Basta chiacchiere false sulla Tirreno Power
BASTA CHIACCHIERE FALSE
SULLA TIRRENO POWER
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BASTA CHIACCHIERE FALSE SULLA TIRRENO POWER
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E’ per lo meno “curioso” se non “colposo” che certi dirigenti sindacali CGIL continuino a non dire, o a far finta di non capire (a meno che non capiscano davvero!!), la situazione economico-finanziaria in cui si é venuta a trovare il gruppo TIRRENO POWER quando é stata fermata dai giudici savonesi con l’accusa di aver tenuto un comportamento in costante e sistematica violazione della normativa di tutela dell’ambiente “PER PURO PROFITTO!!!“ . Innanzi tutto deve essere chiaro che i giudici savonesi hanno salvato dal rischio di fallimento l’intera azienda per i gravi problemi di natura finanziaria ed economica, che hanno portato, pochi mesi dopo, all’abbandono da parte dei 2 soci (col 39% della Tirreno Power) De Benedetti (CIR) e Verbund della SORGENIA, contro 0 (zero) € di recupero del loro capitale investito, a favore delle Banche Italiane creditrici di 1.700.000.000 € (contro un PATRIMONIO NETTO negativo di -66.367 € Se questo dato per alcuni non é chiaro mi spiego meglio: L’INTERO VALORE DELLA SORGENIA RISULTAVA NEGATIVO! Così é più chiaro???) Le principali banche creditrici erano: – Monte dei Paschi di Siena 603 Milioni + 107 Milioni nei confronti del Gruppo, totale 710 milioni di € di crediti; – UNICREDIT 180 Milioni; – UBI 180 Milioni; – BPM 180 Milioni – Banco Popolare 177 Milioni; – Mediobanca 143 Milioni: ………………………………………………………………………………… Se controlliamo i Bilanci , degli ultimi anni di Tirreno Power si legge:
2012 = Perdita di 159.000.000 €
2013 = Perdita di 295.868.335 €
Debiti in scadenza al 31/12/2013 di 1.154.749.939 €
Attivo corrente ( disponibilità per coprire i debiti in scadenza ) = 275.045.479
Questi sono i dati che permettono di capire come l’intero gruppo sia stato salvato dal fallimento . In ogni caso il gruppo non sarebbe stato in grado di fare un investimento di 1.300.000.000 € come promesso per la ristrutturazione della centrale di Vado Ligure. D’altra parte é inverosimile pensare che le Banche subentrate nel Gruppo ( più IREN e HERA ) possano investire tale cifra, date le pesanti situazioni patrimoniali in cui si trovano nel rispetto delle norme “Basilea” . Basta, per tutte, osservare la MONTE PASCHI il cui Patrimonio Netto (prima dell’aumento di capitale di 5.000.000.000 € dovuto per rimborsare al Tesoro il precedente prestito di 4.000.000.000 € ), era sceso a 723.108.171 €, pari allo stesso credito verso SORGENIA , quindi in situazione fallimentare che ha obbligato la BCE ad ordinare un ulteriore aumento di 2.500.000.000 €. Vediamo i dati relativi alla situazione energetica Italiana ed Europea: 1) il fabbisogno Italiano di energia elettrica é coperto per il 40% dall’eolico e dal fotovoltaico; 2) le centrali a carbone hanno un rendimento di circa il 30%, contro un rendimento di circa il 60% del sistema a turbo-gas. L’ENEL ha in programma di fermare 9 impianti a carbone; 3) Il prezzo nella borsa Italiana dell’energia é di circa 5€ al MW/h; 4) La settimana scorsa il prezzo dell’energia tedesca é stato negativo, per eccesso di produzione, tenendo conto che le centrali atomiche non possono essere fermate. In conclusione, penso che ormai i dipendenti e l’intero indotto della centrale, al di là degli argomenti tecnici, abbiano capito che l’attuale situazione é da addebitare al management ed ai POLITICI di sinistra, che hanno sostenuto questa situazione e che hanno permesso lo sfruttato della centrale all’estremo, spartendo gli utili nei “periodi buoni” senza pensare a fare adeguati investimenti, e che ora cercano di evitare circa 40.000.000 € di spese per la copertura o lo svuotamento dei depositi di carbone accumulato . A QUESTO PUNTO CHI NON VUOL CAPIRE POTRA’ RIMANERE NELLA “PROPRIA IGNORANZA“ !! |