CENGIO: un originale concerto, in cui si incontrano jazz, lirica e letteratura

VENERDI’ 16 OTTOBRE – PALAZZO ROSSO A CENGIO
SOME OLD SONGS
Un originale concerto, in cui si incontrano jazz, lirica e letteratura 

VENERDI 16 OTTOBRE

PALAZZO ROSSO – CENGIO

Un originale concerto, in cui si incontrano jazz, lirica e letteratura 

 Some old Songs (sottotitolo: Hoagy and Jimmy playing) è un concerto originalissimo – un autentico unicum nel panorama musicale contemporaneo – nel quale si incontrano e splendidamente convivono la musica jazz, il canto lirico e la letteratura. Il pianoforte di Alessandro Collina (affermato jazz pianist) accompagna la voce di Marco Camastra (baritono di fama mondiale) nell’esecuzione di dieci brani di Hoagy Carmichael e Jimmy Van Heusen, due fra i maggiori compositori americani del ’900 (tra le loro musiche, anche quelle celeberrime di Stardust, “Polvere di stelle”, Georgia on my mind, Imagination, But beautiful). Fa da cornice narrativa ai quadri musicali un testo di Giannino Balbis, intessuto di evocazioni letterarie (dalla Dickinson a Bukowsky, da Fitzgerald a Fante, da Hemingway a Kerouac ecc.) e a sua volta accompagnato dalle improvvisazioni pianistiche di Alessandro Collina. Ne scaturisce un inedito prodotto artistico, di alta professionalità, singolare qualità e rara intensità emotiva

 

IN PROGRAMMA

1.    The nearness of you (H. Carmichael)

2.    Stardust (H. Carmichael – M. Parish)

3.    Heart and Soul (H. Carmichael – F. Loesser)

4.    Imagination (J. Van Heusen – J. Burke)

5.    Skylark(H. Carmichael – J. Mercer)

6.    Here’s that rainy day (J. Van Heusen – J. Burke)

7.    Love and Marriage (J. Van Heusen – S. Cahn)

8.    BUT BEAUTIFUL (J. Van Heusen – J. Burke)

9.    GEORGIA ON MY MIND(H. Carmichael – S. Gorrell)

(J. Van Heusen – J. Burke) 11.IO T’HO INCONTRATA  A NAPOLI (H. Carmichael – Deani/Rivi)

Giannino Balbis è nato a Bardineto (SV) il 12 settembre 1948. Ha compiuto gli studi classici presso il Liceo “G. Pascoli” di Albenga e si è laureato in Lettere (1972) e in Storia (1974) all’Università di Genova, dove è stato allievo di Franco Croce Bermondi, Francesco Della Corte, Guido Favati, Giovanni Forni, Corrado Maltese, Vincenzo Pernicone, Geo Pistarino, Giovanni Ponte.

Fra il 1972 e il 1981 è stato borsista, assistente incaricato e contrattista presso la cattedra di Storia Medievale dell’Università di Genova. Idoneo al concorso per Ricercatore universitario, ha tuttavia lasciato l’Università per insegnare, dal 1981 al 2005, Italiano e Latino al Liceo Classico “San G. Calasanzio” di Carcare. Dal 2002 al 2008 è stato docente di Laboratorio di Didattica dell’Italiano alla SSIS (“Scuola di Specializzazione all’Insegnamento Secondario”) dell’Università di Genova. Dal 1998 è docente di Italiano e Latino all’Istituto “Redemptoris Mater” di Albenga e docente di Letteratura italiana all’Università della terza età (UniValbormida, sedi di Carcare, Millesimo e Calizzano).

È stato assessore alla cultura (dal 1980 al 1985) e giudice conciliatore (dal 1986 al 1994) del Comune di Bardineto, per il quale ha ideato e organizzato (fra l’81 e l’83) gli incontri musicali “Concerti di mezza estate”. Nel 1985 è stato tra i fondatori del “Centro culturale di educazione permanente San G. Calasanzio” di Carcare e, nel 2005, tra i fondatori dell’Associazione culturale “Varchi” (Bardineto).

Per il Gruppo Ricerche sul Folklore Locale (GRiFL) di Rocchetta Cairo ha diretto la collana “Studi e documenti valbormidesi” e la collana di poesia dialettale “Le pietre di Deucalione e Pirra”. È direttore, dal 2000, della “Collana di studi valbormidesi” edita dalla Comunità Montana Alta Val Bormida di Millesimo (già ricca di 14 volumi, cui hanno collaborato importanti studiosi italiani e stranieri). È ideatore e direttore della collana “Le Giraffe – Nuovi Strumenti Didattici”, per le edizioni CZ (Claudio Zaccagnino) di Genova. Dirige anche “La valle dei varchi – Collana di documenti sul territorio, la storia e la cultura della Val Bormida” (a cura dell’Associazione culturale “Varchi”) e la collana “Guarda un po’…!. Bardineto. Itinerari turistico-culturali” (edita da Comune e Pro Loco di Bardineto). È nel comitato di redazione della rivista di critica letteraria e poesia Magnin littéraire.

