TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni
DIALOGO COL MIO "ALTER EGO"
ALDO:
Perdinci! E' quella di Padre Alex
Zanotelli! Leggimi subito, per
favore, quanto scritto...perchè, in
questo momento, sono senza occhiali! Ma...pronuncia il
tutto ad alta voce, perchè Alex
Zanotelli non viene più ascoltato da
nessuno in questo nostro strano Paese!
Facciamolo sentire, almeno, ai nostri
vicini di casa!
ALTER:
Eccomi pronto, Aldo! SORELLA ACQUA
PUBBLICA NON AVREI MAI
IMMAGINATO CHE IL PAESE DI FRANCESCO D’
ASSISI (PATRONO D’ITALIA) CHE HA CANTATO
NELLE SUE "LAUDI" LA BELLEZZA DI
“SORELLA ACQUA” DIVENTASSE LA PRIMA
NAZIONE IN EUROPA A PRIVATIZZARE
L’ACQUA! GIORNI FA ABBIAMO AVUTO
L’ULTIMO TASSELLO CHE PORTERÀ
NECESSARIAMENTE ALLA PRIVATIZZAZIONE
DELL’ACQUA.
LE VIE ORDINARIE
(COSÌ AFFERMA IL DECRETO) DI GESTIONE
DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI DI RILEVANZA
ECONOMICA È
L’AFFIDAMENTO
A SOCIETÀ MISTE,
IL CUI
SOCIO PRIVATO
DEVE ESSERE SCELTO ATTRAVERSO GARA
PUBBLICA E DEVE
POSSEDERE NON MENO DEL 40%
ED
ESSERE SOCIO
"INDUSTRIALE”.
IN POCHE PAROLE, QUESTO VUOL DIRE
LA FINE DELLE GESTIONI PUBBLICHE
E DELLA PARTECIPAZIONE MAGGIORITARIA
DEGLI ENTI LOCALI NELLE SOCIETA' PER
AZIONI QUOTATE IN BORSA. E’ LA VITTORIA
DEL MERCATO, DELLA MERCE, DEL PROFITTO.
COSA RESTA ORMAI DI COMUNE NEI NOSTRI
COMUNI?
PER CUI CHIEDO A
TUTTI DI PROTESTARE CONTRO QUESTA
DECISIONE DEL GOVERNO E
CHIEDERE AI
PARLAMENTARI CHE VENGA DISCUSSA IN
PARLAMENTO LA LEGGE DI INIZIATIVA
POPOLARE PER UNA GESTIONE PUBBLICA E
PARTECIPATA DELL’ACQUA, CHE HA AVUTO
OLTRE 400MILA FIRME E ORA ‘DORME’ NELLA
COMMISSIONE AMBIENTE DELLA CAMERA"
Quale è il tuo
commento a queste parole, che io,
personalmente, giudico magistrali? Mi permetto di
ricordare, in proposito, che, nel 1994,
il parlamento Italiano aveva approvato
la legge n°36, detta "legge Galli", che
prevedeva l'accorpamento delle Aziende
Municipalizzate dell'Acqua in circa 90
ATO (Ambiti Territoriali Ottimali),
ognuno dotato di un autonomo Consiglio
di Gestione. In particolare,
all'articolo 1 della Legge, veniva
sancito il principio che TUTTE
LE ACQUE SONO UN BENE PUBBLICO, DUREVOLE
ED INDIVISIBILE. La creazione degli
ATO nasceva dalla necessità di garantire
l'accesso all'acqua di tutti i cittadini
(superando anacronistiche ed arretrate
scelte strettamente municipalistiche) ed,
inoltre, di permettere ad ogni Comune,
facente parte dell'Ambito, di gestire,
in modo completo ed ottimale, l'intero
ciclo dell'acqua (dal prelievo
all'approvvigionamento, dalla
depurazione al successivo riutilizzo). Quindi, il giudizio
complessivo sulla "Legge Galli" doveva
ritenersi positivo ed avveniristico. Successivamente,
però, nella Legge Finanziaria 2003, il
Governo modificò il dettato legislativo,
inserendo, all'Articolo 35, una norma,
secondo la quale, tali servizi dovevano
essere gestiti da SOCIETA' PER AZIONI. Per di più,
attraverso la Legge Finanziaria 2004,
veniva inserita un'ulteriore norma che
assegnava ai Comuni ed ai singoli ATO di
poter scegliere la gestione, rendendo
possibile la partecipazione, alle
Società per Azioni, di SOGGETTI PRIVATI. Il ciclo legislativo
è stato completato, infine (ed, in
negativo) dalle Modifiche all'Articolo
23 bis della Legge 133/2008, citata da
Alex Zanotelli, determinando, di fatto,
la vittoria della Privatizzazione e, di
conseguenza, della Legge del Profitto. E', quindi,
necessario, al fine di garantire i
diritti di tutti i cittadini, ritornare
ai valori ed ai principi
fondamentali, posti alla base della
"Legge Galli".
