TRUCIOLI SAVONESI spazio di riflessione per Savona e dintorni
Albergatori e commercianti annunciano di non schierarsi, con un
appello
<A Varazze programmi elettorali fumosi,
manca un modello chiaro di sviluppo>
Il ruolo dei giovani associati deve trovare più incisività e
partecipazione
di Andrea Bruzzone* e Marilena Ratto*
Come è noto, le nostre
Associazioni rappresentano il cardine dell’attività turistica e
commerciale varazzina e da anni sono presenti nell’impegno
politico e amministrativo della vita cittadina .
Siamo sempre stati capaci di
esprimere con libertà la volontà degli associati avendo riguardo
all’interesse della collettività .
A seguito di una serie di
riunioni convocate per valutare conseguenze ed impegni derivanti
dalla presentazione di un’eventuale lista civica per il
Comune di Varazze avente come candidato Sindaco la
signora
Marilena
Ratto Marilena, i Consigli Direttivi delle due
categorie hanno deciso di rinunciare all’iniziativa per le
seguenti motivazioni.
Constatando nei programmi
elettorali di tutti gli schieramenti finora venuti alla luce un
certo disorientamento rispetto ad un modello chiaro di sviluppo
economico della città, riteniamo importantissimo che le
associazioni attivino tutte le loro forze migliori per produrre
una proposta solida e sostenibile di rilancio cittadino,
confrontandosi successivamente con la futura maggioranza e
minoranza amministrativa al fine di sollecitare in tutti il
massimo sforzo per il benessere cittadino.
In conclusione, i consigli
associativi rafforzano l’impegno per una politica comune e
propositiva di fronte alla città, e già nei prossimi mesi,
divulgheranno le loro prime iniziative.
ASSOCIAZIONE ALBERGATORI VARAZZE
(Andrea Bruzzone)
ASSOCIAZIONE COMMERCIANTI
VARAZZE
(Marilena Ratto)
Contano la capacità dimostrata e l’onestà degli uomini chiamati
ad amministrare il Comune, la loro autonomia al servizio del
bene comune. Contano i risultati raggiunti. La qualità della
vita, il benessere o il malessere complessivo di una città.
Conta soprattutto, come insegnano le più avanzate democrazie
europee, un’etica ed un rigore amministrativo, più moralità
pubblica, in costante decadenza in Italia e a Varazze.
Sul fronte turistico ed economico sono almeno 30 anni che si
scrive e si parla della necessità di “rilancio cittadino”.
Finora, dopo il nuovo porto, l’unico rilancio certo,
indiscutibile, è stato lo sviluppo da “seconde case”, a senso
unico. Dove ci ha portato? E’ cresciuto il turismo alberghiero
ed il commercio? Chi e quanti ne hanno beneficiato?
Per quale ragione in molti centri storici della nostra riviera,
rimessi a nuovo, definiti il “salotto”, stanno espandendosi a
macchia d’olio attività commerciali gestite da extracomunitari
(asiatici soprattutto) dove di “qualità” non c’è proprio nulla?
Perché i “nostri” commercianti o esercenti hanno dovuto o
preferito gettare la spugna? Solo per incapacità? E’ un fenomeno
allarmante, in gran parte ignorato soprattutto per le sue
conseguenze.
Anche a Varazze non serve, non porta da nessuna parte, il
linguaggio politichese del “dobbiamo fare” che interessa semmai
a pochi “professionisti della politica su cui campano e fanno
affari”.
Serve indicare in modo chiaro da che parte inizia il vero
cambiamento (verificando promesse, percorso, strategie,
risultati) e porre
quantomeno un freno ai parassiti, all’antimeritocrazia. C’è chi
parla di rilancio turistico e da anni “uccide” impunemente
l’industria alberghiera, il commercio qualificate fonte di posti
di lavoro per i giovani. Per un futuro di speranza, non quello
da venditori di illusioni.
Assistiamo ad un eccesso di coloro che predicano bene e
razzolano malissimo.
Da qui l’importanza di associazioni di categoria unite,
autonome, rigorose, credibili, capaci di falsi ascoltare con il
linguaggio della concretezza e della coerenza. |