TRUCIOLI SAVONESI

spazio di riflessione per Savona e dintorni

DIALOGO COL MIO "ALTER EGO"
(chiamato semplicemente "ALTER")
QUARANTASETTESIMA PARTE

di Aldo Pastore
ALTER: Oggi, caro Aldo, dobbiamo iniziare a parlare delle ENERGIE RINNOVABILI, perchè il loro impiego (come da te, più volte, affermato) è fondamentale per la nascita di una vera ed autentica GREEN-ECONOMY!
ALDO: D'accordo, Alter! Ma...da dove incominciamo?

ALTER: Io partirei da un ELENCO PROSPETTICO DELLE VARIE FONTI DI ENERGIA ALTERNATIVA, per passare, successivamente, ad un dibattito (il più sereno ed equilibrato possibile) sulle SINGOLE TIPOLOGIE ENERGETICHE.

ALDO: Benissimo, Alter! Incominciamo dall'ELENCO.
 . Vengono incluse, in un PRIMO AMBITO le seguenti fonti:

 - LA SOLARE O FOTOVOLTAICA
 -
L' EOLICA
 -
LA GEOTERMICA
 -
L'IDROELETTRICA ed, inoltre, QUELLA DERIVATA DALL'UTILIZZO DELLE MAREE E DALLE ONDE MARINE
. Sono state inserite, in un SECONDO GRUPPO, le seguenti tecnologie (avvertendo che le opinioni e le relative opzioni, su queste creative possibilità, sono tuttora variegate e, spesse volte, contrastanti):

- L'ENERGIA DERIVATA DALLA COMBUSTIONE DELLE BIOMASSE

- L'ENERGIA DERIVATA DALLA COMBUSTIONE DELLA COMPONENTE SECCA (TEORICAMENTE NON INQUINANTE) DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI

- L'ENERGIA DERIVATA DALL'UTILIZZO DELLE FIBRE VEGETALI, DELLE ALGHE E DELLA FRUTTA DI SCARTO (CON CONSEGUENTE PRODUZIONE DI BIOETANOLO)
. Rimane, infine, ancora insoluto il problema (assai stimolante sul piano scientifico) dell'UTILIZZO DELL'IDROGENO come Fonte Energetica Alternativa.

ALTER: Benissimo, Aldo, credo che l'elenco sia completo.
Però...Prima di procedere all'esame delle singole fonti, desidererei conoscere il tuo parere sull'utilizzo del METANO ed, infine, del NUCLEARE (tema, quest'ultimo, di straordinaria attualità).

ALDO: Ben volentieri, Alter! Debbo, però, doverosamente farti notare che il METANO non rientra nel contesto delle Fonti Energetiche Alternative e, pertanto, non può essere portato ad esempio come elemento apportatore di una GREEN-ECONOMY!
A sua volta, il NUCLEARE presenta ben altri problemi, ma...debbo, però, ricordarti che, su questo argomento, abbiamo discusso, in un ampio ed articolato dibattito, già precedentemente e...per la precisione...in data 25 maggio 2009!(...vedi)

 ALTER: Ma, vorrei ritornare, ancora una volta, su questi due argomenti, Aldo, per chiarirmi meglio le idee in proposito.

 ALDO: Stai approfittando della mia pazienza, Alter! Comunque...vediamo di accontentarti ed iniziamo, dunque, dal METANO.
Ma...un momento...Su questo specifico argomento, mi limito a leggerti quanto da me già scritto  nel Volume  "SCIENZA E UTOPIA", pagine 167 e 168:
"Il Metano è l'idrocarburo saturo più semplice, in considerazione della tetra-valenza dell'atomo di carbonio, che conduce alla formula CH4; esso è il capo­stipite della serie paraffinica.
Il metano (conosciuto sin dai tempi antichi di Plinio il Vecchio ed, addirittura, utilizzato sin dal 1800, sia pure con metodi primordiali, dalle popolazioni contadine dell'Appennino Tosco-Romagnolo) viene impiegato, per le sue caratteristiche intrinseche e per le sue proprietà fisico - chimiche, sia in agricoltura che nelle attività industriali ed, infine, come fonte energetica; esso è, infatti, un gas incoloro ed inodoro, più leggero dell'aria, pochissimo solubile nell'acqua; ha un punto di ebollizione di -161,5 °C, un peso specifico di 0,7167 Kg/mc ed un potere calorifico pari a 9.520 Kcal /mc; brucia con fiamma bluastra poco luminosa, formando, durante la combustione, anidride carbonica ed acqua. Per queste sue originali caratteristiche esso (come sopra detto) viene utilizzato in numerose attività industriali ad indirizzo chimico (produzione di idrogeno, destinato, in particolare, alla sintesi dell'ammoniaca - produzione di acetilene e dei suoi derivati) o a diverso indirizzo (industria della gomma ed industria delle materie plastiche poliviniliche); viene, altresì, impiegato in agricoltura (in ispecie per la produzione di concimi azotati) ed, infine, come fonte energetica (autotrazione di mezzi meccanici - produzione di vapore da riscaldamento per le abitazioni urbane - conduzione di centrali elettriche).
Il metano, durante le lavorazioni sopra dette, diventa gas-serra di per sé, perché, essendo dotato di un peso specifico molto basso, si diffonde facilmente nell' Atmosfera; v'è da aggiungere, inoltre, che nei diversi processi di combustione, indotti dalle attività produttive, una parte di esso si scinde e si trasforma in ossido di carbonio, vale a dire in un gas ad alta tossicità.
Di conseguenza, l'importanza del Metano come Gas - serra diventa indiscussa e determinante.

