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DIALOGO COL MIO "ALTER EGO"
(chiamato semplicemente "ALTER")
TRENTASETTESIMA PARTE
di Aldo Pastore


Aldo Pastore ALTER: Guarda cosa ti ho portato, questa mattina, Aldo!

ALDO: Un articolo giornalistico?

ALTER: Sì, ma...osserva la firma!

 

ALDO: Perdinci! E' quella di Padre Alex Zanotelli!

Leggimi subito, per favore, quanto scritto...perchè, in questo momento, sono senza occhiali!

Ma...pronuncia il tutto ad alta voce, perchè Alex Zanotelli non viene più ascoltato da nessuno in questo nostro strano Paese! Facciamolo sentire, almeno, ai nostri vicini di casa!

 

ALTER: Eccomi pronto, Aldo!

SORELLA ACQUA PUBBLICA

 

NON AVREI MAI IMMAGINATO CHE IL PAESE DI FRANCESCO D’ ASSISI (PATRONO D’ITALIA) CHE HA CANTATO NELLE SUE "LAUDI" LA BELLEZZA DI “SORELLA ACQUA” DIVENTASSE LA PRIMA NAZIONE IN EUROPA A PRIVATIZZARE L’ACQUA! GIORNI FA ABBIAMO AVUTO L’ULTIMO TASSELLO CHE PORTERÀ NECESSARIAMENTE ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA.

IL CONSIGLIO DEI MINISTRI, INFATTI, HA APPROVATO DELLE “MODIFICHE” ALL’ARTICOLO 23 BIS DELLA LEGGE 133/2008. UNA PRIMA PARTE DI QUESTE MODIFICHE RIGUARDANO GLI AFFIDAMENTI DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI, COME ACQUA, GAS, TRASPORTI E RIFIUTI.

LE VIE ORDINARIE (COSÌ AFFERMA IL DECRETO) DI GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI DI RILEVANZA ECONOMICA È L’AFFIDAMENTO  A SOCIETÀ MISTE, IL CUI SOCIO PRIVATO DEVE ESSERE SCELTO ATTRAVERSO GARA PUBBLICA E DEVE POSSEDERE NON MENO DEL 40% ED ESSERE SOCIO "INDUSTRIALE”. IN POCHE PAROLE, QUESTO VUOL DIRE LA FINE DELLE GESTIONI PUBBLICHE  E DELLA PARTECIPAZIONE MAGGIORITARIA DEGLI ENTI LOCALI NELLE SOCIETA' PER AZIONI QUOTATE IN BORSA.

E’ LA VITTORIA DEL MERCATO, DELLA MERCE, DEL PROFITTO. COSA RESTA ORMAI DI COMUNE NEI NOSTRI COMUNI?

E’ LA VITTORIA DELLA POLITICA DELLE PRIVATIZZAZIONI, OGGI, PORTATA AVANTI BRILLANTEMENTE DALLA DESTRA.

 E A FARNE LE SPESE È SORELLA ACQUA.

PER CUI CHIEDO A TUTTI DI PROTESTARE CONTRO QUESTA DECISIONE DEL GOVERNO E CHIEDERE AI PARLAMENTARI CHE VENGA DISCUSSA IN PARLAMENTO LA LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE PER UNA GESTIONE PUBBLICA E PARTECIPATA DELL’ACQUA, CHE HA AVUTO OLTRE 400MILA FIRME E ORA ‘DORME’ NELLA COMMISSIONE AMBIENTE DELLA CAMERA"

 

Quale è il tuo commento a queste parole, che io, personalmente, giudico magistrali?


Alex Zanotelli
ALDO: Concordo con te, Alter, e soprattutto, per l'ennesima volta, con Alex Zanotelli.
Desidero, inoltre, ricordarti che io, in tutta modestia, rientro nel gruppo dei quattrocentomila sottoscrittori della Proposta di Legge, precedentemente citata.
Le considerazioni svolte da Padre Alex Zanotelli mi conducono, tuttavia, a svolgere alcune riflessioni personali sul complesso della materia, oggi, al nostro esame:

1) Dobbiamo, nella nostra Italia, ritornare alla ragione e, dunque, all'eticità della DISCIPLINA LEGISLATIVA dell'intero settore.

