Gent.mo architetto Fuksas
...perchè non ha chiesto che il suo plastico fosse presentato in una  Sala Consiliare al posto di una sala dell'Unione Industriali?

Antonia Briuglia

Gent.mo architetto Fuksas,
sono una docente di architettura in un Liceo savonese, che scusandosi per l'impertinente
 presunzione di scriverLe, sente l'esigenza di doverlo fare, se non altro a titolo personale.

Condivido il suo disappunto per i termini psicoanalitici e non urbanistici con cui è stato battezzato, in un Convegno savonese, il suo progetto; comprendo anche le sue perplessità nell'apprenderne le critiche sui veri interessi di chi preme per realizzarlo, ma se si sente dichiarare dai politici locali e regionali che, la discussione pubblica sull'assetto della Margonara, si farà solo quando il progetto verrà presentato in Comune e in Regione: allora si può facilmente desumere che qualcosa non abbia funzionato!!!

 Gli Enti pubblici Locali, mentre hanno la competenza e la responsabilità primaria  sulla destinazione del territorio, specie quello demaniale, ritengono di non dover dibatterne in modo serio e ampio, prima di procedere concretamente ad una "Idea di Progetto", quale Lei ha dettagliatamente illustrato in un... articolo del 20/12.

 Mi perdoni, quindi, se, come molti a Savona, mi chiedo con quale mandato il Sindaco, che si è definito solo il "notaio" del progetto e il Presidente dell'Ente Portuale, si sono recati nel suo studio per commissionarglielo e continuino a rapportarsi con Lei, ignari delle richieste di discussione che arrivano,non solo a livello politico, ma da una realtà culturale fortemente radicata nel Savonese: quegli stessi cittadini che Lei non manca di citare come parte dell'utenza del progetto stesso.

 Ritengo che qualcosa non abbia funzionato quando il Sovrintendente Rossini, nel Convegno del 5/12 esprime contrarietà sui termini del suo invito a parlare,dicendo"Se l'avessi saputo non avrei aderito!"; e paragonando il porticciolo al ponte sul fiume Tarn, lo difende come utile elemento di abbellimento del paesaggio della nostra costa.

Mentre, come Lei architetto, sostengo che il paesaggio deve essere fruito dai suoi abitanti, mi chiedo ad esempio, perchè non ha chiesto che il suo plastico fosse presentato in una  Sala Consiliare al posto di una sala dell'Unione Industriali?

Lei ha, comunque, la mia solidarietà: non si tratta di "falli", come sostiene il Sottosegretario o di organi femminili come vorrebbero altri e neanche di"faro" o di "stilo", come ama definirlo Lei.
Qui la questione è la politica del territorio!

Chi opera le scelte, non solo ritarda la conoscenza del progetto, lasciandoci a fantasticare su ricostruzioni al computer pubblicate da quotidiani, ma solo dopo la polemica, fa pubblicare sugli stessi le foto dei plastici e la sintesi dell'ultima versione progettuale, con il dichiarato intento di registrare le posizioni, pur sapendo che la convinzione di molti è che, il porticciolo non serve alla città ma solo una scelta di mercato.

Non la ritengo un" fallocrate", anche se come donna, giudico una caduta di stile le sue considerazioni  sulla Vice-ministro...Secolo del 7/12... ma mi permetta di dirLe, invece, che ho il dubbio che l'abbiano "raggirata"!!!  Anche qui a Savona ci stiamo abituando al peggio della rappresentatività, ma i savonesi non sono quelli che Lei pensa.

A Savona c'è voglia di discutere, di partecipare e il suo progetto arriva in un contesto di forte critica  per gli "scempi ambientali" e i progetti "degenerativi" di una città che su 103 Comuni sta al 93° posto per il verde fruibile  e all'ultimo per progetti sul risparmio energetico; che sta estromettendo la gente dall'uso pubblico degli spazi urbani e che invece di  trasformare i"vuoti urbani" in contenitori culturali,li trasforma in occasioni del mercato immobiliare.

Savona non è Marsiglia e l'alternativa alla Margonara non è lasciare le baracche o la discarica di lavatrici! Bisogna cambiare le prospettive, magari risolvendo i gravi problemi di viabilità che sarebbero, già da soli, il fallimento della Margonara.

Lei ha ragione quando sostiene che non apporterà modifiche alla sua idea progettuale, ma io credo fermamente che le città non siano "nane" per l'altezza dei loro edifici e non serva elevarsi sopra i 70 metri delle navi da crociera, per raggiungere la statura di cittadini meritevoli di considerazione come credo i savonesi debbano essere. 

                                                          Distinti saluti

                                                     Arch. Antonia Briuglia