ALTER: Ma, allora stando così le cose, che dobbiamo dire ai molti, nostri concittadini che insistono per trasformare (almeno in parte) la Centrale Termoelettrica di Vado Ligure da carbone a Metano?
Dobbiamo dire loro che hanno sbagliato tutto?

ALDO: No, Alter! Dobbiamo semplicemente dire che IL METANO NON RAPPRESENTA LA SOLUZIONE MIGLIORE; E' SOLTANTO, LA SOLUZIONE MENO PEGGIORE!

ALTER:
Prendo atto, Aldo, anche se continuo a mantenere qualche perplessità in proposito!
Ma...veniamo a discutere sul NUCLEARE
.
Se ben ricordi, durante il dibattito del 25 Maggio 2009, io avevo posto l'accento sul fatto che in Italia, nel 1987, si era svolto un Referendum Popolare che aveva bandito il Nucleare dal nostro Paese!
Tu, in allora, mi hai candidamente risposto che, in uno Stato Democratico, le Leggi possono essere modificate secondo le regole e procedure  previste dalla Costituzione e, di fatto, tu hai lasciato la porta aperta alla reintroduzione del Nucleare nel nostro Paese!
Ma, voglio sottolineare il fatto che tu hai parlato di regole e procedure previste dalla Costituzione!
Bene, Aldo, andiamo a vedere che cosa sta succedendo, nella nostra Italia, a questo proposito!
Ti leggo alcune parti delle Lettera firmata, in data 28 Dicembre 2009, da RAFFAELE FITTO (Ministro per gli Affari Regionali e Presidente della Conferenza Stato-Enti Locali) ed inviata al presidente del Senato RENATO SCHIFANI:

"
Le trasmetto, per ottenere il parere delle Commissioni Parlamentari, lo schema di decreto legislativo sulle localizzazioni ed esercizio di impianti di produzione elettrica e nucleare, approvato dal Consiglio dei Ministri del 22 Dicembre ...
                                              
e più avanti;
"Le segnalo, a nome del Governo, l'urgenza dell'esame del provvedimento, pur privo del potere del Consiglio di Stato e della Conferenza unificata Stato-Regioni, che mi riservo di trasmettere non appena saranno da me requisiti." 

Tu sai benissimo quale decisiva importanza assume, in ogni caso, il PARERE DEL CONSIGLIO DI STATO; nel caso specifico, questo parere diventa il PERNO FONDAMENTALE PER GARANTIRE LA COPERTURA FINANAZIARIA ALL'INTERA OPERAZIONE.
Ed allora il nostro Ministro (e, con lui, l'intero Governo) viene paradossalmente ad assomigliare a quel particolare tipo di utente, che entra in un Super-Mercato, riempie il proprio carrello di ogni "Ben di Dio" e, poi, giunto davanti alla cassiera incomincia a rovistare ansiosamente nelle proprie tasche per pagare il cocente debito!
Ma il suo tentativo è destinato al fallimento!
Tuttavia, le cose non finiscono qui, caro Aldo!
Guarda, ad esempio, il Titolo  di questo articolo, comparso, in data 20 gennaio 2010, sul quotidiano  "LA STAMPA" pagina 30:
                       "INDUSTRIALI IN CODA SOGNANDO 30 MILIARDI DI COMMESSE NUCLEARI"

