Cartoline dall’Islanda III
Cartoline dall’Islanda III
(Viaggio di Delfo Pozzi e Sofia Fresia)
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Cartoline dall’Islanda
(Viaggio di Delfo Pozzi e Sofia Fresia)
III
Se dopo l’asfalto inizia il mare
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Breve riposo ci ha regalato la Danimarca.
Reso l’ultimo tampone negativo a chi di dovere, entrati nel porto, non restava che lasciarsi trasportare, dagli eventi, dalla nave, dal suo equipaggio: per qualche giorno non avremmo dovuto decidere alcunchè. ![]()
No, loro non scelgono: loro disegnano il cielo.
Guccini, nella Canzone della bambina portoghese, traccia con la sua eccezionale delicatezza il confine tra terra e oceano, chiamando “un punto al limite di un continente“ il luogo, o forse la persona, che di fronte a sé non ha altro se non un deserto di onde spumeggianti e la loro immensa forza.
E poi… nella realtà ti trovi davanti il Mare del Nord a marzo, la prima notte, oscura e bellissima.
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E poi… la poesia, passate le Shetland, prende prende il ritmo di onde alte due piani (fuori terra, molto fuor di metafora), e la nave fiera alza la testa ma presto, mesta, s’inchina, e così frangente dopo frangente, ora dopo ora, per due giorni interi.
Di mezzo tra noi e l’Islanda solo le Fær Øer, porto sicuro in cui lasciamo sfilare il vento più forte prima di prose- guire.
Una sera ancora:
![]() ![]() e l’indomani arriva
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Instagram @realdelfo e @sofia_fresia_art
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