Magdi Cristiano Allam ha presentato il suo libro

Magdi Cristiano Allam ha presentato

il suo ultimo libro

 

Magdi Cristiano Allam ha presentato

il suo ultimo libro

 Alla presenza dell’avvocato Francesco Legario, dell’Onorevole Sara Foscolo, dei Senatori Paolo Ripamonti e Francesco Bruzzone, di numerosi amministratori locali e semplici cittadini lo scrittore Magdi Cristiano Allam ha presentato il suo ultimo libro avente come tema l’Islam.

“Ringrazio per la presenza i Senatori Paolo Ripamonti e Francesco Bruzzone, l’Onorevole Sara Foscolo, il consigliere regionale Paolo Ardenti, l’assessore al commercio del comune di Savona Maria Zunato, il presidente del consiglio comunale di Savona Dottor Renato Giusto, gli amministratori locali ed i numerosi cittadini”, ha dichiarato Francesco Legario, “e mi sento in dovere di dire che c’è un grande bisogno di persone come Magdi Allam ed occorre anche un confronto con tutti”.

“Magdi Cristiano Allam parla bene ed occorre dare alla Lega la possibilità di governare”, sottolinea il Senatore Ripamonti, “e se si dovesse tornare alle urne occorre uno sforzo di intelligenza della politica a dare al nostro Paese un messaggio corretto per poter finalmente riprenderci in mano la nostra Italia”.

 


 

“Ringrazio l’avvocato Legario e Magdi Allam”, evidenzia l’Onorevole Foscolo, “e proprio grazie ad Allam possiamo toccare con mano il problema dell’immigrazione incontrollata. Il nostro partito è favorevole all’accoglienza di coloro che rispettano i nostri valori e di donne e bambini che scappano realmente dalla guerra”.

“Nel 1972 sono immigrato in questo paese e l’Italia di allora, che stava vivendo il boom economico, era diversa da quella di oggi”, prosegue Magdi Cristiano Allam, “e gli stranieri di allora erano prevalentemente un gruppo di studenti autosufficienti economicamente. Io ho studiato al Cairo in scuole cattoliche ed ho sempre creduto all’Islam compatibile con le nostre leggi. Io mi sono sempre dichiarato contro il terrorismo e sono stato ricevuto nel 2004 dall’allora Presidente della Repubblica Ciampi con altri esperti del settore essendo stati riconosciuti interlocutori ideali per un eventuale intesa con l’Islam. La religione mussulmana non è riconosciuta dall’Italia e l’articolo 8 della Costituzione dice che l’ordinamento di una certa religione non dev’essere in contrasto con lo Stato ma la Sharia contrasta con l’ordinamento giuridico italiano. Il governo italiano si è sempre dichiarato disponibile ad un’intesa con l’Islam ma sono stati proprio i rappresentanti di questa religione a non volerlo. La poligamia contrasta con la legge italiana ed io, affermando queste realtà, sono stato condannato a morte dai terroristi e dall’Islam cosiddetto moderato per le mie idee riguardanti gli uguali diritti tra uomo e donna. Per la maggioranza dei mussulmani la religiosità popolare è diversa dal Corano e voglio dire che le competenze dell’Imam sono limitate alla moschea a differenza dei sacerdoti cattolici.

 


 

La vera natura del Corano è che Maometto era un bambino infelice ed un uomo sfortunato avendo perso tutti i figli maschi in tenera età. Allah era un Dio pagano pre-esistente all’Islam che aiuta Maometto in difficoltà come quando si è innamorato di sua nuora che non poteva prendere in sposa perché aveva già le quattro mogli consentite dall’Islam e Allah ha risolto questo problema facendo svegliare Maometto e dicendogli che lui e la donna in questione erano già sposati, abolendo l’adozione essendo stato adottato il figlio in questione e permettendo così al figlio adottivo di poter ripudiare la moglie. Maometto non ha ripudiato nessuna delle sue mogli e Allah gli ha rivelato che solo lui avrebbe potuto avere tutte le mogli che avrebbe voluto e voglio anche dire che il Corano è un testo pieno di contraddizioni perché solamente Allah può permettersi tutto cosa vuole”.

“La società di oggi è dominata dalla paura e dalla decadenza”, riprende Allam, “e c’è sempre meno certezza per ciò che riguarda la fede e le nostre radici. Il nostro tallone d’Achille è il crollo demografico e l’area dell’Unione Europea è quella con il più basso tasso di natalità e perciò siamo condannati ad essere colonizzati dall’Islam. Lo scorso anno sono state concesse 220.000 nuove cittadinanze tra le quali vi erano persone che non conoscevano per nulla la nostra lingua a fronte di circa 250.000 giovani italiani che sono andati all’estero ed abbiamo anche accolto 150.000 giovani provenienti dall’Asia e dall’Africa dei quali non sappiamo nulla creando così una sostituzione etnica e l’islamizzazione dell’Italia. Occorre fare molta attenzione ai messaggi delle varie forze politiche anche perché sta venendo meno la certezza dei valori e la dissolutezza dei costumi sta dilagando.

 

 


 

La nostra è l’unica civiltà che difende il diritto alla vita, la parità tra uomo e donna e la libertà religiosa che porta con sé la libertà di non credere a nulla senza rischiare la vita. In alcune città come Londra, Bruxelles, Amsterdam e Oslo il nome più diffuso tra i nuovi nati è Mohammed e alcune zone come le banlieue francesi e le periferie di Stoccolma e Rotterdam sono di fatto extraterritoriali perché sono stati concessi diritti senza chiedere il rispetto dei doveri. Nel Regno Unito esistono tribunali islamici con sentenze conformi alla Sharia in contrasto con le leggi laiche nei quali la testimonianza di una donna vale la metà di quella di un uomo, la donna eredità metà di cosa eredita un uomo e le mogli possono essere ripudiate e picchiate se si teme la loro insubordinazione. L’Islam è incompatibile con le nostre leggi ed i nostri valori ed occorre dire la verità. Il multiculturalismo del Regno Unito è nato nelle colonie con l’autoamministrazione e lo stesso errore è stato fatto in patria e voglio dire che avere due binari giuridici in un ordinamento non è tollerabile. Questi fenomeni diventano problemi solo se ci riguardano direttamente e se ci sono fondi per i servizi destinati ai figli degli stranieri dovrebbero esserci anche per i figli degli italiani”.

“L’Islam è un nemico difficile da combattere perché ci invade silenziosamente ed occorre mantenere alta l’attenzione”, conclude Francesco Legario.

  SELENA BORGNA  

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