Mi permetto di ricordare, in proposito, che, nel 1994, il parlamento Italiano aveva approvato la legge n°36, detta "legge Galli", che prevedeva l'accorpamento delle Aziende Municipalizzate dell'Acqua in circa 90 ATO (Ambiti Territoriali Ottimali), ognuno dotato di un autonomo Consiglio di Gestione. In particolare, all'articolo 1 della Legge, veniva sancito il principio che TUTTE LE ACQUE SONO UN BENE PUBBLICO, DUREVOLE ED INDIVISIBILE.

La creazione degli ATO nasceva dalla necessità di garantire l'accesso all'acqua di tutti i cittadini (superando anacronistiche ed arretrate scelte strettamente municipalistiche) ed, inoltre, di permettere ad ogni Comune, facente parte dell'Ambito, di gestire, in modo completo ed ottimale, l'intero ciclo dell'acqua (dal prelievo all'approvvigionamento, dalla depurazione al successivo riutilizzo).

Quindi, il giudizio complessivo sulla "Legge Galli" doveva ritenersi positivo ed avveniristico.

Successivamente, però, nella Legge Finanziaria 2003, il Governo modificò il dettato legislativo, inserendo, all'Articolo 35, una norma, secondo la quale, tali servizi dovevano essere gestiti da SOCIETA' PER AZIONI.

Per di più, attraverso la Legge Finanziaria 2004, veniva inserita un'ulteriore norma che assegnava ai Comuni ed ai singoli ATO di poter scegliere la gestione, rendendo possibile la partecipazione, alle Società per Azioni, di SOGGETTI PRIVATI.

Il ciclo legislativo è stato completato, infine (ed, in negativo) dalle Modifiche all'Articolo 23 bis della Legge 133/2008, citata da Alex Zanotelli, determinando, di fatto, la vittoria della Privatizzazione e, di conseguenza, della Legge del Profitto.



E', quindi, necessario, al fine di garantire i diritti di tutti i cittadini, ritornare ai valori ed ai principi  fondamentali, posti alla base della "Legge Galli".

 

2) Il percorso su questa strada si rende, inoltre indispensabile per questa ulteriore motivazione: l'attuale disciplina legislativa nazionale è in palese contrasto con il MANIFESTO DELL'ACQUA, elaborato, nel 1998, dal COMITATO INTERNAZIONALE diretto dall'ex-Presidente del Portogallo, MARIO SOARES.

Questo documento si fonda su quattro idee fondamentali, che integralmente riporto:

 

A)   L’ Acqua, in quanto fonte insostituibile di vita, deve essere considerata un Bene Comune e, come tale, Patrimonio dell’ Umanità e degli altri organismi viventi.

 

B)   L’ accesso all’ Acqua (ed, in particolare a quella potabile) è un DIRITTO UMANO E SOCIALE imprescrittibile ed, in quanto tale, esso deve essere garantito a tutti gli esseri umani, indipendentemente dalla razza, dall’ età, dal sesso, dalla classe sociale, dal reddito, dalla nazionalità, dalla religione e dalla disponibilità locale di acqua dolce.

 

C)   La copertura finanziaria dei costi necessari per garantire l’accesso effettivo di tutti gli esseri umani all’ Acqua, nella quantità e qualità sufficienti alla vita, deve essere a carico della collettività, secondo le regole da essa fissate, normalmente attraverso la fiscalità ed altre fonti di reddito pubblico. La stessa regola vale per la gestione dei servizi d’ acqua (pompaggio, distribuzione e trattamento).

 

D)   La gestione della proprietà e dei servizi  è una questione di DEMOCRAZIA. In quanto tale, essa è fondamentalmente un problema riguardante i cittadini e non soltanto i distributori ed i consumatori.

 

 

3) Gli italiani, in questi ultimi anni, hanno acquisito una sufficiente esperienza per esprimere un giudizio sulla Privatizzazione del BENE ACQUA; mi riferisco, ovviamente, all'imponente tendenza alla produzione ed alla commercializzazione dell'ACQUA POTABILE, che si è verificata contestualmente ed in modo parallelo alla crisi d'immagine dei nostri acquedotti.