2)
Il percorso su questa strada si rende,
inoltre indispensabile per questa
ulteriore motivazione: l'attuale
disciplina legislativa nazionale è in
palese contrasto con il
MANIFESTO DELL'ACQUA,
elaborato, nel 1998, dal COMITATO
INTERNAZIONALE diretto
dall'ex-Presidente del Portogallo, MARIO
SOARES. Questo documento si
fonda su quattro idee fondamentali, che
integralmente riporto: A) L’
Acqua, in quanto fonte insostituibile di
vita, deve essere considerata un Bene
Comune e, come tale, Patrimonio dell’
Umanità e degli altri organismi viventi. B) L’
accesso all’ Acqua (ed, in particolare a
quella potabile) è un DIRITTO UMANO E
SOCIALE imprescrittibile ed, in quanto
tale, esso deve essere garantito a tutti
gli esseri umani, indipendentemente
dalla razza, dall’ età, dal sesso, dalla
classe sociale, dal reddito, dalla
nazionalità, dalla religione e dalla
disponibilità locale di acqua dolce. C) La
copertura finanziaria dei costi
necessari per garantire l’accesso
effettivo di tutti gli esseri umani all’
Acqua, nella quantità e qualità
sufficienti alla vita, deve essere a
carico della collettività, secondo le
regole da essa fissate, normalmente
attraverso la fiscalità ed altre fonti
di reddito pubblico. La stessa regola
vale per la gestione dei servizi d’
acqua (pompaggio, distribuzione e
trattamento). D) La
gestione della proprietà e dei servizi
è una questione di DEMOCRAZIA. In quanto
tale, essa è fondamentalmente un
problema riguardante i cittadini e non
soltanto i distributori ed i
consumatori.
3) Gli
italiani, in questi ultimi anni, hanno
acquisito una sufficiente esperienza per
esprimere un giudizio sulla
Privatizzazione del BENE ACQUA; mi
riferisco, ovviamente, all'imponente
tendenza alla produzione ed alla
commercializzazione dell'ACQUA
POTABILE, che si è verificata
contestualmente ed in modo parallelo
alla crisi d'immagine dei nostri
acquedotti. E' sufficiente
esporre i dati, riferiti all'Anno 2007,
ricavati da due pregevoli studi,
rispettivamente di MAURIZIO CHIERICI e
di ROSELINA SALEMI:
-
AZIENDE IMPEGNATE NEL
SETTORE:
181
-
NUMERO DI ETICHETTE (O
MARCHE) UTILIZZATE:
226
-
NUMERO DI DIPENDENTI
IMPIEGATI:
8.000
CIRCA
-
QUANTITA' ANNUA DI ACQUA
UTILIZZATA DALLE
AZIENDE:
11
MILIARDI E 800.000
LITRI;
(TRA QUESTI, POCO PIU'
DI UN MILIARDO DI LITRI
VIENE, OGNI ANNO,
ESPORTATO)
-
GIRO D' AFFARI DELLE
AZIENDE:
1
MILIARDO E 750 MILIONI
DI EURO
-
SPESA DELLE AZIENDE PER
LE CAMPAGNE
PUBBLICITARIE:
400 MILIONI DI EURO
- CITTADINI ITALIANI CHE
UTILIZZANO L'ACQUA
MINERALE: 38
MILIONI
(PARI A CIRCA IL
65 PER CENTO
DELLA POPOLAZIONE
-
CONSUMO ANNUO PRO
CAPITE:
172 LITRI
(CIRCA)
-
SPESA MEDIA ANNUALE PER
UNA FAMIGLIA ITALIANA,
COMPOSTA DA QUATTRO
PERSONE, PER L' ACQUISTO
DEL PRODOTTO:
260 EURO
-
QUANTITA' DI PLASTICA
NECESSARIA PER L'
IMBOTTIGLIAMENTO:
100.000 TONNELLATE
(CIRCA)
-
NUMERO DELLE BOTTIGLIE
DI PLASTICA DA SMALTIRE,
OGNI ANNO:
5
MILIARDI
(CIRCA) PER UN COSTO DI
SMALTIMENTO DI
36
CENTESIMI
A BOTTIGLIA ( A TOTALE
CARICO DELLA COMUNITA')
Caro Alter, ho un unico
commento da fare
dinnanzi a questi dati:
PER IL PRIVATO, L'ACQUA
E' DIVENTATA NON
SOLTANTO UNA MERCE, MA,
ADDIRITTURA L'AFFARE DEL
SECOLO, L'INVESTIMENTO
PRODUTTIVO PIU'
REMUNERATIVO.
ALTER:
Ma...Aldo! Tu stai dicendo le stesse
cose, che hanno detto molti Sindaci
della nostra Provincia! Guarda! Sapendo di
dover discutere con Te, su questo
argomento, ho portato, con me, diverse
copie di quotidiani locali. Ti leggo soltanto i
titoli degli articoli, perchè, per
ragioni di tempo non possiamo andare
oltre! Tuttavia, caro Aldo,
di fronte a questa sollevazione dei
sindaci, la risposta quale è stata?
Eccola: LA LETTERA IMPOSITIVA
E' STATA INVIATA A BARDINETO,
BORMIDA, PONTINVREA, SASSELLO, ALBENGA,
ALTARE, CAIRO, GIUSTENICE, GIUSVALLA,
MASSIMINO, MIOGLIA, PIETRA E
SAVONA, CHE NON HANNO ANCORA
DELIBERATO IN MERITO. Mi pare una risposta
nettamente negativa nei confronti di
questi Comuni!
ALDO:
Ma, caro Alter, il Presidente Regionale
e l' Assessore Provinciale, in quanto
rappresentanti di Organi Istituzionali
Sovra - comunali, hanno l'obbligo di far
rispettare le leggi dello Stato! Quindi, non possiamo
accusare loro! Il problema è,
invece, quello che ti ho posto
all'inizio, in armonia con l'esemplare
pensiero di ALEX ZANOTELLI: "SI TRATTA DI UNA
LEGGE ERRATA ED INIQUA; VA, QUINDI, RIVISTA
PROFONDAMENTE E CON URGENZA!"
ALTER: Una volta tanto, sono
d'accordo con Te; ma, soprattutto, sono
d'accordo con i Sindaci Diffidati,
perchè, l'hai visto anche Tu, Aldo:
spesse volte sui campi di calcio, gli
arbitri sbagliano nel diffidare i
giocatori! 5 Novembre
2009 ALTER
e ALDO PASTORE
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