Cinema: I segreti di Wind River

I segreti di Wind River (Wind River) è un film del 2017 scritto e diretto da Taylor Sheridan.
Interpreti: Jeremy Renner, Elizabeth Olsen e Jon Bernthal

Locandina tratta da Amazon.it che vende il film

Commento con spoiler

Cory Lambert, agente del FWS, cacciatore di animali predatori come il Puma, nella riserva indiana di Wind River, nel Wyoming, trova un giorno nella neve il cadavere di una ragazza nativa americana (Natalie Hanson).
A indagare viene inviata la giovane agente dell’FBI Jane Banner, inesperta ma grintosa e di notevole intelligenza investigativa.
L’autopsia svela una verità spaventosa. Ossia, Cory è stata diverse volte stuprata, e poi, riuscita in qualche modo a fuggire, è morta dopo una lunga corsa a causa del freddo che le ha creato mortali emorragie polmonari.
Il medico legale però non può documentare quella morte come omicidio, e Jane dovrà quindi nell’indagine cavarsela da sola, senza una squadra dell’FBI al suo fianco.

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A Jane non resta che chiedere collaborazione a Cory, persona umanamente sensibile animato da un’etica chiara, e che è armato come lei. Cory conosce bene anche il territorio e le poche persone che lo frequentano o abitano, inoltre, aspetto non secondario, sa come difendersi dal freddo e dagli animali predatori, numerosi in zona.
Cory accetta, anche perché la ragazza morta era in rapporti di amicizia con sua figlia Emily, purtroppo uccisa in circostanze simili qualche anno prima.
Il cacciatore va poi a trovare l’amico nativo Martin, padre della ragazza morta Natalie, prendendo con lui l’impegno di cercare l’assassino di sua figlia e fare giustizia.
I sospetti si concentrano su un gruppo di persone che lavorano in zona in condizioni molto sfavorevoli, come: lunghe permanenze sul luogo prima di rientrare a casa, freddo intenso, assenza di svaghi o altre forme di intrattenimento basate sul dialogo con altre persone, etc.
Non sarà quindi difficile trovare il gruppo dove si annida il colpevole, ma le resistenze armate renderanno tutto molto difficile…
Splendido film sul grave problema anticostituzionale, riguardante il rapporto dei nativi indiani con le istituzioni, che affligge gli Stati Uniti da molto tempo.
La scomparsa mortale dei nativi, in questo caso donne, non viene ormai neanche registrata dalle istituzioni della giustizia.
Le donne per la legge non hanno un nome…
Film asciutto, essenziale nei dialoghi, intenso per la presenza dei nativi che vivono nelle riserve indiane mantenendo parti importanti delle loro tradizioni, come certi miti sulla terra e il cielo, alcuni simboli etici sulla natura, una lingua ancora sognante, il tutto trasmettendo pulsioni empatiche, agli occidentali sensibili, di grande coinvolgimento…
Location sulla neve che brilla per il vero che trasmette…
Film pedagogico, politico, con un arte povera che tuona verità sconvolgenti da ogni poro…

Biagio Giordano (fotografo coordinatore della sezione fotografia
dell’Associazione culturale no profit Renzo Aiolfi di Savona)

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