È consulente editoriale, ideatore e autore di testi scolastici per le Case editrici Minerva Italica di Bergamo (poi Elemond – Minerva Italica di Milano), Atlas di Bergamo, Zaccagnino di Genova.

Fra il 1998 e il 2003 è stato critico ufficiale della Biennale di arte contemporanea “Paraxo” (Andora – Colla Micheri) e della manifestazione “La via dell’arte”, organizzate dal Centro culturale Paraxo di Alassio. Dal 1999 al 2006 ha tenuto una rubrica di poesia dialettale (Amìji, a mì) sul giornale “Alta Val Bormida” (Millesimo). Dal 2003 tiene una rubrica di letteratura (Incontri letterari) sul giornale “Il Corriere di Cairo, Carcare e Valle Bormida”.

Ha tenuto circa trecento lezioni, relazioni, presentazioni, conferenze (di storia, letteratura, arte, poesia), in Val Bormida e in varie parti della Liguria e d’Italia.

È membro di numerose giurie di concorsi letterari e artistici, fra i quali il Premio nazionale di poesia “Italo Carretto” (Bardineto), il Concorso nazionale di narrativa “Voci di donne” (Assessorato alla cultura della Provincia di Savona,), il Premio nazionale di poesia “Albingaunum” (Albenga).

Nel 2003, insieme a Giorgio Bárberi Squarotti e Giangiacomo Amoretti, ha fondato il movimento poetico “003 e oltre”, col quale, nel 2004, ha ideato la collana di poesia “Altro Parnaso” (ed. Zaccagnino, Genova), ha istituito la Scuola di scrittura creativa “Scribendo” (che ha tenuto corsi e laboratori di poesia creativa a Genova e in Val Bormida) e ideato i “Convegni bardinetesi (Il varco è qui?)”, che con cadenza annuale, dal 2005, si occupano di letteratura ligure e piemontese del Novecento (con il patrocinio delle Facoltà di Lettere delle Università di Genova e di Torino).

Ha vinto vari concorsi di poesia, fra i quali il premio “M.Ginotta” di Barge (nel 2005 e nel 2010).Dal luglio 2006 è membro del Consiglio Generale di Indirizzo della Fondazione “A. De Mari” della Cassa di Risparmio di Savona.

Alessandro Collina – inizia lo studio del piano sotto la guida dello zio, Maestro Ubaldo Giardini; dopo prosegue sotto la guida del Maestro Gianmaria Bonino e consegue il diploma di pianoforte classico presso il conservatorio di La Spezia. In seguito frequenta diversi stages sull’improvvisazione e decide d’iscriversi alla classe di piano jazz a Nizza in Francia.Consegue il diploma ma nel frattempo inizia a suonare in diverse formazioni,tra le quali la “Conte Bigband”diretta da Giampaolo Casati e dal 2003 fa parte del quartetto di Luca Begonia,formazione italo-francese. Collabora poi con diversi artisti quali: Gianni Basso, Emanuele Cisi, Claudio Capurro, David Amar. Nel 2006, 2007 e 2008 fa parte del quartetto che accompagna Paul Jeffrey in Europa, nel 2009 la band registra il cd ” We see” Monk tribute  ( Imago records),nel 2009 inizia a collaborare con Andy Gravish e Mike Campagna ,creando il progetto 5 AM,con disco in uscita nel 2011 ,distribuito da Anticraft. Sempre nel 2009 viene invitato dai fratelli Luis e Philippe Petrucciani a suonare con loro nel decennale della scomparsa di Michel Petrucciani,un tour molto lungo con tante tappe nei migliori festival italiani.

A partire dal 2010  il trio di Ale Collina inizia una serie di concerti con Fabrizio Bosso in Francia e Italia.

Dopo anni di intensa collaborazione sulla scena internazionale Alessandro Collina, Marc Peillon e Rodolfo Cervetto hanno deciso di rendere omaggio alle musiche di Michel “makous ” Petrucciani. Un progetto fortemente condiviso che nasce per esaltare la sensibilità melodica del compositore, troppo spesso in secondo piano rispetto ai virtuosismi tecnici e alle sue vicende biografiche. I tre musicisti hanno identificato nella tromba di Fabrizio Bosso, con il quale collaborano da alcuni anni, la voce ideale per interpretare e valorizzare la straordinaria bellezza di queste composizioni. Il suono caldo, ricco di pathos e mai scontato di Fabrizio unito ad una tecnica e capacita’ improvvisativa di rara bellezza si uniscono perfettamente con il sound del trio. All’interno del disco oltre ai brani di Makous, sono stati inseriti anche due tra gli standard più amati dal compositore francese.

  Marco Camastra, baritono, ha studiato con il soprano Rosetta Noli. Dopo essere risultato vincitore assoluto di vari concorsi lirici internazionali, ha debuttato nell’87 al Teatro dell’Opera di San Remo in “Madama Butterfly” (Sharpless) ed in “Elisir d’Amore” (Belcore) a cui hanno fatto seguito numerose interpretazioni dei più celebri ruoli giocosi e belcantistici del repertorio lirico.

