Cinema: I segreti del settimo piano

RUBRICA DI CINEMA A CURA DI BIAGIO GIORDANO
I segreti del settimo piano

RUBRICA DI CINEMA A CURA DI BIAGIO GIORDANO

I segreti del settimo piano

 

Genere: Film d’autore, Drammatico, Thriller
Regista: Patxi Amezcua
Attori: Ricardo Darin, Belen Rueda
Durata: 91min.

 

Buenos Aires. Mattino. E’ una giornata lavorativa non come le altre, molto importante per l’avvocato Marcelo, separato e padre di due figli piccoli, che deve discutere una causa che può essere decisiva per le sorti del suo futuro.

Marcelo esce con i suoi figli dall’appartamento situato al settimo piano per portarli a scuola, e come al solito gareggia con loro sul chi arriva per primo al piano terra: lui con l’ascensore loro due a piedi. Questa volta però succede qualcosa di strano, l’ascensore si blocca due volte e poi riparte, e al termine della corsa, nell’atrio Marcelo non trova i suoi figli. 

La ricerca è vana, il portiere non li ha visti uscire. Sconvolto, Marcelo rinuncia ad andare a lavorare e perquisisce con le chiavi situate nella portineria diversi appartamenti di persone considerate sospette, persone troppo frettolosamente mal giudicate a causa dalla sua mente disturbata, tra le perquisizioni c’è anche quella dell’appartamento di un commissario di polizia, che informato da Marcelo si stava già prendendo cura del caso al commissariato.

La telefonata richiedente il prezzo del riscatto non tarda ad arrivare, ma si è ormai sicuri che i bambini sono rimasti nel palazzo, cosa che alimenta i dubbi sui responsabili del reato anche verso le persone che circondano Marcelo con affetto e stima quotidianamente.

Film molto interessante che si svolge con un ritmo indubbiamente di grande coinvolgimento, cosa che fa dimenticare inconsciamente la finzione mettendo in sordina lo spirito critico più severo e intelligente dello spettatore, tutto ciò a favore di una gradevole e provvisoria regressione psichica foriera di accettazione del film come Altro media: di potenza superiore per 90 minuti al super-io.

Omaggio del film, con le inquadrature dal basso verso l’alto delle scalinate, ai grandi fotografi del bianco e nero, come Cartier Bresson,

Biagio Giordano

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