Un articolo di “Repubblica” sulla
“scuola” della buona amministrazione
Gioie e dolori del
“porto delle meraviglie”
A Imperia in
frantumi anche “Padre Pio”
I presagi dicono che “porti male”.
Intanto sono in molti a fare gli scongiuri
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Imperia
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Non c’è pace, dopo tanta “gloria”, nel costruendo maxi porto di
Imperia.
Se giornali economici nazionali continuano a
sfornare paginate e mezze paginate di
pubblicità, con l’invito ad un promettente
investimento, le cronache locali, pur senza
euforia, hanno descritto alcune disavventure,
buchi neri. Non parliamo di ambiente. Ai
cittadini interessa soprattutto il “progresso”.
Più quello economico ed immediato. |
Pubblichiamo anche l’intervento sferzante di
Marco
Preve che su
Repubblica-Il Lavoro racconta una storia che
magari può interessare a qualche lettore di
Trucioli. Possiamo definirla una vicenda più o
meno esemplare? Se ne leggono tante, ma forse
questa mancava, almeno per chi ha la memoria
storica del ponente ligure.
E poi,
come non parlare, di altre “disgrazie” di cui
non si sono occupati i giornali più diffusi. Il
giorno della festa patronale di
San Giovanni, è precipitata, finendo disastrosamente sul pavimento,
la statua
di Padre Pio. Evento dovuto, a quanto pare,
ad un sbilanciato intervento umano in
preparazione della solenne
processione.
Una settimana prima,
invece, un fulmine aveva distrutto e staccato la
parte superiore della statua in marmo sul
Monte
Frontè, parrocchia di
Mendatica.
Ora i due accadimenti non
sono certo collegati, ma gli “oroscopi” parlano
di neri presagi. Non ci crediamo.
Padre Pio
a San
Giovanni Rotondo sarà onorato con una cripta
di foglie d’argilla rivestite d’oro. Le fonti
ufficiali indicano l’utilizzo di 12- 15
chilogrammi d’oro. La fusione di tanti doni (ex
voto). Calcolato al valore attuale, di
21 euro
al grammo, si arriverebbe a
315 mila
euro (600 milioni delle vecchie lire). Non
sembra poi cosi mastodontico come spesa. Se si
tiene conto ad esempio dell’oro massiccio
presente nella cattedrale di
Cefalù,
oppure in quella di
Ravenna.
I frati
cappuccini hanno reagito indignati alle accuse
di non rispettare il “voto” di povertà, umiltà,
la loro missione, replicando che l’oro
simboleggia solo la gloria a Dio e l’espressione
di bellezza del Divino. E che
Padre Pio non si sarebbe affatto scandalizzato
della cripta (2 mila mq) rivestita d’oro.
I frati di
Pietralcina onorano degnamente quello che il
loro confratello taumaturgo e guaritore,
intercessore di miracoli in tutto il mondo,
voleva.
Sicuramente non avrebbe gradito e forse neppure
immaginato che la sua statua fosse
vittima
di un incidente nella chiesa parrocchiale di
Oneglia,
lasciando increduli ed amareggiati tanti fedeli.
Stai a
vedere che è, secondo le credenze care ai nostri
avi, la maledizione verso le “cattive azioni”
degli uomini. Ad iniziare dall’opera più
faraonica e presunto fiore all’occhiello della “nuova
Imperia”. Quelle malefatte che nel “porto”
vedrebbero molti “peccatori”, impuniti dalla
giustizia dell’uomo, ma non quella divina. E già
perché sulle aree demaniali imperiesi, in quel
di Ponente soprattutto, oltre
Porto Maurizio pare che gli esseri terrestri si siano macchiati di
altre marachelle. Non siano mai stati richiesti
i soldi della “concessione demaniali.” Ci sono
stabilimenti balneari, attrazioni, una fiorente
attività nei mesi estivi. Nessun scandalo. Tutto
va bene. Ordinaria amministrazione. Se tutti
tacciono significa che è giusto che sia cosi.
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