versione stampabile

“Tassa” di 5 euro al carnevale dei bambini

A Loano per assistere alla premiazione

Cara redazione, ho letto con piacere che anche i giornali iniziano a scrivere più notizie, belle e brutte, anche da Loano. In passato avevamo soltanto la fortuna di leggere notizie positive che fanno sempre piacere.

Vorrei segnalare e giudicate voi se si tratta di qualcosa di utile, cosa abbiamo vissuto nell’atteso week-end di Carnevalòa. Purtroppo e dobbiamo essere tutti dispiaciuti, l’incendio ha danneggiato chi in tanti mesi ha lavorato con passione, amore.

BBenissimo dunque la maggiorazione di un’euro (da due a tre) per l’ingresso il giorno della sfilata. Sbandierata per un successo, ma io sarei più cauto e realista, perché alla lunga non serve la propaganda da “furbetti”. Non porta da nessuna parte, a meno che non si voglia sfruttare ogni sorta di avvenimenti in chiave politica e personale.

 Mi pare di ricordare che negli ultimi tre anni, proprio così (anzi voi che vi vantate di avere un archivio eccezionale potete controllare), i titoli erano di questo tenore: 30 mila persone al carnevale di Loano… 40 mila persone al carnevale di Loano…>.

Quest’anno, non per colpa degli organizzatori, con 10 mila persone sparate sulle locandine era già definito un successo.

Abbiamo davvero dei bravi ed imparziali osservatori. Un po’ di serietà non guasta e fa bene a tutti. Anche ai nostri politici locali.

Ma ciò che nessuno ha scritto è quanto accaduto per il “carnevale dei bambini”. Ho visto con i miei occhi che la cerimonia della premiazione delle “maschere” e della “partecipazione” ha avuto questo epilogo. I genitori che avevano accesso alla piazza erano gentilmente invitati a versare 5 euro cadauno. Dieci euro a coppia.

Ora sarà pur vero che a Loano ricchi, benestanti, facoltosi, sono in maggioranza. Ma io che frequento le tre parrocchie, sarò anche sfortunato, conosco alcune realtà che mi fanno riflettere. E più di me forse sanno pure i servizi sociali del Comune.

Quante sono le coppie loanesi, con figli, che si sacrificano davvero per far quadrare il bilancio mensile? Che senza l’aiuto dei nonni, o di qualche “prestasoldi” non riuscirebbero a tirare avanti?

 Il direttore di una banca cittadina mi confidava – e non siamo certo gli unici in questa provincia – che spesso si trova di fronte a situazione laceranti sotto il profilo umano. Persone dalle quali non si sarebbe mai atteso in “insoluto”. Invece accade.

E’ vero che al carnevale nessuno è obbligato ad andare, né l’ha ordinato il medico, Ma per favore almeno quando ci sono bambini, forse un po’ di buon gusto e buon senso in più non guasterebbe. Visto che il Comune di Loano, in questi anni, come ho letto da Trucioli, a firma di Gilberto Costanza, ha marciato alla media di un milione di euro e più all’anno in spese diciamo “spensierate”. Tra biglietti di auguri di Natale, inviti gratuiti a manifestazioni canore e teatrali, mostre di pittura, omaggi vari dei nostri governanti cittadini. Forse io sono troppo all’antica. Troppo critico. Tirchio. Continuiamo pure a far pagare i genitori dei bambini premiati a Carnevale! Vi sembra giusto? Non trattasi di obolo volontario, ma “obbligatorio”.

Carlo F.