Cinema: Khung kuo
Khung kuo, di Michelangelo Antonioni, 1972

Locandina tratta da Amazon.it che vende il film
La Cina al culmine della rivoluzione culturale

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Un film dimenticato, eppure importante come memoria cinematografica che aiuta a capire nell’immediato le tematiche che caratterizzano i cambiamenti cui vanno incontro le società nel passare degli anni.
Una pellicola splendida, che vede all’opera un Antonioni come intellettuale impegnato, sensibile all’uso mediatico del cinema come veicolo di informazioni culturali e sociali ravvivate dalla maestria artistica del riprendere.
Il film non vuole spiegare o interpretare il sistema cinese nel suo insieme, ma cogliere dettagli significativi della vita quotidiana della popolazione, sia economici, che di divertimento, nonché di lavoro e istruzione, aspetti da cui ciascun spettatore può trarre considerazioni e sensazioni personali…
Il fil sottolinea anche alcune evidenti virtù che animano i cittadini cinesi, oggi sconosciute nell’occidente, quali pudore, modestia, tolleranza, e spiritualità, quest’ultima intesa come necessità non intaccabile dal materialismo pur essendo questi dominante in Cina sul piano pratico…
Biagio Giordano (fotografo coordinatore della sezione fotografia dell’Associazione culturale no profit Renzo Aiolfi di Savona)