versione stampabile                    Prima puntata     

RIFLESSIONI SUL
FENOMENO "DROGA"

Seconda puntata

di ALDO PASTORE 

Oltre alla cocaina ed all’eroina (prese in considerazione nella precedente puntata) fanno parte,  del mercato italiano delle sostanze stupefacenti,numerose altre varietà tossicologiche; esiste, in proposito, un’ accurata indagine ( svolta, nel 2004, dall’ Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con le Regioni) che evidenzia, in modo esaustivo, l’ esistenza di un variegato mondo tossico- dinamico, che spazia dalle cosiddette “ droghe pesanti”, alle “droghe leggere”, per giungere, infine, alle “droghe” definite “ricreazionali”.

La ricercatrice Teodora Macchia dell’ Istituto Superiore di Sanità, illustrando i risultati di questa indagine, affermò, tra l’altro:

“ La ricerca è la prima  di così ampio respiro, effettuata nell’ ambito dei SERT: sono stati, infatti, coinvolti oltre 200 centri, che rappresentano il 40% di tutte le strutture diffuse in Italia e che coprono circa la metà del territorio nazionale.

Quanto al campione esaminato, è composto da 1.911 soggetti, dell’ età media di 27,4 anni (86,8% maschi e 13,2% femmine).

I dati generali registrano un aumento generale del consumo di droghe. In particolare, però, (ed è questa la nuova, allarmante tendenza segnalata) aumenta del 3% la quota di coloro che ricorrono ai SERT, a causa di una dipendenza specifica da “ droghe ricreazionali”.

Abbiamo evidenziato, infatti, (oltre ad un eccezionale salto della cocaina, pari all’ 80%) un aumento del 27% dei cannabinoidi, del 4% dell’ ecstasy e del 17,1% delle anfetamine.”

E’ pur vero  che i dati sopra citati risalgono all’ anno 2004 e fanno riferimento ad uno studio condotto fra il 1999 ed il 2002; tuttavia, questi dati sono estremamente importanti, perché indicano una tendenza sostanziale verso l’ aumento nell’ utilizzo di queste sostanze; infatti, i dati, riferiti al termine del 2005, dicono chiaramente che:

 700.000 sono le persone che fanno uso di Cocaina (350.000 nel 2001)

3.800.000 sono le persone dedite all’ uso di Droghe Ricreazionali di altra natura (2.000.000 nel 2001).

Soltanto per l’ Eroina si registra un calo del 3% rispetto al 2001.

Ai fini di una completa e razionale comprensione di quanto sopra esposto, sottopongo alla cortese attenzione dei lettori, la sottostante tabella, realizzata dal Dottor  Silvio Geninatti e Filippo Bellavia dell’ ASL 4 di Torino. 

Ho voluto scientemente non includere nella Tabella, sopra riportata, l’ Haschisch e la Marijuana, perché esse, per la loro attuale diffusione e per le loro specifiche caratteristiche farmacologiche e tossicologiche, meritano una descrizione separata, anche se sintetica. 

L’ HASCHISCH O CANNABIS 

-   L’ Haschisch o Cannabis Indica (chiamata, anche, con i termini CHIRA e KIF) è una varietà botanica della nostra, comune, Cannabis Sativa. Il termine “haschisch” deriva da quello arabo “ Haschischian, che significa “mangiatore d’ erba”.

-   La sostanza stupefacente deriva dalle brattee dei fiori femminei di questa pianta, i quali sono dotati di peli ghiandolari, secernenti una resina a proprietà inebrianti e  narcotiche.

-   La pianta originale proviene, in gran parte, da coltivazioni indiane e siriane; ma essendo essa, di facile coltivazione (necessitando, soltanto, di un clima caldo-asciutto e di un terreno secco), di fatto, essa è coltivata e presente anche in gran parte delle regioni mediterranee ed americane.

-   L’ uso dell’ haschisch, a scopo voluttuario, risalirebbe ad oltre un paio di millenni. Gli Assiri conoscevano la droga ed usavano fumarla. Gli egizi (dice Diodoro) preparavano, con la canapa, una bevanda che agiva come il nepente di Omero. Galeno la cita come droga voluttuaria. In scritti sanscriti vengono citate le “pillole dell’allegrezza”, preparate con zucchero e canapa indiana. Prospero Alpino (uno dei più illustri cultori della botanica  e della medicina del XVI secolo) riferisce che in Egitto si usava l’ “assis”, preparato con le foglie della pianta in boli, che si masticavano lentamente, deglutendo la saliva: gli individui diventavano ubbriachi, estatici e cadevano in preda a visioni.

