CEMENTIFICI E SPAZZATURA ovvero esempi reali di pazzia al Governo
CEMENTIFICI E SPAZZATURA Ovvero esempi reali di pazzia al Governo |
CEMENTIFICI E SPAZZATURA
Ovvero esempi reali di pazzia al Governo.
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E’ incredibile pensare come un Governo, a fine mandato, non riesca a promuovere più buone leggi tanto attese dai cittadini e possa invece, anche in ultima battuta, trovare il tempo e la condivisione di approvarne di pessime. Questo sta accadendo in Italia col governo Monti appoggiato, malgrado la Kermesse elettorale, da partiti che apparentemente si stanno proponendo come alternative:il Pdl, La Lega e il Pd.
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Questo sta paradossalmente accadendo per una legge di cui nessuno di noi sente proprio il bisogno. La vicenda si apre il 26 ottobre 2012 quando il Consiglio dei Ministri invia al Parlamento un provvedimento che disciplina la combustione di rifiuti nei cementifici insieme ai combustibili fossili tradizionali, aggravando quanto Passera aveva previsto in luglio, liberalizzando gli impianti a biomassa. Di questo non si sa più nulla fino a questi giorni, quando il decreto, inspiegabilmente, velocizza il suo percorso, nel completo silenzio della Stampa e di tutti i mezzi d’informazione. Infatti lo “Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente il regolamento recante disciplina dell’utilizzo di combustibili solidi secondari (CSS), in parziale sostituzione di combustibili fossili tradizionali, in cementifici soggetti al regime dell’autorizzazione integrata ambientale” è proprio lo stesso, approvato in via preliminare il 26/10/2012 dal Consiglio dei Ministri del governo MONTI, su proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio ( comico !!!!) Clini, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico Passera, che ne aveva aperto la strada. Nel suddetto decreto viene, così, liberalizzato anche il CDR quello, ricorderete, già contemplato dal Piano rifiuti savonese, che ora si chiamerà CSS , e non dovrà più essere trattato nella nostra regione, ma da chiunque e ovunque e diventerà prezioso prodotto industriale, composto proprio da rifiuto indifferenziato. Una volta approvato il decreto i profitti illeciti intorno allo smaltimento dei rifiuti e al loro trattamento, diventeranno leciti. Questa possibilità che sarà presa inevitabilmente in seria considerazione da chi gestisce i cementifici, visti anche gli incentivi economici di cui potranno beneficiare (Cip 6!!!!), compreso chi gestisce i cementifici di Savona, di Albisola Superiore e di Bragno, (solo per fare opportuni esempi), e ciò esporrà la popolazione ad ulteriori danni alla salute, perché l’inquinamento prodotto da questo tipo di combustione andrà a sommarsi alle emissioni gravemente inquinanti già presenti nell’atmosfera, a causa soprattutto della centrale a carbone di Vado. Una miscela ancora più esplosiva per le già numerosissime patologie cancerogene e non solo, derivate proprio da questo tipo d’inquinamento.
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Se pensavamo di aver schivato il problema inceneritore e di poter sorvegliare sulle decisioni di bruciare i rifiuti nei vecchi gruppi della centrale, ora rischiamo veramente di toccare, più velocemente, il fondo.
Bruciare nei cementifici dove non sono previsti opportuni sistemi di abbattimento polveri e dove la diossina può arrivare a 100 volte più che in un inceneritore, vuol dire uccidere impunemente un intero territorio e chi lo abita, anche perché spesse volte , come nel caso di Albisola Superiore, essi sono a pochi passi da interi centri abitati.
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Cementificio di Bragno
Il cementificio di Albisola
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