Sono veramente curioso di conoscere le capacità manageriali e gestionali di questi economisti-imprenditori! ma...Mi sorge spontanea una domanda:
"QUESTI SIGNORI RIENTRANO, PER CASO, NELLA CATEGORIA SOCIOLOGICA COSI' MAGISTRALMENTE DESCRITTA E DEFINITA DA KENNETH BOULDING E CIOE' IN QUELLA FATTISPECIE DI CUI NON SI FIDA NEMMENO IL SOMMO PONTEFICE (vedi il suo discorso all'ANGELUS del 3 Gennaio)
Ma, vedi, Aldo: l'argomento che dovrebbe preoccupare tutti noi è la MANCANZA DEL PARERE DELLA CONFERENZA STATO-REGIONI!
A mio modo di vedere, si viene a violare il principio della leale collaborazione tra Istituzioni.
Ma, anche solo a volersi limitare al buon senso, delle due l'una: o i pareri sono orpelli inutili (ma mi chiedo: inutile il parere delle Regioni che subiranno gli impianti nucleari?), oppure non si capisce come si possa anche solo ipotizzare, per di più in materia tanto delicata e controversa, una simile disinvolta scorciatoia.
O meglio lo si capisce benissimo: pian piano, strappo dopo strappo, stiamo seppellendo le regole del diritto, in nome della crescente venerazione per la cosiddetta "sostanza", cioè per il risultato politico.
Conta correre, fare in fretta, senza controlli e contraddittori, magari imponendo tempi contingentati alla discussione parlamentare ed alla fine calando (come è ormai abitudine) la scure del voto di fiducia.
Delle prudenti valutazioni degli organi tecnico -giuridici, del parere delle comunità, chi se ne infischia?
L'intendenza seguirà, si diceva un tempo.
Qui, l'INTENDENZA, INTESA COME LA VALUTAZIONE DEGLI ESPERTI E LA PARTECIPAZIONE DEGLI INTERESSATI, SEMPLICEMENTE E' TAGLIATA FUORI.
Oggi, caro Aldo, sono venute a cadere le regole e le procedure previste dalla Costituzione, da te precedentemente indicate! 
1) Non sono pregiudizialmente contrario al nucleare, perchè, a differenza del carbone, del petrolio e del metano non genera biossido di Carbonio e, quindi, non contribuisce alla genesi d'effetto - serra.

2)
Tuttavia, sono contrario alle attuali centrali (di terza o, addirittura. di seconda generazione) per le seguenti motivazioni:

A) debbono essere costruite in località dotate di un suolo geologicamente stabile, senza rischio di terremoti, nè di alluvioni ed in un raggio di almeno 15 Chilometri di distanza da città o paesi o da grandi snodi di comunicazione (condizioni quasi impossibili nella nostra piccola Italia
);
B)
le attuali centrali debbono essere localizzate in zone molto ricche di acqua (per il raffreddamento dell'impianto) e, quindi, in corrispondenza di un grande fiume o vicino al mare (condizioni di difficile realizzazione, non tanto per ragioni di carenza idrica, quanto, invece, per motivazioni di carattere ambientale e, quindi, di economia turistica);
c) E' tuttora insoluto il problema delle scorie radioattive.
Infatti, la produzione di energia  dalla fusione del nucleo atomico continua a lasciare, dietro di sè, delle "code" di materiali radioattivi, che debbono essere tenuti lontani dagli esseri viventi e dalla biosfera, per un tempo infinito.
L'Italia, a seguito del proprio passato nucleare, deve, ancora adesso, smaltire 10.000 metri cubi di scorie di terza categoria (ossia ad alta pericolosità) e 75.000 metri cubi di rifiuti radioattivi di prima e seconda categoria, derivanti da attività industriali, ospedaliere e dallo smantellamento delle vecchie centrali.
Va evidenziato, inoltre, che sta vieppiù crescendo, nel mondo, il numero dei reattori nucleari fuori servizio, al punto che molti esperti affermano, con paradossale ironia, che l'occupazione futura sarà stimolata non tanto dalla produzione di elettricità, quanto, invece, dalla sepoltura delle scorie;
D) Esiste, infine, una profonda incertezza sui costi dell'intera operazione e sui tempi di realizzazione. Basti pensare, in proposito, che mentre ENEL e CONFINDUSTRA sostengono che il prezzo di ogni reattore  EPR è pari a circa 3,5 Miliardi di Euro, l'EDF (la ditta francese che li costruisce) parla di prezzi assai più elevati, sino ad arrivare al raddoppio (7 Miliardi di Euro).
Per quanto riguarda i tempi di realizzazione è sufficiente citare l'esempio della Centrale finlandese  OLKILUOTO (realizzata sempre dalla stessa EDF), iniziata nel 2005, tuttora in costruzione con profonde incertezze sulla definitiva consegna.

3) Sono, invece, favorevole all'incentivazione degli studi e delle ricerche per addivenire  alla creazione di centrali di quarta generazione (oltre che al settore della fusione nucleare)

Attraverso l'impiego di queste futuribili tecnologie, sarà possibile raggiungere questi  tre traguardi:

A) Creare Centrali piccole, poco costose e facilmente gestibili
B) Creare Centrali intrinsecamente sicure
C) Creare Centrali rivolte al "ritrattamento delle scorie radioattive (con il recupero  dell'Uranio 235 e del Plutonio 239) e la conseguente eliminazione dei rifiuti nucleari, lesivi per l'uomo e per l'ambiente.

ALTER: Ma ti rendi conto, Aldo, che, sino ad ora, noi abbiamo pronunciato una sfilza di NO, tale da far paura?
 Quando incominceremo a discutere in positivo?

ALDO: A cominciare dalla prossima settimana, Alter! Ci attende un avvenire luminoso e sereno!

28 Gennaio 2010                                                                          ALTER e  ALDO PASTORE