-   Attualmente, l’ uso dell’ haschisch è diffuso, in maniera abituale, presso molte popolazioni africane; ma la Cannabis Indica è ampiamente contrabbandata e si riversa, in notevole quantità, sui mercati del Cairo e di Alessandria, dai quali passa ad invadere l’ Europa; ma, dai mercati dell’ Oriente, l’ haschisch ha invaso, pure, il Messico e gli Stati Uniti.

-   Per quanto riguarda l’ Italia, va rilevato che i consumatori di cannabis rappresentano la predominante percentuale dei 3.800.000 di persone (precedentemente citate), che fanno uso di Droghe Ricreazionali. Tra questi: almeno 500.000 hanno un’ età compresa  tra i 19 e i 21 anni. Secondo i dati, pubblicati a Novembre del 2006 dall’ Osservatore Europeo per le Droghe EMECDA, il 10,4% della popolazione italiana fa uso di Cannabis ed il 32,1% degli studenti ha fatto uso di Cannabis almeno una o più volte nella vita.

-   Per quanto concerne gli Effetti, l’ introduzione dell’ Haschisch provoca, dapprima, una eccitazione psico-motoria: irrequietudine, bisogno di movimento, loquacità, tendenza al riso (probabilmente provocato da illusioni bizzarre), senso di gioia, di euforia fisica e di contentezza interiore. A questo periodo segue, generalmente, un sonno profondo. L’ haschisch può, tuttavia, ingenerare Dipendenza fisica e psicologica, dopo un suo prolungato impiego. La cronicità del cannabismo è, peraltro piuttosto rara, ma è abbastanza pericolosa, perché può alterare la personalità ed il carattere dell’ individuo; in alcuni casi, è possibile giungere all’ insorgenza di stati deliranti, oppure maniacali o demenziali.

-   Allorquando, però, si viene a disquisire sulla CANNABIS, non bisogna dimenticare gli Effetti Positivi che il suo utilizzo può arrecare alle condizioni di salute ed al benessere fisico e psicologico di molti ammalati cronici; mi riferisco al suo impiego:

o       NELLA TERAPIA DEL DOLORE

o        NEL TRATTAMENTO DELLA SCLEROSI MULTIPLA E NELLE LESIONI DEL MIDOLLO SPINALE (in molti casi, si è dimostrata efficace nel ridurre spasmi e tremori)

o       NELLA CURA DELL’ EPILESSIA (con  l’ assunzione di Cannabis le crisi diminuiscono drasticamente)

o       NELLA TERAPIA DELL’ AIDS (aiuta, nella sindrome da deperimento, perché stimola l’ effetto-fame ed eleva il tono generale dell’ umore)

o       NEI SOGGETTI SOTTOPOSTI A CHEMIOTERAPIA (già in bassissime dosi, ha un effetto anti-nausea ed anti-vomito)

o       NELLA CURA DEL GLAUCOMA (riduce, in modo significativo, la pressione intraoculare).

LA MARIJUANA

A differenza dell’ haschisch, che viene ricavato dalle resine floreali della Cannabis Indica, la Marijuana viene estratta dalle foglie essiccate della Cannabis Americana, anch’essa classificata come varietà della Cannabis Sativa.

La foglia essiccata può essere fumata nella pipa o sotto forma di sigarette; alcune popolazioni del Sud- America ne fanno, anche,  un infuso in acqua bollente, che viene, poi ingerito.

Il commercio subdolo (ed, ovviamente, illegale) di questa sostanza si è diffuso ampiamente, in questi ultimi anni, in gran parte dei principali centri del mondo americano ed inglese, ma non ne sono immuni anche grandi città  di altri Paesi; per quanto riguarda la sua diffusione in Italia, desidero ricordare i dati recentissimi (31 ottobre 2006), diffusi dal Ministero degli Interni, sugli arresti conseguenti al possesso di droga:

- 10,1% in più, rispetto al 2005, per possesso di haschisch;

- 63,9% in più, rispetto al 2005, per possesso di marijuana.

Il dato è certamente allarmante per almeno due ordini di motivi: il primo, perché la marijuana  sequestrata  rappresenta soltanto una piccola parte, rispetto a quella abitualmente circolante; il secondo, perché questa sostanza determina, negli occasionali o abituali consumatori, effetti indesiderati simili a quelli dell’ haschisch, ma ben più intensi e deleteri; per quanto si riferisce all' impiego della marijuana a fini terapeutici, la documentazione attuale, a livello internazionale, mi pare ancora insufficiente per esprimere un sereno giudizio.

Termino, dunque, a questo punto, la seconda puntata.

Dedicherò all’ argomento un terza puntata, avente, per oggetto, il “Fenomeno Droga  nel Savonese” ed una quarta puntata, riferita alle “Strategie  del futuro per contrastare la crescente diffusione del Fenomeno.”

ALDO PASTORE                                                 15 Febbraio 2007