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A Capo Vado le ostriche, a Bergeggi le migliori cozze, datteri, posidonia. Spariti

I disastri del depuratore?

La patina orrenda distrugge i fondali

<Denunciatemi per procurato allarme, cari ecologisti e verdi dei miei stivali!>

<La frana di Noli, tutto come avevo previsto. Le balle hanno le gambe corte>

  di Guido Luccini


Guido Luccini

Ricorderete la mia provocatoria proposta :

La laboriosa, unica, e certa soluzione all' Italiana :

Richiesta da parte del Sindaco di Noli a :  Regione, Provincia, Demanio, Capitaneria, Beni Ambientali, Forestale, Anas, Asl e quant'altro, per l'ottenimento della discarica invernale del tipo “soluzione Francese”, in previsione dello stoccaggio di una corolla di “container” atti a ravvivare e uniformare l'ambiente Ligure, come già è avvenuto  nel Comune di Bergeggi.

Ottenuti così , “immediatamente” i permessi e tagliato il nastro inaugurale,  si  potrà, “procedendo all'Italiana”, richiedere un cambio di destinazione del “sedime containerizzato”,  a...... “strada consortile”......, come normalmente si fa, quotidianamente, per le nostre strutture Alberghiere, e il gioco è fatto ! E a costo zero.

Alcuni dei tecnici che seguono i miei articoli, mi hanno suggerito soluzioni  ancor prima dei nuovi eventi franosi, nel merito di questo famoso Malpasso di Capo Noli, ormai finalmente accertati quale “pericolo incombente”.

1)  Ampliamento della galleria sull'ex  percorso ferroviario .

Anni di lavoro ,30 milioni di €uro stimati dal Secolo XIX dell' 1/04/09 .

2)  Gradonatura di alleggerimento del tipo eseguito per la Capra Zoppa , nel Finalese.

Anni di lavoro , lunga chiusura dell'attuale percorso, costi altissimi.

In Andalusia (anni 70) quando i  Comuni non avevano  manco una pesetas, (come del resto noi oggi) si permutavano tali interventi con concessioni edilizie abitative, su terreni comunali,  il Paese veniva così dotato, di queste opere necessarie a costo zero,.... producendo lavoro in entrambi gli interventi...... e, cambiando così, in  modo  dignitoso, l' aspetto del Paese !

In Italia ciò non è possibile, in quanto le Varianti Urbanistiche si possono solo attuare sulle industrie dismesse, ed è anche  per questo  che siamo in “braghe di tela”,............ quindi amici miei , lasciamo perdere !

3)  Altri si sono opposti decisamente alla mia proposta del  22/03/09 ( vedi Trucioli Savonesi n° 193 )  pensando alla inevitabile distruzione della “Posidonia”.

E qui dobbiamo aprire un triste capitolo !

Credetemi, provo dolore nel dire quanto segue ai nostri giovani, ma tutte le persone che si atteggiano a difensori della natura devono essere più attente ai loro interlocutori perchè i giovani si stanno svegliando !

Negli anni 70 quando avevo amici a pranzo, indossavo la mia muta, e in  apnea mi rifornivo di ostriche del diametro di 8 cm. (le migliori), che proliferavano sulla posidonea di CapoVado, e, credetemi, in tutte le mie immersioni europee, brasiliane, o venezuelane, mai ho rivisto un habitat  meraviglioso come quello di Bergeggi !

Tutti voi sapete anche, che le cozze per essere commestibili necessitano di 14 mesi di vita, infatti da un anno all'altro la corda del gavitello del mio gommone si riempiva di cozze, ormai quasi pronte per la cottura, ed anche tutti gli anfratti rocciosi sia verticali che orizzontali situati ad una profondità anche minore di 3 metri negli anni 60 erano invasi dalla posidonea e dalle cozze, e qui i bagnanti hanno colpe ma,.......

Oggi al di sopra della posidonia di Capo Vado, gravitano container!

E qui nessuno, sia Ecologisti che Verdi o Italia nostrani, si è mai interessato della distruzione della posidonia che vi ho appena descritta.