  Ha cantato in tutti i più importanti teatri italiani dalla Scala di Milano all’Arena di Verona, dal  Maggio Musicale Fiorentino al  Regio di Torino, dal Massimo di Palermo al Comunale di Bologna, dall’Opera di Roma alla Fenice di Venezia, mentre  all’estero si è esibito a Vienna, Berlino, Tokio, Shanghai, Pechino, Montréal, Rotterdam, Seul, Lugano, Nancy, Monte-Carlo, Tenerife, Tel Aviv, Tallin, Bangkok,  Lima,  Palma De Mallorca.

E’ stato diretto da maestri come Riccardo Muti, Zubin Mehta, Daniel Oren, Placido Domingo, Gianandrea Gavazzeni, Bruno Bartoletti, Riccardo Chailly, Renato Palumbo, Gary Bertini, Bruno Campanella, Maurizio Arena, Gianluigi Gelmetti, Roberto Abbado, Salvatore Accardo,  Garcia Navarro, Alain Guingal e registi quali Franco Zeffirelli, Pier Luigi Pizzi, Pier’Alli, Hugo de Ana, Gilbert Deflo, Ugo Gregoretti, Zhang Yimou, Filippo Crivelli, Giuliano Montaldo, Lamberto Puggelli, Denis Krief.

Tra gli impegni più significativi della sua carriera ricordiamo: “Armide” di Gluck diretta da Riccardo Muti alla Scala di Milano; “Turandot” al Teatro Massimo di Palermo sotto la direzione di Nello Santi, all’Arena di Verona diretta da Alain Lombard, al Teatro  Verdi di Salerno, al Bellini di Catania, al World Cup Stadium di Seul; “Manon Lescaut” alla Deutsche Oper di Berlino diretta da Renato Palumbo ed all’Opera di Roma diretta da Donato Renzetti; “Don Giovanni” nel ruolo di Leporello al Teatro Bellini di Catania diretta da Stefano Ranzani e con la regia di Filippo Crivelli; “Il Cappello di Paglia di Firenze” al Teatro Piccinni di Bari; “Carmen” all’Arena di Verona diretto da Daniel Oren e Placido Domingo con la Regia di Franco Zeffirelli, la “Messa in Sol Maggiore” di Schubert nell’Aula Paolo VI  in Vaticano alla presenza di S.S. Giovanni Paolo II; “L’Elisir d’Amore” al Teatro Filarmonico di Verona, “L’Italiana in Algeri” al Teatro Verdi di Trieste e “Il Barbiere di Siviglia” al Teatro Principal di Palma de Mallorca. Negli anni più recenti, ha cantato  nel “Rigoletto” al Teatro alla Scala di Milano sotto la direzione di James Conlon, é stato Schaunard nella “Bohème” al Teatro Massimo di Palermo diretta da Daniele Callegari, Dandini nella “Cenerentola” all’Oriental Art Center di Shanghai, il Sagrestano in “Tosca” al Teatro Lirico di Cagliari, Figaro ne “Il Barbiere di Siviglia” rossiniano a Montréal.

Ha inoltre debuttato nel 2011 il ruolo del titolo in “Rigoletto” alla Semaine Italienne di Montréal, sotto la direzione di Gianluca Martinenghi; ha inaugurato la stagione lirica 2011/2012 del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino nel ruolo di Don Profondo ne “Il Viaggio a Reims” sotto la direzione di Daniele Rustioni e la regia di Marco Gandini; è stato Bartolo ne “Il Barbiere di Siviglia” all’Opera di Roma diretto da Bruno Campanella, Silvano ne “Il Ballo in maschera” al Teatro Regio di Torino sotto la direzione di Renato Palumbo e la regia di Lorenzo Mariani, il Sagrestano nella “Tosca” all’Arena di Verona diretta da Marco Armiliato con la regia di Hugo de Ana; ha preso parte all’esecuzione delle “Laudi di San Francesco” di Hermann Suter all’Auditorium “G. Agnelli” di Torino con l’“Orchestra Nazionale della Rai” diretta da Simon Gaudenz. Ha all’attivo più di 20 incisioni ufficiali tra registrazioni live ed in studio, di cui ricordiamo: “La Pietra Del Paragone” per la Bongiovanni, “Carmen”, “Turandot” per la Companions Classic, “Andrea Chénier” per la Universal  ed in video: “Turandot” per la EMI, “Carmen” per la Fondazione Arena di Verona, “Adriana Lecouvreur” per il Teatro alla Scala di Milano e “Madama Butterfly” per il Festival di Torre del lago. Ha svolto un’intensa attività nel campo della musica sacra, in particolare ricordiamo l’esecuzione e l’incisione di vari Oratori di Lorenzo Perosi.

  E’ insegnante di canto lirico presso l’Accademia Internazionale “G.Verdi” di Terni diretta dal M° Carlo Palleschi.

 

 

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