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 Albergatori e commercianti annunciano di non schierarsi, con un appello

<A Varazze programmi elettorali fumosi,

manca un modello chiaro di sviluppo>

Il ruolo dei giovani associati deve trovare più incisività e partecipazione

                                    di Andrea Bruzzone* e Marilena Ratto*


Andrea Bruzzone

Come è noto, le nostre Associazioni rappresentano il cardine dell’attività turistica e commerciale varazzina e da anni sono presenti nell’impegno politico e amministrativo della vita cittadina .

 

Siamo sempre stati capaci di esprimere con libertà la volontà degli associati avendo riguardo all’interesse della collettività .

Tale libertà di espressione ci ha connotato negli anni e intendiamo rispettarla nei modi e nelle forme che la stessa richiede .

A seguito di una serie di riunioni convocate per valutare conseguenze ed impegni derivanti dalla presentazione di un’eventuale lista civica per il Comune di Varazze avente come candidato Sindaco la signora Marilena Ratto , i Consigli Direttivi delle due categorie hanno deciso di rinunciare all’iniziativa per le seguenti motivazioni.

 

La difficilissima situazione economica che coinvolge la nostra città e la nostra regione ci obbliga a dare priorità all’impegno sindacale rispetto ad un eventuale impegno elettorale.

 

Constatando nei programmi elettorali di tutti gli schieramenti finora venuti alla luce un certo disorientamento rispetto ad un modello chiaro di sviluppo economico della città, riteniamo importantissimo che le associazioni attivino tutte le loro forze migliori per produrre una proposta solida e sostenibile di rilancio cittadino, confrontandosi successivamente con la futura maggioranza e minoranza amministrativa al fine di sollecitare in tutti il massimo sforzo per il benessere cittadino.

 

Riteniamo, inoltre, che in tutti gli schieramenti proposti siano presenti forze giovani e propositive, utilissime per il progresso cittadino, ma purtroppo non ancora in grado di incidere con la necessaria preponderanza sulle decisioni comuni.

 

E’ nostra intenzione quindi metterci a disposizione di chiunque intenda farsi portavoce di soluzioni innovative per la città e fornire un continuo stimolo alla futura amministrazione.

 

In conclusione, i consigli associativi rafforzano l’impegno per una politica comune e propositiva di fronte alla città, e già nei prossimi mesi, divulgheranno le loro prime iniziative.

 

Allo stato attuale  sollecitiamo i nostri soci a mantenersi uniti nel sostenere le associazioni di categoria locali, forza trainante dell’economia varazzina, e ad assumere il loro impegno collaborativo all’interno della categoria, con un particolare invito ai soci “giovani” per una maggiore partecipazione alla vita associativa.

 

IL PRESIDENTE                                    

ASSOCIAZIONE ALBERGATORI VARAZZE          

(Andrea Bruzzone)

 

marilena-ratto

IL PRESIDENTE

ASSOCIAZIONE COMMERCIANTI VARAZZE

(Marilena Ratto)

Nota di Trucioli Savonesi: l’autorevole appello delle due più rappresentative realtà economiche di Varazze è condivisibile in gran parte. C’è una lacuna da colmare. E’ indispensabile uscire dagli equivoci su quale “modello di sviluppo” e prendere atto che i programmi elettorali sono diventati un rosario di buone intenzioni, promesse spesso populiste, inconcludenti.

Contano la capacità dimostrata e l’onestà degli uomini chiamati ad amministrare il Comune, la loro autonomia al servizio del bene comune. Contano i risultati raggiunti. La qualità della vita, il benessere o il malessere complessivo di una città. Conta soprattutto, come insegnano le più avanzate democrazie europee, un’etica ed un rigore amministrativo, più moralità pubblica, in costante decadenza in Italia e a Varazze.

Sul fronte turistico ed economico sono almeno 30 anni che si scrive e si parla della necessità di “rilancio cittadino”. Finora, dopo il nuovo porto, l’unico rilancio certo, indiscutibile, è stato lo sviluppo da “seconde case”, a senso unico. Dove ci ha portato? E’ cresciuto il turismo alberghiero ed il commercio? Chi e quanti ne hanno beneficiato?

Per quale ragione in molti centri storici della nostra riviera, rimessi a nuovo, definiti il “salotto”, stanno espandendosi a macchia d’olio attività commerciali gestite da extracomunitari (asiatici soprattutto) dove di “qualità” non c’è proprio nulla? Perché i “nostri” commercianti o esercenti hanno dovuto o preferito gettare la spugna? Solo per incapacità? E’ un fenomeno allarmante, in gran parte ignorato soprattutto per le sue conseguenze.

Anche a Varazze non serve, non porta da nessuna parte, il linguaggio politichese del “dobbiamo fare” che interessa semmai a pochi “professionisti della politica su cui campano e fanno affari”.

Serve indicare in modo chiaro da che parte inizia il vero cambiamento (verificando promesse, percorso, strategie, risultati)  e porre quantomeno un freno ai parassiti, all’antimeritocrazia. C’è chi parla di rilancio turistico e da anni “uccide” impunemente l’industria alberghiera, il commercio qualificate fonte di posti di lavoro per i giovani. Per un futuro di speranza, non quello da venditori di illusioni.

Assistiamo ad un eccesso di coloro che predicano bene e razzolano malissimo.

Da qui l’importanza di associazioni di categoria unite, autonome, rigorose, credibili, capaci di falsi ascoltare con il linguaggio della concretezza e della coerenza.