Sempre in apnea all'isola di Bergeggi, ricca delle migliori cozze del mondo, le cui valve  terminavano con uno stupendo “calcare di color rosso” ne raccoglievo la quantità che mi necessitava !

Oggi non ce ne sono più !


Frana a Capo Noli

Con due ore di bombole raccoglievo ancora, a ridosso di Punta Prodani (sotto la croce che ricorda l'affondamento del Transilvania) una manciata di  datteri (spero che il reato sia prescritto), per il sugo della pastasciutta!

Ed anche queste sono scomparse !

Ma......  se per le ostriche di Capo Vado dobbiamo inchinarci allo sviluppo economico anche se discutibile, ben diverso è quanto l'uomo ha programmato e deciso scientemente per l'utilizzo dei rimanenti fondali.

Come già  ho citato in altre letture la pesca a strascico e la pesca del novellame (i famosi bianchetti) non danno scampo alle riproduzioni ittiche, e qui l'intervento di appropriate leggi potrebbe ristabilire l'equilibrio necessario alla ripresa dell'ecosistema.

Purtroppo per quanto riguarda la nostra tanto conclamata depurazione fognaria,  preso atto dei nefasti risultati (che avevo peraltro già previsto nel 1975) iniziati da quando ci dotammo di depuratori assolutamente inefficienti , distruttivi e maleodoranti ! (vedi truciolisavonesi n° 180 del 14/12/08), nessuno, dico nessuno ha mai informato i Savonesi che :

ove  io raccoglievo cozze e datteri di mare e le rocce di allora ricche di posidonia  avevano la  dolcissima apparenza di un bosco muschiato,  oggi si presentano rivestite da una larva appiccicosa su cui la mano scivola con senso di disgusto, e che la causa di questo, altro non è se non il detersivo che triturato e miscelato insieme al prodotto organico stende questa patina orrenda sui fondali, sulla posidonia e sulle pareti rocciose !

I nostri sfrenati ecologisti che pare abbiano solo loro il diritto di esprimere pareri su quello che non si deve fare, senza mai proporre quello che  si dovrebbe fare, sono da oggi,  a conoscenza dell'unico, vero e valido motivo  di contestazione,  in quanto possono verificare “immergendosi”, la situazione che ho dianzi descritto, dedicandosi così, finalmente ad una nuova lotta che, anche se impari, sarebbe quanto meno finalizzata a risultati altamente qualificanti.

 Non dimentichiamo che gli unici appunti rivolti sino ad ora al nostro sistema fognario hanno sempre riguardato  i maleodori dello stesso depuratore consortile che da sempre ha solamente  impestato le abitazioni limitrofe all'impianto di depurazione, provocando sì, gravissimi danni  fisici, che tuttavia paragonati a quelli provocati ai fondali marini diventano bazzecole.

Mi scusino gli abitanti investiti da queste ondate di miasmi anche pericolosi, ma il paragone si rende necessario nella sua assurdità !

Anche e sopratutto perchè nessuno si è mai sognato, nè si sognerebbe di andare a vedere, che cosa si sta giornalmente sfornando  in mare, ad un chilometro e mezzo, al largo del faro di Bergeggi!

Rammento ancora che la mia denuncia riguardante la situazione a ponente del depuratore è tale in quanto le correnti marine trascinano sempre a ponente qualsiasi oggetto o sostanza rimanga coinvolta nei suoi flutti, per cui i disastri elencati verranno via via aumentati ed al quadrato, in tempi purtroppo sempre più brevi ! 

Comunque i nostri giovani si consolano certamente sapendo che la posidonia è pur sempre una pianta, che, come tale la si può facilmente trapiantare al di sotto di un mare come il nostro che contiene, sempre e comunque, gli enzimi necessari alle riproduzioni della fauna e della flora, e che ha da sempre costituito una delle nostre tante ricchezze.

Avrete compreso spero da quanto scrivo che sono un ecologista convinto, anche se mai dichiarato proprio per l'ovvietà della dichiarazione stessa, e sono pertanto a disposizione per qualunque “immersione” conoscitiva e dimostrativa, i miei figli permettendo, data la mia età leggermente avanzata. 

Guido Luccini

e.mail   lucciniguido@libero.it