E' sufficiente esporre i dati, riferiti all'Anno 2007, ricavati da due pregevoli studi, rispettivamente di MAURIZIO CHIERICI e di ROSELINA SALEMI:

 

  •  - AZIENDE IMPEGNATE NEL SETTORE: 181

  •  

  •  - NUMERO DI ETICHETTE (O MARCHE) UTILIZZATE: 226

  •  

  •  - NUMERO DI DIPENDENTI IMPIEGATI: 8.000 CIRCA

  •  

  •  - QUANTITA' ANNUA DI ACQUA UTILIZZATA DALLE AZIENDE: 11 MILIARDI E 800.000 LITRI; (TRA QUESTI, POCO PIU' DI UN MILIARDO DI LITRI VIENE, OGNI ANNO, ESPORTATO)

  •  

  • - GIRO D' AFFARI DELLE AZIENDE: 1 MILIARDO E 750 MILIONI DI EURO 

  •  

  •  - SPESA DELLE AZIENDE PER LE CAMPAGNE PUBBLICITARIE: 400 MILIONI DI EURO

  •  

  • - CITTADINI ITALIANI CHE UTILIZZANO L'ACQUA MINERALE: 38 MILIONI (PARI A CIRCA  IL 65 PER CENTO   DELLA POPOLAZIONE

  •  

  • -  CONSUMO ANNUO PRO CAPITE: 172 LITRI (CIRCA)

  •  

  • - SPESA MEDIA ANNUALE PER UNA FAMIGLIA ITALIANA, COMPOSTA DA QUATTRO PERSONE, PER L' ACQUISTO DEL PRODOTTO: 260 EURO

  •  

  • - QUANTITA' DI PLASTICA  NECESSARIA PER L' IMBOTTIGLIAMENTO: 100.000 TONNELLATE (CIRCA)

  •  

  • - NUMERO DELLE BOTTIGLIE DI PLASTICA DA SMALTIRE, OGNI ANNO: 5 MILIARDI (CIRCA) PER UN COSTO DI SMALTIMENTO DI 36 CENTESIMI A BOTTIGLIA ( A TOTALE CARICO DELLA COMUNITA')

  •  

  • Caro Alter, ho un unico commento da fare dinnanzi a questi dati:

  • PER IL PRIVATO, L'ACQUA  E' DIVENTATA NON SOLTANTO UNA MERCE, MA, ADDIRITTURA L'AFFARE DEL SECOLO, L'INVESTIMENTO PRODUTTIVO PIU' REMUNERATIVO.



4) Nasce, dai numeri sopra citati, la mia ultima riflessione che è possibile sintetizzare in questo quesito: QUALE AVVENIRE CI ATTENDE?
La risposta è implicita, caro Alter! Ti ripeto, in proposito, quanto già da me scritto in data 26 settembre 2007:
"ATTRAVERSO L'AFFIDO AI PRIVATI, IL COSTO DELL'ACQUA TENDERA' SEMPLICEMENTE A SALIRE, CON GRAVI RIPERCUSSIONI SULL'ECONOMIA E, SOPRATTUTTO, SUI FRAGILI BILANCI DI MOLTE FAMIGLIE."

ALTER: Ma...Aldo! Tu stai dicendo le stesse cose, che hanno detto molti Sindaci della nostra Provincia!

Guarda! Sapendo di dover discutere con Te, su questo argomento, ho portato, con me, diverse copie di quotidiani locali.

Ti leggo soltanto i titoli degli articoli, perchè, per ragioni di tempo non possiamo andare oltre! 

 

Aldo Pastore
del 10 ottobre 2009
 ACQUA, NO ALLA PRIVATIZZAZIONE
ALBENGA CHIAMA A RACCOLTA I COMUNI
ANCHE SAVONA RISPONDE ALL'APPELLO
VACCAREZZA:"E' UN BENE PUBBLICO E DEVE RIMANERLO"

 

Aldo Pastore
dell' 11 ottobre 2009
SAVONA: L'APPELLO DEI CITTADINI
"STOP AI PRIVATI, SUBITO"
UN COMITATO AMBIENTALISTA CHIEDE DI MODIFICARE LO STATUTO DEI COMUNI

 

