Cinema: Fino a prova contraria

Fino a prova contraria, regia di Clint Eastwood, con Clint Eastwood, James Wood, thriller, Usa, 1999, 115 minuti

Locandina tratta da Amazon.it che vende il film

Commento con spoiler

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 Un anziano giornalista, ex alcolista, amante delle donne ma in crisi di identità, maschilista non violento, intelligente, che conosce a fondo sia la natura umana (usando a volte un po’ troppo l’istinto) sia le corruzioni ad essa collegate che sviliscono le istituzioni del suo Paese, sa fiutare come pochi le numerose ingiustizie giudiziarie, quelle legate sopratutto al razzismo americano dei bianchi contro i neri.

Il giornalista deve trovare entro la mezzanotte del giorno prima dell’esecuzione,  le prove di innocenza di un detenuto nero che lui crede innocente, il quale è stato condannato a morte un po’ troppo frettolosamente per l’omicidio di una commessa di un negozio di periferia (una donna bianca).

Dialoghi serrati ma veri, per lo più tra colleghi giornalisti competitivi e frustrati che si odiano e si amano.

Atmosfere da fine millennio, quando ci si indignava ancora per le ingiustizie sociali e giudiziarie, quelle percepite come vere, aspetti condannati oggi all’indifferenza dei più perché la giustizia è divenuta troppo opinabile, ossia di estrema complicazione tecnica procedurale, tanto da essere sequestrata di fatto, per eccessiva specializzazione, alla conoscenza dell’opinione pubblica…

Thriller di alto livello narrativo: scorrevole, ritmo privo di pause, tensioni in crescendo, finale a sorpresa con salvataggio all’ultimo minuto del presunto colpevole (omaggio al suo antico inventore David Wark Griffith?).

Biagio Giordano (fotografo coordinatore della sezione fotografia dell’Associazione culturale no profit Renzo Aiolfi di Savona)

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