattacielo viene tutto illuminato per dare tono alla festa in corso, è previsto un sovraccarico di corrente del tutto sopportabile in quanto rientra nei calcoli di progetto. Nascono invece subito i primi seri problemi. Un cortocircuito all’81º piano dell’edificio, in un magazzino nel quale è presente materiale infiammabile, fa saltare lo sportello della cassetta elettrica interessata, contemporaneamente una volta che i circuiti elettrici in fiamme sono venuti a contatto con l’ossigeno dell’ambiente, le fiamme diventano via via più ampie assumendo un aspetto molto perturbante. 

La festa ha inizio con la prevista allegria, ma l’incendio si sviluppa troppo velocemente, all’insaputa di tutti: in quanto i sensori automatici di allarme non funzionano.

Solo qualche ora più tardi, osservando del fumo uscire da sotto la porta del magazzino tramite una telecamera di sicurezza, il personale della centrale di controllo del grattacielo si accorge della presenza di un problema incendio e l’architetto Roberts viene subito avvertito.

Roberts interviene prontamente e si accorge che il problema è molto grave in quanto un addetto alla vigilanza aprendo la porta interessata dal fumo ha dato via libera, non volendo, all’esplosione della porta: l’ossigeno esterno penetrando nel vano ha alimentato le fiamme. L’incendio ora si diffonde su tutto il piano. Scatta l’emergenza sia alla centrale dei Vigili del Fuoco di San Francisco, sia nel grattacielo, sia in tutta la città.

Montaggio e fotografia mostruosi, recitazioni di altissimo livello, sceneggiatura di buon spessore letterario, regia insuperabile. Un cast, dall’elettricista alle star di grande rispetto…

Film irripetibile, grandioso, con una fotografia tutta al naturale…esempio di film che non siamo più capaci a fare se non con immagini virtuali da video gioco: vero cancro del cinema di oggi, in quanto le immagini virtuali allontanano da ogni percezione di dramma…

 

    Biagio Giordano 

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