Aldo Pastore
del 17 ottobre 2009
GUERRA DELL'ACQUA, PONTINVREA LANCIA LA SFIDA
 IL PRIMO CITTADINO MATTEO CAMICIOTTOLI HA CONVOCATO PER LUNEDI' UNA RIUNIONE DEI COMUNI DISSIDENTI
"NO ALLA PRIVATIZZAZIONE"

 

Aldo Pastore
del 22 ottobre 2009
PIETRA LIGURE: L'AMMINISTRAZIONE TEME DI DOVER PAGARE DI PIU' LE RISORSE IDRICHE
BOICOTTIAMO L'ADESIONE ALL'ATO
IL SINDACO RIFIUTA DI ENTRARE  NEL CONSORZIO PROVINCIALE PER LA GESTIONE DELL'ACQUA

 

Aldo Pastore
del 29 ottobre 2009
LA CORSA PER L'ATO IDRICO
ACQUA, I COMUNI SI ALLEANO CONTRO I PRIVATI

 

Aldo Pastore
del 30 ottobre 2009
IL SINDACO DI SASSELLO, PAOLO BADANO:
"LA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA E' UNA COSA ASSURDA, SENZA CONTARE CHE LA STESSA LEGGE CI IMPONE DI VOTARE A FAVORE.
CHE SEGNALE DI DEMOCRAZIA PUO' DARE UNA VOTAZIONE CHE DEVE PER FORZA OTTENERE UN RISULTATO FAVOREVOLE?

 

Aldo Pastore
del 3 NOVEMBRE 2009
 GIUSTENICE - LA DENUNCUA DEL SINDACO ROZZI
L'ACQUA AUMENTERA' DEL 500 % 

 

Tuttavia, caro Aldo, di fronte a questa sollevazione dei sindaci, la risposta quale è stata? Eccola:

 

Aldo Pastore
del 10 ottobre 2009
ASSESSORE PROVINCIALE PAOLO MARSON

"SOLO LA RETE UNICA CI DA' FORZA.
ADERIRE ALL'ATO E' UN OBBLIGO
NON VOGLIO COMMISSARIARE NESSUNO
DEVO SOLO ATTENERMI A UNA LEGGE DELLO STATO

 

Aldo Pastore
del 30 OTTOBRE 2009
CLAUDIO BURLANDO SCRIVE AI SINDACI "ADERITE ALL'ATO"
IL GOVERNATORE DELLA REGIONE CLAUDIO BURLANDO HA INVIATO UNA LETTERA DI DIFFIDA A VARIE AMMINISTRAZIONI COMUNALI AFFINCHE' APPROVINO ENTRO IL 15 NOVEMBRE GLI ATTI ISTITUTIVI DEL CONSORZIO OBBLIGATORIO DENOMINATO "AUTORITA' D'AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE (ATO) DELLA PROVINCIA.
TRASCORSO TAL PERIODO, BURLANDO PROVVEDERA' A NOMNARE UN COMMISSARIO  PER LO SVOLGIMENTO DELL'ATO.

LA LETTERA IMPOSITIVA E' STATA INVIATA A BARDINETO, BORMIDA, PONTINVREA, SASSELLO, ALBENGA, ALTARE, CAIRO, GIUSTENICE, GIUSVALLA, MASSIMINO, MIOGLIA, PIETRA E SAVONA, CHE NON HANNO ANCORA DELIBERATO IN MERITO.

 

Mi pare una risposta nettamente negativa nei confronti di questi Comuni!

 

ALDO: Ma, caro Alter, il Presidente Regionale e l' Assessore Provinciale, in quanto rappresentanti di Organi Istituzionali Sovra - comunali, hanno l'obbligo di far rispettare  le leggi dello Stato!

Quindi, non possiamo accusare loro!

Il problema è, invece, quello che ti ho posto all'inizio, in armonia con l'esemplare pensiero di ALEX ZANOTELLI:

 

"SI TRATTA DI UNA LEGGE ERRATA ED INIQUA;

VA, QUINDI, RIVISTA PROFONDAMENTE E CON URGENZA!"

 

ALTER:

Una volta tanto, sono d'accordo con Te; ma, soprattutto, sono d'accordo con i Sindaci Diffidati, perchè, l'hai visto anche Tu, Aldo: spesse volte sui campi di calcio, gli arbitri sbagliano nel diffidare i giocatori!

 

 5 Novembre  2009                                                    ALTER e ALDO PASTORE