Au nom de quoi?
AU NOM DE QUOI?
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AU NOM DE QUOI?
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In nome di che cosa sono morti quel venerdì sera di questo tragico Novembre in una Parigi festosa, traboccante di gioia di vivere, tutti quei giovani inermi, che a tutto potevano pensare meno di essere sacrificati a un dio mostruoso che ha bisogno di sangue umano per sopravvivere nelle menti esaltate di credenti fanatici pronti a uccidere e a morire per lui? In nome di che cosa siete morti anche voi, che, per ubbidire al vostro credo, avete ucciso in voi prima l’umana pietà e poi i vostri coetanei inermi colpevoli solo di voler vivere in pace? In nome di che cosa avete fatto una strage di innocenti proprio come gli atei “infedeli” occidentali che colpiscono dal cielo facendo anch’essi strage di innocenti? Credete forse che il sangue degli innocenti sacrificati a Parigi possa lavare il sangue degli innocenti sacrificati in Siria, in Libano, in Afghanistan, in Iraq, in Palestina e anche in Israele? In nome di che cosa, dopo l’ultima terribile guerra mondiale, il mondo, invece di vivere finalmente in pace, continua a essere in stato di guerra permanente? Possibile che l’umanità intera, con tutta la sua decantata intelligenza e con le potenzialità che la scienza mette oggi a disposizione, se non di tutti, certamente dei capi di Stato e delle élites, debba continuare a dilaniarsi in una infinita guerra (in)civile? In nome di che cosa, anzi, di quale dio?
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